Ieri 22 Settembre, il compleanno di Irma Ilari, nonna di Abbadia e dell’Amiata Sembra davvero che il destino dettato da qualche nuvola temporalesca ci abbia messo del suo, martedì 19 Settembre, quando la sera dei fuochi d’artificio per il patrono di Abbadia San Marco Papa, ha fatto rinviare a ieri sera, Venerdì 22 Settembre, proprio nel giorno del compleanno della signora Irma, il compleanno numero 110 il che vuol dire… il che vuol dire… semplicemente grazie. “Grazie”, perché la bellezza della vita, di una lunga vita, è sempre un bene e un dono per tutti e “grazie” perché vuol dire lavoro, grazia, fede, insegnamento, parsimonia, umiltà, pazienza, altruismo, volontà e piacere della bellezza di un’etica di vita. 110 anni non te li regala nessuno e, dunque, diventano anche merito. Quelli della Signora Irma, che, le avrà fatte anche lei da cittina, adolescente, signorina, signora e nonna, ma da qualche parte sicuramente i motivi di questa longevità sono pur scritti. La vita è anche questo e dobbiamo capirlo, accettarlo e condividerlo, anche in una comunità, quella di Abbadia, che ha forti crediti negli ultimi tempi con gli anni della vita. E questo, nei 110 di Irma, deve esser letto e scritto anche in ciascuno di noi, festeggiando comunque e riflettendo. E poi, ieri sera, proprio San Marco Papa, ci ha voluto mettere del proprio, quasi a dedicare e a condividere con Irma i fuochi di artifici per la Festa; una torta speciale e la visita della vice sindaco Manuela Paganini. Auguri dunque a Irma e a tutti i suoi familiari; lei donna dell’Amiata, montagna di campi, di boschi e di cinabro, dall’argento vivo nelle vene dei propri abitanti. ]]>