Amiatanews (Marco Conti): Abbadia S. Salvatore 11/02/2020
Entro 30 giorni dalla presentazione avvenuta lo scorso 21 Gennaio.
Alle 10 di questa mattina, rappresentanti del Comitato referendario nato per “dare possibilità ai badenghi di scegliere il destino del proprio territorio”, si sono recati presso il palazzo comunale di Abbadia S. Salvatore.
Presenti la coordinatrice, signora Licia Morellini e l’avvocato Ignazio Porcelloni, i quali hanno incontrato membri della Commissione tecnica comunale, a cui spetta il compito di stabilire l’ammissibilità del quesito referendario presentato il 21 gennaio u.s., che si pone l’obiettivo di far decidere ai cittadini se tutto il territorio di Abbadia S. Salvatore debba essere considerato “come area non idonea a insediamenti geotermoelettrici”; questo anche a conseguenza del progetto presentato da Sorgenia – Le Cascinelle Srl, relativo alla realizzazione di una centrale geotermoelettrica nella zona industriale della Val di Paglia. Ricordiamo che si tratta di un impianto a ciclo binario con tecnologia ORC (Organic Rankine Cycle) e totale reiniezione del fluido geotermico. di potenza design di circa 10MW, che utilizza fonti geotermiche a media entalpia. Oltre all’energia elettrica, la centrale fornirà calore alle aziende della valle.
Questo il testo del quesito di cui viene chiesta l’ammissibilità: “Volete voi che il Comune di Abbadia San Salvatore, a parziale modifica della deliberazione del Consiglio Comunale del 27 settembre 2017, indichi alla Regione Toscana, secondo quanto previsto dalla deliberazione della giunta regionale numero 516/2017, l’intero proprio territorio comunale, come area non idonea a insediamenti geotermoelettrici?”.
“Alle 10,00 di stamani, il Comitato referendario si è presentato davanti alla Commissione che si dovrà esprimere in merito all’ammissibilità, spiegando che l’oggetto del contendere non è, centrale sì o no, ma è la destinazione del territorio comunale e la sua vocazione, materie che sono per eccellenza di esclusiva competenza comunale – informa attraverso un post sul profilo Facebook la coordinatrice Morellini – Il Segretario ha ricordato ai presenti che siamo investiti di un ruolo pubblico e che la decisione è in itinere, di conseguenza, non possiamo dire alcunché né riguardo al loro orientamento né riguardo alle nostre motivazioni. La Commissione si esprimerà entro i trenta giorni previsti che decorrono dalla data di presentazione della richiesta di referendum”
Oltre alla coordinatrice Morellini e a Ignazio Porcelloni, fan parte del Comitatto promotore del referendum il geologo Massimo Bisconti e 118 firmatari; fan parte della Commissione Tecnica la Segretaria Comunale Simona Barbasso Gattuso, il dott. Giulio Fallani (Responsabile Amministrativo) e il dott. Antonio Petrucci (Responsabile Area Tecnica).
Una mattinata attesa probabilmente anche nei comuni limitrofi, per un responso che non era da aspettarsi oggi poi così diverso, visto anche l’iter a cui è sottoposta la richiesta referendaria. Siamo forse ancora a uno dei primi passi di un percorso che, qualunque sia l’esito di ammissibilità o meno decisa dalla costituita Commissione tecnica, prospetta un cammino che sarà sicuramente al centro delle cronache future e delle scelte delle parti in causa.
In questi giorni erano stati pubblicati due video messaggi da parte degli esponenti del Comitato promotore del referendum che ne spiegavano le motivazioni e che, per completezza di informazione, riportiamo in calce all’articolo.
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Separatamente al referendum, dopo il convegno “Energia pulita per un paese pulito – Geotermia a ciclo binario: il progetto dell’impianto in Val di Paglia”. tenutosi il 31 gennaio u.s. ad Abbadia S. Salvatore e il contemporaneo sit-in di protesta dei contrari, l’attenzione al progetto Sorgenia rimane alta anche fuori dai cinfini strettamente amiatini.
In questi ultimi giorni è stata resa nota la volontà della Giunta regionale di procedere a un contradditorio (sembra che la data indicata dalla regione sia il prossimo 9 Marzo) con al tavolo i protagonisti principali il proponente del progetto (Sorgenia) e i soggetti che hanno presentato le proprie osservazioni nella fase di VIA (Valutazione di Impatto Ambientale), oltre gli amministratori interessati. La fase è ancora in corso e lo svolgimento del contraddittorio avverrà prima della conclusione e non dovrà comportare interruzioni o sospensioni dell’istruttoria di VIA.
Coordinamenti contrari al progetto hanno chiesto con forza alla Regione un’inchiesta pubblica, che, a differenza del contradditorio, prevede, nella sostanza, incontri pubblici sul territorio interessato dal progetto con dei terzi a moderare e a relazionare.
Vedremo l’evolversi di tutto; il primo appuntamento dovrebbe proprio essere la decisione sul referendum.