Abbadia San Salvatore. Aperto il museo multimediale "I Luoghi del Mercurio", il nuovo spazio espositivo al Museo Minerario

L’apertura anticipa l’inaugurazione ufficiale che si terrà a Settembre. La multimedialità come strumento per comunicare storia, lavoro, società e, soprattutto, emozione.  E’ stato presentato e aperto al pubblico, nella prima serata di giovedì 16 Luglio u.s., presso la Ex Officina Meccanica del Parco Museo Minerario, il Museo Multimediale “I Luoghi del Mercurio”, i nuovi spazi espositivi che, attraverso la tecnologia e il reperto, raccontano al visitatore la storia delle miniere di Abbadia S. Salvatore, così simile a quella degli altri centri minerari dell’Amiata. Una presentazione e non una inaugurazione, come specificato dalle autorità intervenute come il Direttore del Museo e del  Parco delle Miniere di Abbadia S. Salvatore Daniele Rappuoli, il Presidente dell’Unione dei Comuni Amiata Val d’Orcia e Sindaco di Abbadia S. Salvatore Fabrizio Tondi, e il Presidente del Parco Nazionale delle Miniere dell’Amiata e Sindaco di Piancastagnaio, Luigi Vagaggini. Presente, tra gli altri, anche il Vicepresidente del Parco Franco Ulivieri e il Direttore Daniele Visconti e la Responsabile della Fondazione dei Musei Senesi, Elisa Bruttini.. L’inaugurazione vera e propria, avverrà nel prossimo mese di Settembre, alla presenza di importanti autorità rappresentanti del governo centrale, regionale e locale, in una cerimonia che si preannuncia di particolare interesse anche per gli sviluppi futuri. E stata una cerimonia semplice ed anche piacevole nella sua sobrietà, che è riuscita a raggiungere l’obiettivo di presentare gli spazi museali quasi “in forma intima” ai presenti, come a regalare ai cittadini di Abbadia e dell’Amiata, un pezzo di storia senza fine. E’ stato il Direttore Daniele Rappuoli, a inaugurare l’apertura, introducendo le motivazioni che han portato all’anticipo rispetto all’inaugurazione, tutte da trovarsi nel voler regalare, donare, emozionare, far entrare per primi,  i cittadini di Abbadia e della montagna, come fosse un riconoscimento per tutti coloro che vi hanno lavorato, per le loro famiglie e amici. Un principio ribadito anche dal Sindaco di Abbadia, visibilmente soddisfatto per l’apertura Fabrizio Tondi, ha parlato come il Museo rappresenti quell’Amiata che riscopre sempre momenti di unità nella necessità e nel sacrificio, come gli stessi minatori; un aspetto da riscorprire in termini di collaborazione tra i vari comuni. Tondi ha percorso idealmente gli altri importanti siti mionerari amiatini, valorizzandone le peculiarità e il denominatore comune del lavoro e del sacrificio. Il Presidente Vagaggini ha voluto ricordare l’iter che ha portato alla creazione della nuava area museale, ringraziando gli Amministratori Pubblici (sindaci e assessori che si sono avvicendati nel tempo), il Direttore del Parco Daniele Viosconti e i componenti l’Ente Parco per il supporto continuo che ha permesso la creazione del museo, parte integrante del Parco Nazionale delle Miniere dell’Amiata. Vagaggini ha voluto ricordare anche la presenza alla cerimonia delle Associazioni degli ex minatori, annunciando che si impegnerà per avere all’inaugurazione il Ministro dell’Ambiente e quello dei Beni Culturali, la Regione e tutti gli Enti con cui il Parco Nazionale delle Miniere dell’Amiata collabora e lavora. Riportiamo il saluto di alcune delle autorità presenti: il Direttore Daniele Rappuoli, il Sindaco Tondi e il Presidente Vagaggini

Dopo le presentazioni di rito, all’esterno del museo, le persone hanno potuto visitare il museo, percorrendo le tre tematiche principali, che trasformano col racconto, il suono e le immagine il mercurio, dandogli diverse apparenze e significati: mercurio come mitologia, mercurio come essenza del vulcano Amiata all’interno delle proprie viscere, e mercurio come lavoro, il lavoro del minatore.

Un viaggio affascinante ed emozionante, da ripetere più volte, tornandoci, per capire ogni volta di più il messaggio che accompagna il visitatore sui binari, sempre presenti nel museo, all’interno dei vagoni dell’emozione, del ricordo, della storia della vita mai finita, come il sempre emozionato minatore Paolo Coppi, racconta ogni volta. Nel cammino gli occhi guardano in basso, in alto e di lato, le pareti che raccontano l’uomo e il mercurio, ascoltando storie e leggende, vedendo immagini dai ricordi che rincorrono. [gallery columns="6" link="file" ids="21551,21549,21418,21420,21542,21543,21558,21557,21555,21550,21560,21537,21534,21533,21546,21540,21539,21559"] Un lavoro che ci è sembrato ancora in divenire per alcuni aspetti, quasi in attesa di ulteriori contributi che gli ex minatori, le loro famiglie e i loro parenti, vorranno donare al museo, a riempire ancora scrigni di storia, come quelli rappresentati dagli armadietti originali nella grande sala del “Lavoro”. Armadietti che, aprendoli, invadono il cuore e l’anima con suoni, voci, immagini, strumenti di lavoro e reperti. Solo un esempio delle tante cose da vedere in un ambiente rinnovato rispetto al passato e che, sicuramente, regalerà sorprese nelle sue innovazioni.

L’apertura del Museo “I Luoghi del Mercurio” sono anche un cambiamento rispetto al percorso all’interno di tutta l’area museale, che comprende la Torre dell’Orologio e la Galleria Livello 7, da alcuni anni restaurata e visitabile. Con l’apertura il percorso museale, vedrà il suo ingresso principale non più presso la Torre dell’Orologio, ma direttamente nei locali del Museo Multimediale, dove potrà accedere all’interno della galleria mineraria per poi giungere nel piazzale della Torre, il cui stabile con la sua ricchezza documentale, rimarrà comunque il fulcro principale della conoscenza del Museo.

]]>

Lascia un commento