Abbadia San Salvatore. Con "I Luoghi del Mercurio", la multimedialità al servizio dell'emozione

Giovedì 14 luglio la presentazione alla popolazione in anteprima Museo Multimediale al Parco Minerario, dove il vero protagonista è il sentimento. Giovedì 14 luglio, alle ore 17.30, presso la Ex Officina Meccanica del Parco Museo Minerario, si terrà la presentazione in anteprima del nuovo Museo Multimediale “I Luoghi del Mercurio”. L’appuntamento è un vero e proprio dono, una primizia non solo per la cittadinanza badenga, ma per tutte le popolazioni amiatine e del comprensorio, che anticipa l’inaugurazione ufficiale prevista per il prossimo mese di Settembre. All’apertura sono stati invitati i Sindaci di tutti i Comuni del Parco Museo Nazionale delle Miniere del Monte Amiata e quelli appartenenti all’Unione dei Comuni Amiata Val d’Orcia, oltre al Presidente della Fondazione dei Musei Senesi, Alessandro Ricceri, di cui, quello di Abbadia, fa parte da anni. Un appuntamento che si preannuncia di forte interesse e, soprattutto, denso di sensazioni ed emozioni, in un viaggio all’interno del “mercurio”, visto come ambiente, storia, mitologia, materia e lavoro, il minatore, che ha segnato per sempre molti degli uomini, delle donne e delle famiglie dell’Amiata. Un’apertura che significa anche cambiamento, miglioramento del percorso all’interno dell’area museale, che vedrà il suo ingresso principale non più presso la Torre dell’Orologio, ma direttamente nei locali del Museo Multimediale; il visitatore, dopo la visita, l’emozionante viaggio in galleria, giungerà nel piazzale della Torre, il cui stabile con la sua ricchezza documentale, rimarrà comunque il fulcro principale della conoscenza del Museo. [caption id="attachment_21422" align="aligncenter" width="450"]Abbadia_San_Salvatore_Museo_Minerario_Multimediale_02 Foto ripresa da Parco Museo Minerario[/caption] Abbiamo avuto l’opportunità, il piacere di incontrare il Dott. Daniele Rappuoli, Direttore della Miniera e del Museo Minerario di Abbadia S. Salvatore, con cui abbiamo visitato gli spazi del Museo Multimediale, in via di definitivo allestimento. Non vi racconteremo, quel che abbiamo visto, ascoltato e assaporato, se non con brevi accenni; una promessa al Direttore e un’inutile anticipazione a quel che verrà inaugurato tra neanche due giorni. Quel che vogliamo raccontarvi però, è la sensazione di un viaggio nel tempo, nella storia, nell’ambiente, nella mitologia, nel lavoro, nella galleria di cinabro, tra il ricordo e la presenza di chi anche non c’è più. Un “avanzamento” delle nostre sensazioni, nell’ascoltare l’emozione dello stesso Rappuoli, nell’illustrarci quel che vedremo nella prima serata di Giovedì. Un cammino che attraversa le tre grandi tematiche di quest’area nuova del Museo, reso multimediale da proposte scenografiche, tecnologiche, informatiche e telematiche di assoluto livello qualitativo, soprattutto in termini di contenuti, realizzate dall’esperta e qualificata azienda milanese Studio Azzurro e dalla collaborazione degli stessi minatori (quelli rimasti) o dei loro familiari. Un percorso che accompagna il visitatore nella mitologia, con il mercurio che da materia diviene divinità e viceversa, prosegue nella conoscenza del vulcano Amiata per scendere verso il lavoro del minatore, scrigno di ricordi e di presenze, che si apre all’oggi per divenire per sempre, attraverso voci, suoni, colori, oggetti, immagini e testimonianze. Al termine la galleria, quella galleria che nel racconto, nel buio appena vinto dall’acetilene, si riapre alla Torre dell’Orologio, fulcro della conoscenza, della didattica e della scienza. [caption id="attachment_21423" align="aligncenter" width="450"]Abbadia_San_Salvatore_Museo_Minerario_Multimediale_03 Foto ripresa da Parco Museo Minerario[/caption] Un’apertura che ha dunque un valore profondo per Abbadia e per tutta l’Amiata. Un’anticipazione che diviene regalo per gli uomini e le donne di oggi, di ieri e di domani. Un dono , alla cittadinanza, come abbiamo convenuto col Direttore Daniele Rappuoli, che quasi si “riappropria” delle sue origini, del suo essere e del suo avere mostrandolo, conservandolo e proteggendolo attraverso la conoscenza del visitatore. Non raccontiamo di più, e, ringraziando il Direttore Rappuoli, lasciamo al lettore la speranza della curiosità e la partecipazione per una inaugurazione che è anche rinnovo e conoscenza di un periodo storico mai terminato.]]>

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