Amiatanews: Acquapendente 25/04/2020
Interessati dal test 38 dipendenti e 53 pazienti
L’Unità di Crisi COVID della ASL di Viterbo, in data 20 aprile 2020, su richiesta della R.S.A. San Giuseppe, ha effettuato presso la struttura di Acquapendente 91 tamponi nasofaringei a 38 dipendenti e 53 pazienti, e la refertazione ha dato esito negativo in tutti i casi. Il Dott. Francesco Villanova, direttore della R.S.A. ha già inviato alla ASL un sentito ringraziamento per la collaborazione ricevuta.
Da qui la nota stampa odierna a firma del Sindaco di Acquapendente, Angelo Ghinassi; del Commissario Regionale IPAB San Giuseppe, Franco Colonnelli, e dell’Amministratore Unico RSA San Giuseppe, Fabrizio Canestri.
“Ci uniamo anche noi nel ringraziamento verso la Dott.ssa Daniela Donetti (Direttore Generale), la Dott.ssa Antonella Proietti (Direttore Sanitario) ed il team sanitario che si è occupato dell’iniziativa. “Contestualmente vorremmo esprimere, con un certo orgoglio, un ringraziamento al Dott. Villanova, al Dott. Rollo e a tutto il personale della R.S.A. per come è stata gestita l’emergenza COVID. Una nota di merito va anche ai pazienti e ai loro familiari, che hanno rispettato tutte le disposizioni impartite”.
“Dopo il DPCM del 4 marzo, che limitava gli accessi alle strutture sanitarie, la R.S.A. San Giuseppe si è subito attivata, con tempestività, per proteggere gli ospiti ed il personale dal contagio. Sono stati informati i parenti, i fornitori, i medici di base e specialistici circa le limitazioni previste”.
“Gli operatori sono stati dotati di idonei dispositivi di protezione ed istruiti sulle procedure. Sono stati identificati gli spazi di isolamento e i percorsi di transito in relazioni ad eventuali positività al virus. Tutta la struttura è stata dotata di gel disinfettante, guanti e mascherine. Sono state rilevate quotidianamente le temperature dei dipendenti, in ingresso e in uscita, ed attivate le procedure di allontanamento in caso di sintomi febbrili o affanno respiratorio”.
“In caso di positività è stato stabilito l’obbligo, da parte del dipendente, di rientrare al lavoro solo dopo aver eseguito il tampone ed aver ottenuto la relativa refertazione dell’esame in cui doveva essere indicato l’esito negativo dello stesso. E’ stato monitorato e controllato l’accesso di fornitori e medici di base, che sono sottoposti a verifica come i dipendenti e i pazienti. Contestualmente veniva attivata la comunicazione con l’Unità di Crisi COVID della ASL per eventuali segnalazioni di casi a rischio”.
“Il 10 aprile funzionari della ASL effettuavano un’ispezione di verifica e controllo, constatando il rispetto di tutte le disposizioni di prevenzione sanitaria, fino ad arrivare ai tamponi del 20 aprile scorso ed ai referti di totale negatività. Per non vanificare l’ottimo lavoro svolto finora, anche dopo il 4 maggio la R.S.A. San Giuseppe lavorerà con la necessaria prudenza.
Il registro temperature di dipendenti e pazienti continuerà ad essere redatto fino all’attenuazione definitiva del COVID”.
“In base all’Ordinanza del Presidente della Regione Lazio del 18 aprile, il 29 aprile verrà attivato un nuovo piano di formazione del personale sul rinnovo della prevenzione. Gli ingressi in struttura di parenti e amici sarà limitato al minimo, sempre seguendo le future disposizioni che saranno emanate e i soli ingressi autorizzati per casi di estrema necessità saranno sempre consentiti dopo verifica dei parametri di sicurezza. Le limitazioni per fornitori e medici rimarranno.
Crediamo che le persone più esposte al contagio ed alle sue tragiche conseguenze debbano continuare ad essere protette con la stessa serietà e professionalità adottate fino ad ora”.