Amiatanews: Acquapendente 16/05/2020
Nelle ultime 36 ore leggeri movimenti tellurici interessano nuovamente l’area compresa tra l’altipiano dell’Alfina e il lago di Bolsena
A circa una settimana di distanza, da ieri la zona tra l’altipiano dell’Alfina e del Lago di Bolsena è nuovamente interessata da alcuni movimenti tellurici, localizzati prevalentemente nei territori comunali di Castel Giorgio (TR), San Lorenzo Nuovo (VT) e Bolsena (VT).
Le scosse, avvertite dalla popolazione, sono state lievi e non hanno causato danni. Secondo i dati dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, sono sei quelle tra ML 2.0 e ML 2.5 (San Lorenzo Nuovo); comprese quelle di magnitudo inferiore, sono in tutto circa una quarantina. Uno sciame sismico che sembra riprendere anche questa mattina, con l’ultimo movimento tellurico registrato alle 07:52 nel territorio comunale di Bolsena (2.1 ML).
L’area è tra l’altro oggetto di progetti geotermici contrastati da movimenti e dagli stessi amministratori. Tra questi, il Sindaco di Acquapendente dottor Angelo Ghinassi che, nella tarda serata di ieri, attraverso una nota stampa, ha chiaramente fatto intendere la propria posizione a riguardo.
“Lo sciame sismico che sta incidendo sul nostro territorio in queste ultime settimane va tenuto sotto stretta osservazione – dichiara Ghinassi – I nostri cittadini sono preoccupati per via dei numerosi progetti di geotermia che stanno nascendo nella nostra area geografica e soprattutto per la centrale geotermica che il Governo ha autorizzato lo scorso luglio sul Comune di Castel Giorgio”.
“Abbiamo la necessità che le istituzioni rivedano i percorsi autorizzativi, tornino a valutare l’incidenza sismica di questa nostra terra, ascoltino le istanze che questo territorio ha da dire”, prosegue il Sindaco di Acquapendente.
“Ricordo che la Regione Lazio ha espresso parere contrario al progetto di Castel Giorgio, con motivazioni serie e dettagliate senza essere presa in considerazione – sottolinea Ghinassi – Il rischio è che l’eventuale inizio delle perforazioni possa aggravare la situazione sismica che sta diventando, purtroppo, un punto fermo”.
“Anche sul nostro Comune incide un progetto che sta all’interno un iter autorizzativo molto avanzato. Abbiamo paura, siamo preoccupati. La nostra città ha bisogno di ben altro rispetto ad una ipotetica trivellazione quotidiana”, conclude Angelo Ghinassi, Sindaco di Acquapendente