Abbadia S. Salvatore. Geotermia: Sit-in di protesta contro la centrale in Val di Paglia

Amiatanews (Marco Conti): Abbadia S. Salvatore 29/01/2020
Venerdì 31 Gennaio dalle 16 i contrari i manifestanti si ritroveranno nei pressi del Cinema Teatro Amiata  in concomitanza al convegno “Geotermia a ciclo binario: il progetto della centrale Val di Paglia” organizzato dal Comune.

Cresce la voce dei contrari all’impianto geotermoelettrico che Sorgenia Le Cascinelle srl vorrebbe realizzare nell’area industriale della Val di Paglia, all’interno del territorio comunale di Abbadia S. Salvatore, confinante  a quello di Radicofani che fa parte del Paco della Val d’Orcia, inserito tra i siti UNESCO.
Un impianto di 10MW, da fonti geotermiche a media entalpia, a ciclo binario, con tecnologia ORC (Organic Rankine Cycle) e con totale reiniezione del fluido geotermico, il cui iter dell’eventuale approvazione è ancora molto lungo da percorrere (è da pochi giorni iniziata l’esamina delle osservazioni presentate in Regione relative alla Valutazione di Impatto Ambientale e sono giunti i primi pareri tra cui quello contrario della Sovrintendenza).

Venerdì, proprio in concomitanza con il convegno organizzato dall’Amministrazione Comunale di Abbadia S. Salvatore dal titolo “Geotermia a ciclo binario: il progetto della centrale Val di Paglia”, Rete Nazionale NoGESI (No Geotermia Elettrica Speculativa e Inquinante), ha organizzato un Sit In di protesta “Contro la centrale geotermoelettrica Le Cascinelle“, chiedendo la partecipazione di associazioni, commercianti, imprenditori, comitati e cittadini. 
L’inizio della manifestazione è alle ore 16 con il ritrovo in Viale Roma (area monumento). Alle 16.30 l’inizio del Sit In in Via Matteotti, dinanzi al Cinema Teatro Amiata dove alle 17 si svolgerà il convegno suddetto.
Una iniziativa che vuole anche esporre le motivazioni della contrarietà al progetto riassumibili, come indicato in un comunicato da Eco Sistema Val d’Orcia, il coordinamento di riferimento per comitati e cittadini contrari al progetto tra i promotori del Sit-in. La contrarietà è da ricondurre nel rischio sismico, nel pericolo per le falde sia acquifera che idro-termale, il rischio di perdita in atmosfera dei gas incondensabili presenti nel fluido geotermico, l’impatto acustico, la scarsità della resa energetica complessiva prevista al danno paesaggistico. A questo va aggiunto il sovraccarico ambientale complessivo dell’area amiatina, che dà già alla Regione più energia geotermica di quanto previsto come limite dal Piano Ambientale ed Energetico della Regione stessa.

In relazione a questo progetto Sorgenia, non è la prima iniziativa di ad Abbadia che va ad aggiungersi agli incontri pubblici tenutisi in Val d’Orcia nel mese di Dicembre.
Non solo incontri ma anche atti pubblici di contrarietà espressi dalle Amministrazioni comunali valdorciane, così come quelli espressi da organizzazioni o enti che si occupano di tutela del territorio e del patrimonio storico-artistico anche attraverso petizioni e campagne di crowdfounding. Alcuni cittadini stanno manifestando attraverso degli striscioni il loro “No” alla centrale; attività commerciali (Radicofani) hanno fatto sentire il proprio disappunto per il progetto geotermoelettrico.

Una contrarietà ribadita più volte, pur con i propri distinguo, anche dalle forze politiche di opposizione presenti all’interno del Consiglio Comunale (“Abbadia Futura” e “Abbadia in Comune), così come espressa del resto durante la campagna elettorale per le Amministrative 2019 in contrasto con la posizione dell’attuale maggioranza a guida Fabrizio Tondi (“Obiettivo Abbadia”).

A tutto questo va aggiunta la recente iniziativa promossa da un apposito Comitato,  il quale ha presentato al Comune la richiesta di un referendum; una consultazione popolare cosicché siano i cittadini badenghi a esprimere il favore o la contrarietà al progetto Sorgenia Le Cascinelle. A tal proposito è stata appena costituita la Commissione che una volta esaminato il quesito e la compatibilità anche col Regolamento vigente, dovrà dare il parere sulla fattibilità.

Quella di Venerdì sarà sicuramente una giornata importante che riporta, come già accaduto nel febbraio 2017 (convegno “Carta sulla Buona Geotermia”), la questione geotermica al centro del dibattito collettivo.
Siamo ancora agli inizi di un iter amministrativo e tecnico molto lungo (un anno almeno per giungere a concrete conclusioni?) che incontrerà momenti importanti nel suo percorso, come le elezioni per il rinnovo del Consiglio Regionale e l’attesa scelta del Governo relativamente al Decreto FER2.
Vedremo.

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