I ragazzi e gli operatori del Centro Semiredenziale Baobab di Terni, hanno regalano emozioni durante il loro spettacolo andato in scena all’Avogadro. Il saluto al coordinatore Silvia Tondi per una professione svolta con vocazione e amore
Definire emozionale la serata di venerdì passato, 19 Gennaio, rischia di essere qualcosa di riduttivo; tante le emozioni, i sorrisi e gli insegnamenti ricevuti durante lo spettacolo “Tutto si aggiusta”, presentato dai ragazzi e gli operatori del Centro Semiresidenziale Baobab della USL Umbria 2 di Terni, dove si aiutano e si sostengono minori con difficoltà della neuropsichiatria infantile e dell’età evolutiva che, ogni anno, organizza, con i suoi piccoli ospiti, una recita natalizia, giungendo sull’Amiata grazie al gemellaggio con la comunità badenga.
“Un’iniziativa di beneficenza – nella preesntazione dell’evento – , finalizzata alla raccolta fondi per poter organizzare in particolare un corso estivo al quale i bambini possano partecipare e divertirsi, stando in sicurezza e dando sfogo alla loro creatività. Un’occasione per realizzare un piccolo sogno che per i suoi giovani protagonisti significherebbe davvero molto. Un modo per sostenere la grande umanità e professionalità degli operatori del centro, perché possano avere sempre più coraggio, strumenti e risorse per accendere il sorriso dei propri ospiti.”
Il motivo della visita, era anche il saluto e il ringraziamento a Silvia Tondi, coordinatore infermieristico del centro Baobab della USL Umbria2, per festeggiare il termine del suo percorso lavorativo. Una “donna speciale”, di Abbadia San Salvatore, trasferitasi in Umbria per lavoro, che ha salutato i propri ragazzi e operatori del Baobab dopo anni di vita passata assieme, dove Silvia ha rinnovato, giorno per giorno, il suo impegno professionale e umanitario.
Una serata all’IIS Avogadro di Abbadia che ha lasciato il cuore aperto, spalancato ancor di più verso il futuro con un messaggio di serenità, che ha fatto capire o ricordare, il lavoro di strutture e persone che svolgono un’attività sociale unica, quella dell’aiuto a chi è in difficoltà e, in difficoltà, ci sono, in questo, caso i bambini, gli adolescenti e i ragazzi assieme alle loro famiglie. Solo con l’anima e la volontà vera del cuore, si riesce a comprendere una serenità e una felicità impensata e di cui ci sentiamo troppo spesso spettatori, dimenticando che siamo tutti coinvolti. Ma forse è molto di più, come ha ricordato con forza il professor Youssef Hayek, Direttore del Reparto di Neuropsichiatria Infantile all’Ospedale Le Scotte di Siena, presente anche ad Abbadia così come fa, da tempo, ogni martedì anche presso il centro Baobab ternano. Le sue parole hanno raccontato con emozione, forza e un pragmatismo ricco di passione, della vocazione professionale di Silvia e delle sue colleghe, di come ella dovrebbe rimanere ancora punto di riferimento per questi ragazzi senza confini e limiti, così come l’aiuto di questa donna di Abbadia che nella sua presentazione non ha nascosto l’emozione e la riconoscenza a lei ricordate.
Cosa dire ancora di uno spettacolo, “Tutto si aggiusta”… Ci è sembrato per tutti un cercare se stessi attraverso la storia di un bellissimi adolescente che diventa robot per poi tornare quasi bambino; un Pinocchio moderno, una metamorfosi che vuole portare al futuro ma che in realtà torna a un presente un presente da vivere, da sostenere e da condividere. E ancora le parole di Hayek, che hanno gridato con forza la necessità della presenza attiva di donne come Silvia Tondi, anche nella provincia di Siena e sull’Amiata dove, fortunatamente, esistono centri che operano a tutela e sostegno delle necessità di ragazzi che sono anche i nostri figli e motivo collettivo di impegno di vita e di amore
Questo è il messaggio che ha regalato una giornata bellissima, dove l’emozionante conclusione delle parole donate dai ragazzi a Silvia e il canto della canzone “Amiata”, scritta da Andrea Tondi, sono stati il saluto per il nostro “grazie”.
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Di seguito alcune interviste a agli interventi degli organizzatori e dei responsabili, a cura di Marco Conti con le riprese e il montaggio video di Leonardo Pinzi ed Emiliano Cencini
