Il sit-in di questa mattina, è organizzato da Movimento di cittadinanza e Comitato Ambiente Amiata Dalle 10 alle 13 di questa mattina, in prossimità del Palazzo Comunale, si terrà una manifestazione di protesta contro la decisione dell’attuale Consiglio Comunale circa la decisione di dichiarare il territorio di Abbadia S. Salvatore “asrea idonea alla geotermia.” Questa appunto la motivazione dichiarata dagli organizzatori, Movimento di cittadinanza e Comitato ambiente Amiata di Abbadia San Salvatore, a mezzo di una nota dove indicano “Gravissima la posizione del Sindaco e delle maggioranza” sulla scelta anche in virtù del declassamento turistico del centro amiatino. Salute, ambiente, territorio, acqua, sismicità, aree non idonee alla geotermia, lavoro, turismo, utilizzo sbagliato della geotermia e la richiesta di far partecipare direttamente i sindaci alle linee guida emesse dalla Giunta regionale, i temi che la mabifestazione di questa mattina affronterà così come riportato nella nota che pubblichiamo di seguito integralmente.
]]>Gravissima la posizione del sindaco di Abbadia san salvatore e della maggioranza i quali dichiarano il comune idoneo alla geotermia
E cosí, in questo clima di afa e siccità, mentre la maggior parte dei sindaci della Tuscia, dell’Umbria, della Toscana tra cui Casole d’Elsa, Seggiano, Cinigiano, Castiglione d’Orcia e Radicofani si oppongono alla realizzazione di centrali geotermiche nel proprio comune e manifestano con i cittadini, il sindaco Fabrizio Tondi fa del comune di abbadia san salvatore un territorio geotermico. Motivo? sviluppo e lavoro. crediamo ancora che la geotermia risolva i problemi economici di questo territorio? Le 5 centrali esistenti forse li hanno risolti? L’Amiata è gia’ inserita nelle aree di crisi come Larderello, declassata turisticamente. Le 20 centrali a media entalpia previste dalla regione toscana oltre la nuova a Piancastagnaio in programma pc6 aiuteranno questo sviluppo o porteranno definitivamente il territorio al collasso delle risorse? Ovunque si crea bellezza intorno a noi, come valore aggiunto all’economia del turismo. qui abbiamo bellezze naturali, risorse di un valore inestimabile con un potenziale enorme ,acque termali e andiamo avanti con l’idea di distruggerle. sempre nel nome dello sviluppo, ovviamente; oppure con il detto “tanto ormai ci sono facciomole anche noi” . con questa logica ci mangiamo tutta l’Amiata. Ancor piu’ grave il fatto che per far rientrare l’Amiata tra le aree idonee la Giunta regionale ha omesso quanto imposto dalla risoluzione n.140 del 1.02.2017 del Consiglio regionale e cioè “di tenere conto, nella individuazione delle aree non idonee anche delle implicazioni che l’attivita’ geotermica comporta relativamente al bilancio idrologico complessivo, al rischio di inquinamento delle falde individuando e tutelando le aree di ricarica, come previsto dalla legislazione vigente, alla qualità dell’aria, all’induzione di microsismicità. Ma l’Amiata non e’ area a alto rischio sismico ed idrogeologico sottoposto a frane? il terreno a Piancastagnaio non si e’ abbassato notevolmente per la subsidenza? Non rappresenta forse la riserva idrica più importante della Toscana le cui acque vanno protette e tutelate con la priorità al fabbisogno umano? ricordiamo che l’aumento di sostanze inquinanti nelle acque potabili in particolare di arsenico sono riconducibili alla geotermia. Sappiamo gia’ per certo che il bacino idrico si e’ ridotto di ben oltre il 50% e ciò non solo a causa dei mutamenti climatici. gia’ nel 2007 gli studi regionali individuavano lo sfruttamento geotermico come responsabile del 30% della riduzione delle acque. la falda acquifera si e’ abbassata di oltre 200 metri. Cosa succedera’ inoltre alle acque termali ? Nessuno parla della gravita’ della situazione del Monte Amiata. la Regione Toscana continua a pensare a centrali e vuole trasformare l’Amiata in un polo geotermico come Larderello, sindaci consenzienti si giustificano con il solito slogan “sí, ma nella tutela della salute, dell’ambiente e delle risorse”. Enel continua a prendere incentivi, la regione ha tutto il suo guadagno , i sindaci soldi e continuano a vendere per profitto senza una visione lungimirante e d’insieme del territorio impoverendolo ogni giorno di piu’. Anche nella geotermia a media entalpia e’ alto il rischio per le falde acquifere superficiali, per la sismicita’ indotta, per i fenomeni di subsidenza. Tali fattori sono del tutto assenti nelle linee guida emesse dalla giunta regionale. noi riteniamo che debbano entrarne a far parte e i sindaci, massimi responsabili della tutela delle risorse, della sicurezza del territorio e della salute dei cittadini devono farne richiesta formale alla giunta regionale ed asteneresi in questa fase dalla individuazione delle aree non idonee. lo stesso pit (piano di indirizzo territoriale) della regione individua per l’amiata un altro sviluppo. Abbadia San Salvatore fa parte del comprensorio del Monte Amiata, sottoposto da sempre a vincoli idrogeologici, sismici, paesaggistici. e’ un territorio di piccole dimensioni che presenta rilevanti problematiche ambientali dalla zona a valle fino alla vetta. frane stanno mettendo a rischio intere zone. necessita di urgenti politiche di recupero e miglioramento, non di altri insediamenti che aumentano criticità. Movimento di cittadinanza e Comitato ambiente Amiata di Abbadia San Salvatore