Abbadia S. Salvatore. Vicenda Casa della Salute: Abbadia Futura chiede chiarimenti

“Ci chiediamo soltanto come sia stato possibile che egli abbia potuto continuare ad affiancare la pediatra per mesi senza che nessuno lo abbia allontanato. Invitiamo tutti coloro che ritengono di avere testimonianze utili ad andare dai Carabinieri.” A sei giorni dalla notizia del deferimento all’autorità giudiziaria e all’albo di un medico non iscritto, che avrebbe utilizzato pendolini tra gli strumenti di diagnosi durante le visite ai pazienti oltre alla prescrizione di farmaci e che avrebbe operato anche all’interno dello studio della compagna pediatra, all’interno della Casa della Salute di Abbadia S. Salvatore, iniziano a pervenire le prime reazioni ufficiali anche da parte di alcune delle forze politiche. E’ il caso di Abbadia Futura, lista civica di minoranza nel Consiglio Comunale, che, attraverso una nota stampa si chiede il perché la stessa Azienda Sanitaria e la Casa della Salute, non si siano ancora espresse in tal merito, anche dopo le dichiarazioni rilasciate da un genitore lo scorso 13 Febbraio, alla giornalista e conduttrice televisiva Barbara d’Urso, durante la trasmissione “Pomeriggio Cinque”, in onda il pomeriggio su Canale 5. Durante la trasmissione, anche il racconto di un’altra mamma relativamente a una diagnosi, rivelatasi anch’essa, a sue parole, infondata. “La vicenda del medico non abilitato che assisteva la moglie nella pubblica struttura della “Casa della salute” è ormai di rilievo nazionale. – scrive Abbadia Futura nella nota stampa giunta in redazione questa notte –  Ci chiediamo soltanto come sia stato possibile che egli abbia potuto continuare ad affiancare la pediatra per mesi senza che nessuno lo abbia allontanato. Nel servizio andato in onda su Canale5,  il 13 febbraio, il dottore non iscritto all’albo, ha affermato di essere stato autorizzato verbalmente ad esercitare all’interno della struttura. Ci aspettavamo una immediata smentita da parte dei dirigenti della Ausl e della Casa della salute; smentita che ad oggi 15 febbraio non è ancora arrivata.” “Aspettiamo che sia fatta totale chiarezza sull’intera vicenda – conclude la nota – , invitando tutti coloro che ritengono di avere testimonianze utili ad andare dai Carabinieri.”]]>

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