Abbadia S. Salvatore. Presentato il progetto ampliamento discarica Poggio alla Billa; dopo il sit-in di protesta, domani incontro tra i Comitati e il Sindaco

Ieri incontro illustrativo del progetto tra Amministrazione Comunale e i dirigenti di Siena Ambiente. Si è tenuto ieri pomeriggio intorno alle 17:00, il previsto incontro tra l’Amministrazione Comunale e i rappresentanti di Siena Ambiente relativamente al progetto di ampliamento della discarica comunale di Poggio alla Billa. L’incontro, programmato da giorni, non aveva finalità decisionali ma quelle illustrative del progetto elaborato dalla stessa società,  così come del resto confermato dal sindaco Fabrizio Tondi nei giorni scorsi e altrettanto ieri, al termine della riunione. L’ampliamento della discarica (dagli attuali 350.000 ai 750.000 metri cubi più opere per la realizzazione dei gradoni dell’invaso), ha comunque sollecitato reazioni da parte di gruppi di cittadini costituiti da tempo in liberi comitati, attivi anche per altre problematiche ambientali. Come preannunciato, prima dell’incontro tra Comune e siena Ambiente, era stato organizzato nei portici del palazzo comunale, un sit-in di protesta contro la discarica, posizione del resto già espressa anche dai rappresentanti di Abbadia Futura, lista di opposizione all’attuale amministrazione. Velio Arezzini (Comitato Ambiente Amiata), tra i promotori del sit-in, in passato già consigliere comunale e da sempre attento alle problematiche ambientali ed esponente della Rete NoGeSI (gruppo contrario allo sfruttamento della geotermia per la produzione di energia elettrica) e tra i sostenitori del progetto di un Parco naturale dell’Amiata, è intervenuto sul tema attraverso una serie di dichiarazioni che riportiamo nel video in calce a questo articolo. In sostanza, Arezzini ha avanzato ai presenti (circa una ventina tra cui i consiglieri di Abbadia Futura Castro e Pacinil), la proposta  di chiedere al Sindaco Tondi diVelio_Arezzini_01 bloccare, attraverso una scelta del Consiglio Comunale, qualunque tipo di ampliamento della discarica di Poggio alla Billa, così da poter proporre ai cittadini un referendum consultivo sulla questione, come del resto previsto dallo Statuto comunale. in tal senso, proprio domani, Mercoledì 21 Marzo, ci sarà l’incontro alle 17:00 con il sindaco Fabrizio Tondi, che si è mostrato disponibile a ricevere i rappresentati del comitato e ad ascoltare le proposte suddette. Assieme a Velo Arezzini è intervenuto al sit-in anche Mario Pacini (ex Consigliere Comunale nelle file del PRC e oggi esponente del gruppo “Lavoro e Futuro per l’Amiata”),  che ha ricordato come già l’area della discarica e di questo versante dell’Amiata, siano già sottoposte a problematiche ambientali derivanti sia dalla vecchia estrazione di cinabro per la produzione di mercurio che per la presenza di centrali geotermoelettriche ritenute inquinanti; due fattori che incidono non poco sulle falde acquifere e sui percorsi del fiume Paglia che già nella non lontana Orvieto sarebbe causa di inquinamento da mercurio che si propagherebbe fino alle acque del Tevere (il Paglia ne è affluente immediatamente a Sud di Orvieto), così come del resto sia interessata a questo tipo di inquinamento (mercurio e altre sostanze tossiche) anche l’area marina dove sfociano i fiumi amiatini (video in calce a questo articolo). Domani dunque alle 17:00 l’incontro tra i rappresentanti dei comitati ambientali dell’amiata presenti al sit-in e il sindaco Fabrizio Tondi Abbadia_San_Salvatore_Discarica_Poggio_La_Billa_02 Ricordiamo che la discarica di Poggio la Billa, è all’interno del Comune di Abbadia S. Salvatore e di distende su un lembo di terra (un invaso soprattutto), a confine con i Comuni di Piancastagnaio e Radicofani e che raccoglie i rifiuti di un comprensorio ben più ampio. Oltre all’ampliamaneto,  gli accordi prevedono anche il pagamento di 500.000 Euro l’anno e una riduzione per i cittadini di Abbadia delle tasse per lo smaltimento dei rifiuti, In sintesi, dunque, l’ampliamento porterà a una dimensione dell’invaso della discarica dai 380.000 ai circa 750.000 mc (tre gradoni), su una superficie complessiva di circa 16 ettari, su terreni di proprietà di Siena Ambiente, in parte prossimi al passaggio della Via Francigena; l’ampliamento richiederà comunque l’esproprio di porzioni di territorio confinanti così una serie di interventi per il contenimento e la gestione dei flussi acquiferi per un totale di circa 8.250.000 Euro comprensivo anche delle spese di esproprio. All’interno della discarica (nata negli anni 80 a seguito di necessità di chiusura della vecchia discarica di Abbadia S. Salvatore), sono presenti moderni impianti di compostaggio e termovalorizzatori per la produzione di energia elettrica.

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