Abbadia San Salvatore. Crisi e disoccupazione, lettera aperta di "Lavoro e Futuro per l'Amiata"

A pochi giorni dal 6 Settembre, data dell’incontro in Regione Toscana tra isitutuzioni e sindacati, sulla situazione degli ex lavoratori Floramiata, in un documento le posizioni del gruppo di ex lavoratori e di Mario Pacini. A pochi giorni dall’incontro in Regione Toscana, convocato dall’Assessore al Lavoro Cristiana Grieco, previsto nella mattinata del prossimo 6 Settembre, si susseguono alcune prese di posizione e considerazioni da parte di singole forze politiche o sindacali, “Tavoli del Lavoro”, comitati o singoli cittadini, sulla situazione dei lavoratori di alcune aziende amiatine coinvolte in fallimenti o chiusure, in particolare sulla questione Floramiata che, dopo il fallimento (Ottobre 2015) e l’acquisizione da parte di Amiata Flor (Aprile 2017), vede da alcuni mesi diverse decine di ex lavoratori senza stipendio a cui sommare gli oltre cento addetti a tempo determinato, senza lavoro e paga dai giorni del dichiarato fallimento o senza sostegni a mezzo ammortizzatori sociali, come nel secondo caso. Il 6 Settembre prossimo ci sarà dunque la riunione a Firenze a cui parteciperanno, oltre l’Assessore Grieco e il Consigliere del Presidente Enrico Rossi, Gianfranco Simoncini, anche la Presidente dell’Unione dei Comuni Amiata – Val d’Orcia e Sindaco di San Quirico d’Orcia, Valeria Agnelli, il Sindaco di Piancastagnaio, Luigi Vagaggini, il Sindaco di Abbadia S. Salvatore, Fabrizio Tondi, il curatore fallimentare di Floramiata dott. Gianni Sismondi, e i rappresentanti dei Sindacati di categoria della CGIL-CISL e UIL. Piancastagnaio_Floramiata_800x600_09 L’incontro anche dopo l’interesse del comitato “Lavoro e Futuro per l’Amiata”, portato avanti da Mario Pacini, ex lavoratore di Floramiata e Consigliere Comunale del PRC che, con la propria attività e l’impegno verso le istituzioni, sia locali che regionali, ha favorito la convocazione a Firenze per il 6 Settembre. Pacini, noto per il la sua attività politica e sociale, ha costituito un comitato che coinvolge non solo gli ex lavoratori dell’azienda florovivaistica di Piancastagnaio, ma anche quelli di Rivart e Amiatamarmi, le altre due aziende coinvolte da crisi ad oggi non superate. Il comitato è presente attivamente sulla piattaforma Facebook con un gruppo dal nome omonimo, amminsitrato dallo stesso Pacini (https://www.facebook.com/groups/1653068241611822/) “Recentemente sono stato contattato dagli ex-lavoratori di Floramiata, in quanto amministratore del gruppo Fb Lavoro e Futuro per l’Amiata . – ci scrive Mario Pacini – Si sono rivolti a me, dopo che fin dagli anni passati mi sono occupato dei loro problemi lavorativi e delle loro difficoltà. Oggi porto avanti questa battaglia in maniera autonoma e indipendente, senza coinvolgimento alcuno dei partiti politici. Contattato da loro, mi sono messo volentieri a disposizione, per portare avanti la forte richiesta di aiuto, vista la grave situazione in cui versano.” “Circa 50 lavoratori fissi licenziati; 107 operai avventizi mandati a casa nel 2015 e da allora senza nessuna copertura di ammortizzatori sociali, in grave difficoltà economica, dovuta alla mancanza di lavoro – continua Pacini – Ho portato alla attenzione del sindaco di Abbadia San Salvatore Fabrizio Tondi (3 Agosto u.s. ndr), nel suo ufficio, una delegazione nutrita di questi ex-dipendenti delle serre. E lui, toccato con mano la problematica, ha assicurato la sua collaborazione con me e con il gruppo che richiedeva aiuto. Con questi lavoratori ho anche effettuato numerosi incontri all’aperto, nelle piazze di Abbadia e insieme abbiamo programmato un percorso di lavoro, che tenesse conto delle loro richieste e difficoltà. Abbiamo infine stilato il documento (qui allegato), che il sindaco Tondi porterà in Regione Toscana il 6 settembre pv, in occasione dell’incontro che siamo riusciti a ottenere, dopo aver sollecitato il sindaco medesimo a attivarsi.”  

