Acquapendente. Coronavirus: un nuovo caso positivo. Il Comune: “L’origine dei contagi non è avvenuta nel territorio comunale”

Amiatanews: Acquapendente 10/09/2020
Sono cinque in tutto i casi di positivià al Sars-Cov2

Di Giordano Sigaroni

Crescono di una unità i di casi positivi al Sars-Cov2 nel territorio comunale di Acquapendente.
A comunicarlo dopo le ore 12.00 il Comune: “Informiamo i cittadini”, si sottolinea da Piazza Girolamo Fabrizio, “che è stato rilevato un altro caso di positività non riferibile in rapporto con i casi precedenti. Perciò al momento i casi positivi rilevati sul territorio comunale salgono a 5. Sono attive già le procedure per l’individuazione e l’isolamento delle persone che hanno avuto contatti”.

Arriva a corollario la presa di posizione del portavoce del Sindaco Dottor Fabrizio Pieri: “Cerchiamo di non aumentare la confusione. Cerco di spiegare meglio. Il Comune in questi casi collabora attivamente con la ASL nella ricostruzione dei contatti, che avviene in due direzioni opposte. La prima si preoccupa di ricostruire la catena dei contatti per individuare l’origine del contagio. Ci sono state all’origine due occasioni di contagio, la prima è avvenuta su un posto di lavoro fuori dalla nostra provincia a più di 200 km di distanza, la seconda ha origine da un viaggio in un’altra regione, ancora più lontana. Per cui è chiaro e certo che l’origine del contagio non è avvenuta ad Acquapendente e questo si può dire con assoluta sicurezza. Perciò mettere in relazione l’origine del contagio con l’Agosto aquesiano è un’ipotesi inattendibile, anche da un punto di vista cronologico rispetto alla sequenza dei fatti. Poi c’è un altro lavoro di ricostruzione, molto più difficile ed incerto, che riguarda ciò che è avvenuto qui, cioè i movimenti che le persone positive hanno avuto dopo. Nel primo caso, cioè quello della famiglia contagiata, questi movimenti sono stati molteplici e siccome è coinvolto anche un minore non è affatto escluso, anzi potrebbe essere probabile, che possano risultare positivi anche altri ragazzi ed è questo che mette in forse l’apertura della scuola, che dal punto di vista degli spazi per la didattica è già pronta, almeno per la realtà di Acquapendente. C’è ancora qualche giorno per decidere, anche sulla base dei test effettuati e di cui ancora non si conosce il risultato. Facciamo questo lavoro di comunicazione con molto scrupolo, cercando di pesare tutte le parole e non dicendo ciò che non possiamo dire, per due ragioni: perché ce lo impedisce (secondo me giustamente) la legge sulla privacy e per non procurare un allarme eccessivo che darebbe luogo in alcuni casi a comportamenti scriteriati. Poi, detto fuori dai denti (e non dovrei) mi sembra un po’ il segreto di Pulcinella, perché i nomi sono già noti ai più, perciò una comunicazione ufficiale, oltre che poco rispettosa delle persone, sarebbe un atto gratuito ed inutile. Non siamo qui per mettere gli untori in prima pagina ma per dare informazioni attendibili ed utili a superare insieme le difficoltà, ma serve responsabilità, da parte di tutti, sapendo che chi è chiamato ad assumersi le responsabilità maggiori non sta sfuggendo ai propri doveri (non mi riferisco a me che sono un semplice portavoce). Un po’ di fiducia nelle istituzioni (almeno in questi casi) non guasterebbe”.

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