Dinanzi ad una discreta presenza di interessati e parte della nuova Giunta Comunale di Piancastagnaio (presenti l’Assessore e Vice Sindaco Ennio Rossi e l’Assessore all’Ambiente Franco Capocchi), si è svolto l’incontro dal titolo esplicito: “Lo stato di salute delle popolazioni dell’area geotermica dell’Amiata alla luce dello studio ARS” (Agenzia Regionale della Salute), studio che mette in relazione la salute dei cittadini amiatini con la presenza degli impianti geotermici. Ancora un incontro, “un altro punto di vista” organizzato da SOS Geotermia SOS Geotermia – Coordinamento dei movimenti per l’Amiata, che ha visto Fabio Landi esporre i dati dello Studio ARS che vogliono comunque testimoniare preoccupanti andamenti dello stato di salute dei cittadini dell’Amiata sotto ogni aspetto.
La presentazione di Landi ha illustrato le motivazioni e gli obiettivi dello Studio Ars oggetto del convegno:
- Affidamento da parte della Regione Toscana ad ARS di uno studio epidemiologico per verificare possibili danni alla salute dall’attività geotermica
- Oggetto dello studio le popolazioni che abitano in un raggio di 50km dalle aree geotermiche dell’Amiata e del Larderello
- Esame del periodo 2000-2006 per mortalità ed ospedalizzazioni come effetti dell’attività geotermica
I dati ARS, ARPAT, Regione Toscana ed Enel trasmessi durante il convegno, testimoniano differenze certificate e sostanziali tra le due aree geotermiche (Amiata e Larderello) a “svantaggio” delle popolazioni amiatine in termini di emissioni (aria, acqua o suolo) di mercurio, CO2, ammoniaca, arsenico, acido solfidrico, antimonio, radon, …). Tra le due aree esisterebbero, a detta degli studi presentati, popolazioni esposte a inquinanti diversi con altrettanti effetti sulla salute.
Le tabelle ed i documenti illustrati, testimoniano, a dire dei comitati di SOS Geotermia, di come nel tempo gli organi ufficiali della Politica e della Pubblica Amministrazione, di ARS, ENEL, abbiano trattato l’argomento basandosi su fattori generici e non dimostrati, come lo stile di vita degli abitanti ed i fattori ambientali. Tra l’altro nel 2012 a detta della stessa ARS, gli stili di vita delle popolazioni dell’Amiata sono sostanzialmente gli stessi delle popolazioni a distanza di 50 km.
Con riferimento all’Associazione Italiana di Epidemiologia e soprattutto all’Organizzazione Mondiale della Sanità, è evidente come l’inquinamento sia causa di aumento di mortalità e di ricoveri ospedalieri.
Anche le tabelle ARS relative all’aggiornamento dei dati (periodo 2007-2009), testimoniano la negatività degli andamenti. Inoltre dagli allegati presentati, sembrerebbe che nelle aree geotermiche con valori elevati di mercurio, il rischio di patologie tumorali, ad esempio al sistema nervoso centrale, sia di circa quattro volte superiore.
Il relatore Landi ha poi presentato il Progetto St.R.E.Am. (Studio Referto Epidemiologico Amiata), che attraverso l’appoggio di almeno un’Amministrazione Comunale, un’Associazione Scientifica, Medici dell’Amiata, un Comitato dei Cittadini ed il lavoro del Prof. Valerio Gennaro ha ringraziato i medici di famiglia che collaborano all’iniziativa ed il prof Valerio Gennaro (Azienda Ospedaliera Università San Martino – Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro) possa realizzare uno studio Epidemiologico indipendente.
Il Progetto St.R.E.Am. è stato presentato dal Landi come un progetto “semplice”, snello nella formazione e nel lavoro del gruppo che lo costituisce (Gruppo di studio Medico-Scientifico), che ricevendo dagli Enti Sanitari Regionali, possa realizzare Referti Epidemiologici per ogni Comune partecipante con la presentazione periodica e costanze alle popolazioni.
Leggi documento del Prof. Valerio Gennaro presentato al convegno
I rappresentanti dell’Amministrazione Comunale di Piancastagnaio presenti, hanno dato positivo parere all’iniziativa ricordando come già nel programma elettorale fosse presente la costituzione di un gruppo simile.
La serata ha visto gli interventi di numerosi partecipanti e dei medici presenti. Il senso di preoccupazione e di mal gestione dei territori, il timore concreto ed in alcuni la sfiducia verso un futuro ancor peggiore del presente, lo “svendere” un ambiente verso cosiddette energie rinnovabili e verdi, sono stati il senso degli interventi. Del resto va ricordato come Abbadia S. Salvatore, pur essendo comune all’interno di un’area geotermica, abbia rinunciato a qualunque iniziativa (trivellazioni e quant’altro) sul proprio territorio a differenza, ad esempio, di Piancastagnaio e Santa Fiora.
A breve Amiatanews pubblicherà uno speciale sull’incontro con i video e le diapositive trasmesse.
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