Abbadia San Salvatore. Qualità e bellezza nei lavori pubblici, l'architetto ne parla con gli studenti

Giovedì 1° Febbraio, Sauro Mambrini incontrerà gli studenti dell’Avogadro. Come cercare di coniugare la spesa pubblica dedicata agli interventi pubblici con il territorio? Quale il giusto atteggiamento degli amministratori e gli operatori riguardo le normative che regolano le procedure di appalto? Come trovare l’equilibrio tra le risorse finanziarie e la necessaria attenzione alla qualità e bellezza dei beni e del territorio, la conservazione e il miglioramento dell’esistente? Queste sono alcune delle domande che saranno oggetto delle riflessioni che l’Architetto Sauro Mambrini, noto professionista di Abbadia S. Salvatore, proporrà il prossimo Giovedì 1° Febbraio, agli studenti dell’Amedeo Avogadro, un’istituto che propone, tra gli altri, anche indirizzi scolastici come il CAT – Costruzioni Ambiente Territorio e il Liceo delle Scienze Applicate. Un incontro di particolare interesse per i ragazzi, molti dei quali potrebbero essere tra qualche anno protagonisti di scelte anche all’interno delle amministrazioni pubbliche, oltre che liberi professionisti nel settore o responsabili di aziende private. «L’incontro vuole essere un primo motivo di riflessione con i ragazzi, oggi studenti in procinto di diplomarsi per  proseguire con l’università o iniziare il percorso professionale, sul tema della qualità e della bellezza degli interventi pubblici; un approfondimento, uno scambio di idee e non motivo di critica. – ci dice l’Architetto Sauro Mambrini – Senza biasimare le nostre amministrazioni pubbliche, si può certamente dire che c’è da tempo una caduta di qualità generale nel settore delle opere pubbliche, soprattutto per la normativa che regola gli appalti  che prevede il criterio del massimo ribasso per l’affidamento dei lavori già a partire dai 40.000 Euro. La domanda che viene da porsi è nel fossimo amministratori di una struttura sanitaria pubblica, se nella scelta di una equipe medica per i trapianti di cuore, si desse priorità più al costo che alla competenza dei medici, a discapito sia dei cittadini bisognosi che della stessa struttura. Così anche per i nostri centri amiatini – continua il professionista – , dove sono evidenti interventi non sempre in equilibrio con il territorio o le strutture circostanti, anche sotto l’aspetto ambientale, storico e sociale. Certamente, la normativa sugli appalti pubblici, incide anche nelle scelte di chi si trova a decidere, a mio parere a discapito della qualità e della bellezza di quel che già abbiamo, del nuovo e dello stesso territorio. E’ necessario recuperare dunque questi aspetti di qualità e “bellezza” nel costruire, restaurare, recuperare, illuminare, nel colorare o nel creare spazi verdi, raccontando anche con l’opera del professionista, la storia del nostro territorio e l’evoluzione della società. La bellezza – conclude Mambrini – è un concetto molto ampio ma che deve guidare amministratori sia pubblici che privati, di chi già opera nel settore e di chi lo farà nei prossimi anni, come gli studenti con cui avrò il piacere di confrontarmi e da cui è possibile ricevere riflessioni da considerare.» Un incontro, a nostro avviso, che vuole essere motivo di confronto e, allo stesso tempo, contributo da condividere in un prossimo futuro assieme anche a professionisti del settore. Un primo passo, verso una sensibilizzazione da che potrebbe divenire più ampia con una presa di coscienza da migliorare o rinnovare. L’appuntamento è quindi per Giovedì, 1 Febbraio 2018, all’IIS Amedeo Avogadro (ore 11.00 circa)]]>

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