Amiatanews (Marco Conti): Abbadia S. Salvatore 17/11/2020
Il primo cittadino ritrova i ricordi della gioventù. La presentazione alle 17 di oggi in streeming su NTi e Amiatanews
Un percorso nel tempo, di un uomo profondamente legato alla propria terra, amore incondizionato che ha nutrito e rafforzato quel cordone ombelicale che lega gli amiatini di nascita e di origine per generazioni e generazioni.
Un legame, quello di Tondi, nato con lui il 27 Gennaio del 1951 e mai interrotto o messo in discussione nella vita privata e, soprattutto, in quella professionale con scelte che ne sono indubbiamente a dimostrazione per le cose immaginate, progettate, promosse, realizzate e anche quelle che non sono riuscite o che rimangono in attesa.
“Cara Abbadia ti scrivo”, edito da Effigi di Arcidosso di Mario Papalini, con la prefazione di Marco Fabbrini e la bella copertina di Viola Niccolai, contiene oltre quaranta storie, ricordi, immagini, con tanto di mappe dei percorsi di un cammino che nasce nel cuore e nell’anima di Tondi; dalla famiglia, agli amici, ai luoghi che si riavvolgono in un film da rivedere al rallentatore. Un tempo del ricordo indelebile già chiaro nella scelta della copertina, che, probabilmente, ancora non si ferma neanche quando, alla fine del libro, il protagonista si ritrova nella città mineraria di Abbadia “in sella al cofano motore del camion Fiat 82”; un’area mai dismessa al punto da impegnarsi tuttora nel ridarle il giusto valore storico e sociale.
Non è la prima volta che l’attuale primo cittadino di Abbadia prende la penna in mano. Sono già sette infatti le sue pubblicazioni precedenti e con successo riconosciuto dal premio Elsa Morante dedicato ai scrittori esordienti o motivo di insegnamento presso scuole internazionali del gruppo Luiss.
Le sue pubblicazioni: “…era appena ieri…”; “In quell’angolo di mondo”; “…E ancora
continua a nevicare…”; “Dentro il nido dell’aquila”; “La penna dell’uccello
grifone”; “I racconti del grillo parlante”; “L’ultima eco”.
“Cara Abbadia ti scrivo” trova dunque la luce definitiva oggi, alla vigilia di una tradizione natalizia che non sarà la solita, inaspettata e piena di dispiacere per la comunità intera. Gli episodi e le persone dei ricordi descritti, appaiono anche sostegno e motivo di speranza. Oggi ne scopriremo le vere motivazioni e l’essenza.
L’appuntamento alle 17, in diretta streaming sulle canale digitale 271 di NTi in collaborazione con Amiatanews
Dalla copertina di “Cara Abbiadi ti scrivo” – Edizioni Effigi – Ottobre 2020
Dove sono i ragazzi e le ragazze di allora, amici miei e non della ventura… come era e come è cambiato il mio amatissimo paese?
Per un momento ho sentito il desiderio di fermare il frenetico treno della vita. Nella sosta mi sono accorto di come tutto sia trascorso in maniera veloce, traordinariamente veloce. Allora ho preso a riordinare sfocate immagini e polverose emozioni annidate nel mio animo. È bastato un soffio e tutto è ritornato vivido, vitale, vero!
È come aver riavvolto una bobina e proiettato un film in bianco e nero e, nel ripercorrere strade e raccontare storie, si sono ricomposte scene intensamente reali di umile, operosa quotidianità. Un velo languido mi ha sopraffatto e stretto il cuore nella dolcezza del ricordo e ho cercato, attraverso queste pagine, di trascrivere le emozioni rivissute come un omaggio alla mia comunità.