Amiatanews (Marco Conti): 05/01/2021
Tra i territori individuati da SOGIN quelli di Pienza (Sito UNESCO), Trequanda e Campagnatico in provincia di Grosseto.
Scaramelli rende noto di aver predisposto anche una mozione in Consiglio regionale
“Follia anche solo pensare di individuare un sito di scorie radioattive e nucleari a Pienza. Pienza è un sito UNESCO e con la Val d’Orcia sono Patrimonio dell’Umanità. Serve dire No e fermare tutto. Non si può accettare che venga commesso questo crimine ambientale contro il nostro territorio”
Con questo appello Stefano Scaramelli (Italia Viva), vicepresidente del Consiglio Regionale della Toscana evidenzia la netta contrarietà all’ipotesi che parte dei territori confinanti di Pienza e Trequanda potrebbero, con altri comuni italiani, ospitare il Deposito nazionale dei rifiuti radioattivi, così come pubblicato quest’oggi da SOGIN (Società di stato responsabile del commissioning degli impianti nucleari italiani)
I due comuni senesi, sono stati qualificati come “zona A”, tra le fasce A, B e C, ovvero nella cerchia dei primi 23 siti più idonei sulle 67 zone che potrebbero ospitare scorie radioattive. In Toscana, anche il comune di Campagnatico, il cui territorio si estende nella Maremma, è stato individuato dal governo come possibile sede dei rifiuti.
“In Valdorcia nascono le migliori produzioni agricole del Belpaese. Un territorio che per cultura, paesaggio, architettura, storia è patrimonio mondiale. Fermatevi prima di fare altri danni – ha dichiarato quest’oggi Scaramelli – Lanciamo una petizione affinché la sostenibilità ambientale sia al primo posto”
Questo il link per dare il proprio consenso alla petizione https://www.italiaviva.it/ pienza_rifiutiradioattivi
“La struttura che dovrebbe ospitare i rifiuti verrà realizzata su un’area di 150 ettari (110 di deposito e 40 di parco) e prevede la costruzione di contenitori in calcestruzzo, che dovranno contenere inizialmente 78 mila metri cubi di rifiuti radioattivi a bassa e media intensità e successivamente anche 17 mila metri cubi ad alta attività (per un massimo di 50 anni)”, si legge nella petizione
“Tra i 67 siti uno è Pienza (SI), Comune Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. Al di là dei meri criteri tecnici che hanno portato all’indicazione di questa zona tra le idonee ad ospitare il Deposito, riteniamo che la collocazione di questa discarica radioattiva, all’interno di un sito Unesco, sia pericolosa e deleteria per il territorio nel suo complesso. Allo stesso modo, riteniamo altrettanto inadeguata la previsione di un’altra possibile area, quella di Campagnatico (GR), comune nel cuore della Maremma.”
L’esponente di Italia Viva, rende noto di aver predisposto anche una mozione in Consiglio regionale per chiedere che “la Regione Toscana si attivi nei confronti del Governo per tutelare lo sviluppo sostenibile, culturale e paesaggistico della Toscana tutta, scongiurando questo pericolo”