Amiatanews: Acquapendente 15/02/2020
Da Domenica 16 a Martedì 25 Febbraio
Di Giordano Sugaroni
Da domani, Domenica 16 Febbraio e fino a Martedì 25 Febbraio si terrà l’edizione 2020 del Carnevale. Privo di carri allegorici, scelta dovuta agli eventi luttuosi dello scorso anno a Bologna, l’evento voluto dal Presidente dell’Associazione Fabio Vitali presenterà elementi che nascono dalla creta lavorata dalle mani maestre di un gruppo di volontari seguiti dall’espertissimo Roberto Sugaroni.
“Non avremmo potuto fare a meno di una festa molto sentita nella nostra cittadina, dove grandi e piccini avranno modo di trascorrere tre giornate di divertimento – sottolinea il Presidente Vitali -. Vogliamo trasformare gli aquesiani da spettatori in attori. Coinvolgerli in una spirale di allegria e divertimento. Mettergli addosso maschere coloratissime. Invitandoli ad iscriverli ad un concorso che riserverà ambitissimi premi”.
L’Edizione 2020 trarrà ancora maggiormente le radici della tradizione locale in cui nel periodo del Carnevale si tenevano i semplici riti del Giovedì grasso, strettamente legati all’ambiente contadino, ora totalmente scomparsi. Al posto del suonatore, del pagliaccio, di un vecchio, di una vecchia, di uno sposa ed una sposa che si spostavano in podere alla ricerca di saporitissima carne di maiale, ci saranno le maschere che si svilupperanno nel centro storico. Nel tardo pomeriggio di Martedì Grasso cremeranno Re Carnevale, secondo un rito che sottrarrà gli aquesiani dalle paure ancestrali residuo di una cultura agro pastorale in cui la sopravvivenza era una continua conquista.
Da domani dunque le mascherate sfileranno nella centralissima Piazza Girolamo Fabrizio attorno a Saltaripe, maschera emblema dal 1986 dell’evento; il tutto tra musica e balli no-sto
Chi nel 1978 come il gruppo di amici de “La Squadraccia” diede inizio alla Sagra della Fregnaccia, non immaginava forse che si sarebbe giunti quest’anno alla 43^ edizione. Sarà una goduria assaggiarla arrotolata in compagnia di un buon bicchiere di vino, mentre si potrà ammirare la fantastica maschera di Saltaripe, ideata nel 1960 da Cesare Bertuzzi e a cui i bambini nel 1986 diedero un’anima inventando tanto il nome quanto il caratteristico vestito. Farà sentire sicuramente aquesiani e turisti come Lui: burlone, fregnacciaro, allegro fannullone che alza spesso il gomito e trasforma bellezze naturali e artistiche locali come “Pulpito del Diavolo”, “Ripe”, Torre dell’Orologio e la statua di Girolamo Fbrizio agevoli balconi.
Un 2020 utile anche per ricordare tutti quegli artigiani artisti (ancora vivi o deceduti) che, nel corso degli anni, hanno dato qualità alla tradizione fino a lanciarla nel firmamento degli appuntamenti folcloristici principali del triangolo regionale Lazio-Umbria-Toscana: Cesare e Rodolfo Ruspantini, Rodolfo Consoli, Altero Squarcia, Ennio Luzzi, Cesare Bertuzzi, Domenico Creti, Ilio Lupi, Osvaldo Salvadori, Giovanni Maria Levantini, Roberto Ferretti, Roberto Sugaroni, Mario pieri, Mario Vinci, Danilo Dionisi, Graziano Del Francia, Valde Colonnelli, Giulio Banella, Andrea Lupi, Roberto Guerrini, Marcello Ripalvella