Amiatanews (Marco Conti): Abbadia S. Salvatore 12/02/2020
“Stiamo seguendo il contraddittorio pubblico sul progetto Sorgenia consci delle numerose problematiche che questo tipo di impianti hanno portato, nel tempo, al territorio, rivelando tutti i limiti che la geotermia industriale presenta”.
“Stiamo seguendo con attenzione il contraddittorio pubblico sul progetto per la centrale geotermica che la ditta Sorgenia vorrebbe costruire in Val di Paglia, al confine tra Amiata e la Val d’Orcia, consci delle numerose problematiche che questo tipo di impianti hanno portato, nel tempo, al territorio, rivelando tutti i limiti che la geotermia industriale presenta”.
Così, in una nota, Eros Tetti, esponente di Europa Verde Toscana, che prosegue: “Dal confronto in atto con le realtà locali stanno emergendo numerose criticità di carattere archeologico, culturale, sismico, idrografico, paesaggistico, economico e di immagine territoriale. L’esigenza di restituire dignità al territorio di Amiata si intreccia con la necessità di conservare la bellezza della Val d’Orcia, simbolo del fascino della Toscana in tutto il mondo: un patrimonio che non può essere in alcun modo svilito da interventi calati dall’alto allo scopo di creare contrasto su quelle che dovrebbero essere le soluzioni per il nostro futuro”.
Così, in una nota, Eros Tetti, esponente di Europa Verde Toscana, che prosegue: “Dal confronto in atto con le realtà locali stanno emergendo numerose criticità di carattere archeologico, culturale, sismico, idrografico, paesaggistico, economico e di immagine territoriale. L’esigenza di restituire dignità al territorio di Amiata si intreccia con la necessità di conservare la bellezza della Val d’Orcia, simbolo del fascino della Toscana in tutto il mondo: un patrimonio che non può essere in alcun modo svilito da interventi calati dall’alto allo scopo di creare contrasto su quelle che dovrebbero essere le soluzioni per il nostro futuro”.
“Come ben noto, – conclude Tetti – Europa Verde caldeggia con determinazione la riconversione energetica, nella convinzione che questa debba coinvolgere fonti realmente rinnovabili come il fotovoltaico, da installare su territori di minor pregio paesaggistico”.