Abbadia S. Salvatore. Virus e crisi delle stazioni di sci: le campane suonano a S. Croce

Amiatanews (Marco Conti): Abbadia S. Salvatore 05/02/2021
Anche il comune amiatino ha partecipato questa mattina all’iniziativa nazionale “Per chi suona la campana”

Un minuto di rintocchi di campane che ha rotto il silenzio surreale che sta accomunando tutte le valli alpine e le stazioni sciistiche d’Italia, travolte dalla crisi economica oltre che dagli effetti diretti di quella sanitaria.
Questo il senso dell’iniziativa che questa mattina alle 10 ha visto protagoniste  i territori sciistici nazionali dove i campanili sono divenuti simbolo di un’Italia unita che, da circa un anno, è ormai ferma in un settore così importante dell’economia e che coinvolge un indotto determinante non solo per i territori montani, a causa della prolungata chiusura degli impianti sciistici e dello stop al turismo. Un minuto simbolico che vuole sottolineare l’unità e la compattezza della montagna e delle sue genti.

Anche Abbadia S. Salvatore è voluta essere presente a questo vero e proprio  flash mob sonoro nazionale; stamani mattina l’assessore Roberto Bechini, assieme a dei maestri di sci, hanno partecipato all’iniziativa davanti alla chiesa di Santa Croce, dove, il buon Don Francesco, ha suonato le campane. “Abbiamo partecipato volentieri all’iniziativa per richiamare l’attenzione verso le numerose difficoltà affrontate dagli operatori, e dalla popolazione della nostra montagna, in questo momento di emergenza economica e sanitaria – ha dichiarato sulla pagina Facebook istituzionale Bechini -. Un segnale di grande impatto simbolico per sottolineare l’unità e la compattezza della montagna, in un periodo nel quale i problemi enormi dei territori montani stanno crescendo, anche a causa della prolungata chiusura degli impianti sciistici e dello stop al turismo”. 

Pur in un clima che rimane di generale incertezza, il CTS (Comtato Tecnico Scientifico) ha indicato per il prossimo 15 Febbraio la riapertura degli impianti sciistici solo nelle regioni gialle, così com’è, ad oggi, la Toscana. Tutto dipenderà dall’evoluzione della pandemia. Si attende anche il nuovo DPCM  che deciderà definitivamente sullo spostamento tra regioni e della messa a punto dei protocolli per il distanziamento.

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