Proprio ieri, ci è giunta in redazione la comunicazione di un documento a firma dello stesso Pacini e degli ex lavoratori suddetti, contenente il testo della “lettera aperta” inviata ai prossimi protagonisti dell’incontro del 6 Settembre, nel quale, oltre a ricordare lo stato di difficoltà e di chiusura delle aziende del comparto della Val di Paglia, l’intervento immediato a sostegno dei 55 lavoratori licenziati dopo il fallimento di Floramiata e dei 107 lavoratori a tempo determinato,  relativo a trattamenti TFR dovuti e gli stipendi arretrati per entrambe le tipologie di lavoratori. Nella lettera anche la richiesta di impegno da parte delle istituzioni ad affrontare il problema della mancanza di lavoro e quella del reintegro a breve dei lavoratori. Concetti da estendere, oltre Floramiata, anche alle altre aziende del territorio.
[caption id="attachment_29077" align="aligncenter" width="500"]Stabilimento Nuova Rivart - Val di Paglia (Si) Stabilimento Nuova Rivart – Val di Paglia (Si)[/caption]
Di seguito riportiamo il testo integrale della lettera, datata 28/08/2017 e giunta nella tarda mattinata di ieri alla nostra Redazione.
Lavoro e Futuro per l’Amiata. Amiata, 28-08-2017 Comitato ex lavoratori Floramiata, Rivart, Amiata Marmi. Lettera aperta a: – Enrico Rossi presidente della Regione Toscana. – Cristina Grieco assessore al lavoro Regione Toscana. – Gianfranco Simoncini consigliere del Presidente Enrico Rossi per le questioni del lavoro. – Gianni Sismondi Curatore fallimentare Floramiata. – Al presidente dell’Unione dei Comuni Amiata Val D’Orcia – Al Sindaco del comune di Abbadia San Salvatore. – Al sindaco del comune di Piancastagnaio. – Alle organizzazione sindacali: CGIL-CISL-UIL/FLAI CGIL-FAI CISL-UILA UIL. Siamo un gruppo di lavoratrici e lavoratori delle aziende Floramiata e altre aziende in crisi dell’Amiata, costituiti in un comitato di mobilitazione e di lotta sostenuto dal gruppo Lavoro Futuro per l’Amiata. Per Floramiata 55 lavoratori a tempo indeterminato licenziati (per fallimento dell’azienda) dall’11 Aprile 2017 e 107 lavoratori a tempo determinato disoccupati dall’ottobre 2015. Siamo da troppi mesi senza salario e senza ammortizzatori sociali. Una situazione drammatica e devastante che coinvolge capifamiglia monoreddito, giovani e lavoratori ultracinquantenni senza nessuna prospettiva, che si trovano in mancanza di nessun reddito e senza nessuna prospettiva di lavoro. Una realtà di abbandono totale da parte delle istituzioni che non è più tollerabile, una situazione drammatica che non è, a nostro avviso, percepita come tale e che abbiamo già illustrata dettagliatamente al Sindaco di Abbadia San Salvatore Tondi Fabrizio all’incontro di Giovedì 3 Agosto il quale, concordando con quanto esposto dalla delegazione, si è preso l’impegno di riportarla al tavolo dell’incontro regionale. La stessa drammatica situazione la stanno vivendo in Amiata i lavoratori della ex RIVART, Amiata Marmi, Rimor, Cotto Amiata e tutte le aziende in crisi della riconversione ex mineraria. Chiediamo quindi che si affronti con estrema urgenza i seguenti problemi: per quanto riguarda Floramiata: 1. La riscossione del TFR spettante ad ogni lavoratore, degli stipendi arretrati dei lavoratori sia a tempo indeterminato che avventizi. In una situazione così allarmante come è possibile che non si sblocchino tali spettanze per aspetti burocratici, mancanza di firme o lungaggini di varia natura? Ci si rende conto cosa significa restare senza salario per mesi e mesi? 2. Altrettanto urgente da affrontare è la mancanza di lavoro. Chiediamo di affrontare con la nuova Dirigenza Aziendale, il reintegro “a breve” dei lavoratori licenziati e avventizi, ricorrendo, se necessario, a forme di “ solidarietà e autogestione” fra i lavoratori e sostenendo, da parte della Regione, delle Istituzioni e degli Enti preposti nuovi progetti di produzione e di sviluppo aziendale. Fino a quando non si avrà la ricollocazione stabile di tutti i lavoratori attualmente disoccupati delle ex aziende in crisi Floramiata, Rivart, Rimor, Amiata Marmi ecc., chiediamo che sia elaborato un “piano straordinario per il lavoro” in Amiata con interventi da realizzare fra la Regione Toscana e gli Enti locali mirati all’ attuazione della dichiarazione dello stato di crisi riconosciuto per la nostra zona. Dal prossimo incontro del 6 settembre 2017 in Regione Toscana ci aspettiamo risposte precise ed immediate che possano da subito risolvere i bisogni dei lavoratori. In mancanza di risposte adeguate continueremo con la nostra mobilitazione e la lotta per i nostri diritti. Lavoro e Futuro per l’Amiata.                          Comitato ex lavoratori Floramiata, Rivart, Amiata Marmi. Mario Pacini                                                     Segue firme lettera aperta 28-08-2017
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