Amiata. Al convegno “Geotermia: Focus Toscana”, rivelazioni di Zita su Bagnore 4: "ARS cambiò parere da negativo a positivo in 15 giorni"

Fabio Zita, ex-dirigente della Regione Toscana, capo in quel periodo dell’ufficio V.I.A. (Valutazione Impatto Ambientale), rivela che ARS espresse inizialmente parere negativo per Bagnore 4 per cambiarlo in positivo dopo quindici giorni. Roberto Barocci (Forum Ambientalista Grosseto e SOS Geotermia): “Zita ha riferito affermazioni di estrema gravità, che, se confermate, ci consentono di denunciare che la giunta Rossi è consapevolmente corresponsabile dell’eccesso di mortalità che stiamo registrando in Amiata da parecchi anni”. I video degli interventi del forum Riprendiamo da alcuni organi di stampa (fonte Corriere di Siena) e dai video pubblicati sul canale You Tube del Meetup Arcidosso 5 Stelle, i resoconti relativi al convegno “”Geotermia: Focus Toscana””. Amiatanews, come tradizione, segue il dibattito sulla geotermia, una delle “questioni” dibattute da decenni sull’Amiata che vede, ad oggi, la presenza di centrali geotermiche Enel Green Power ad alta entalpia, principalmente nei comuni di Santa Fiora, Piancastagnaio e Arcisosso.


  Si è tenuto a Firenze, lo scorso sabato 9 Aprile, presso l’auditorium del Consiglio Regionale toscano, il convegno “Geotermia: Focus Toscana”, che ha vista la partecipazione, tra gli altri, dei movimenti della Rete nazionale NoGesi, a cui aderisce anche l’amiatino “SOS Geotermia”. Presenti anche scienziati e studiosi ambientalisti ben conosciuti, tra cui Borgia, Chessa,  Barocci, Merisio,  Santucci, Minervini, da sempre critici verso questa forma di energia, la geotermia appunto, a detta loro definita impropriamente “rinnovabile e pulita”, in particolare per gli aspetti ambientali, economici e sanitari. Al “focus”, presenti per la parte istituzionale, l’On. Segoni (Gruppo Misto – ex 5 Stelle), i Consiglieri Regionali Tommaso Fattori (SI-Toscana a sinistra) e Giacomo Giannarelli (Movimento 5 Stelle), il sindaco di Casole d’Elsa Piero Pii. Significata la presenza dei rappresentanti di comitati come Giovanna Limonta per il  “Comitato Difensori della Toscana”, impegnato contro le trivellazioni al Masso delle Fanciulle nel fiume Cecina tra Pomarance e Volterra), produttori di vino (Galluzzi), avvocati (Greco), Nannini (Cobas per il lavoro) Relativamente alla zona dell’Amiata, hanno destato “scalpore” le parole durante l’intervento di Fabio Zita, ex-dirigente della Regione Toscana, capo dell’ufficio V.I.A. (Valutazione di Impatto Ambientale) ai tempi della procedura per la centrale di Bagnore 4 di Santa Fiora e per il  piano di riassetto di Piancastagnaio. “Non esprimo pareri personali. Per me hanno sempre parlato le carte ufficiali che ho firmato”, ha detto rispondendo a chi gli aveva richiesto un parere sulla VIA di Bagnore 4 […] In quella occasione era una centrale da 40 MW, che poi con un giochino delle tre carte si decise di spacchettare in due centrali da 20MW”[…] La questione rilevante è che io pretesi per quella centrale che la regione chiedesse un parere all’Agenzia Regionale Sanità. Non era una cosa usuale, non era mai stato fatto. Io suggerii in un rapporto dialettico con l’Assessore Bramerini…, che, date le problematiche che riguardavano la salute pubblica, e dato che si trattava della più grande centrale che si intendeva costruire, non in Nevada, dove il primo cristiano si incontra dopo 150 chilometri, ma in una area fortemente antropizzata e in una regione che ha una cultura, una storia, la più conosciuta al mondo, noi non potevamo sottendere la necessità  di approfondire  questo aspetto […] L’Ars  – e qui faccio per la prima volta una dichiarazione pubblica, consentitemi di dire che me ne assumo completamente le responsabilità e poi vedremo quali saranno le conseguenze – mi mandò un parere ufficiale. Era un parere negativo. Io chiamai immediatamente l’assessore Bramerini, che convenne con me. Con quel parere negativo  Bagnore 4 non si poteva chiudere. La Bramerini parlò evidentemente in giunta di questa  vicenda e l’Ars quindici giorni dopo uscì con un nuovo successivo parere positivo”, spiega Zita, il quale aggiunge che il parere era stato ribaltato in base  a nuove, ulteriori e all’Ars non conosciute indicazioni che erano pervenute  dal settore Energia. Non meno eclatante quanto affermato da Zita sul progetto di  riassetto dell’area geotermica di Piancastagnaio. Aveva infatti suggerito di non affidare lo studio sull’area del monte Amiata, in rapporto allo sfruttamento geotermico,  a quei docenti della università di Siena che presentavano  nel loro curriculum precedenti  incarichi svolti per Enel Green Power. Riportiamo, per il vostro approfondimento, il video di parte dell’intervento di Fabio Zita, reso pubblico, ad oggi, sul canale YouTube MeetUp Arcidosso 5 Stelle [embed]https://youtu.be/pKQsOVdXyjc[/embed] Roberto Barocci (Forum Ambientalista Grosseto e SOS Geotermia), presente al convegno con una relazione su “Il caso Amiata”, ha commentato: “Ieri a Firenze nel corso del Convegno della Rete nazionale NoGesi, l’arch. Zita, ex dirigente della Regione Toscana, che ha seguito la procedura di VIA per la centrale di Bagnore 4 a Santa Fiora, dal 2005 fino a luglio 2012, quale responsabile del Settore Valutazioni di Impatto Ambientale, ha riferito affermazioni di estrema gravità, che, se confermate, ci consentono di denunciare che la giunta Rossi è consapevolmente corresponsabile dell’eccesso di mortalità che stiamo registrando in Amiata da parecchi anni […]  “Sappiamo che lo studio epidemiologico, commissionato nel corso della procedura di VIA all’Agenzia Regionale della Sanità (ARS) sulle condizioni di salute della popolazione residente nei comuni sede di impianti geotermici, aveva certificato nel 2010 in Amiata un eccesso di mortalità negli uomini, sia rispetto ai comuni limitrofi che rispetto al resto della Toscana del + 13%. In sintesi brutale in Amiata era in corso una decimazione”. Ed ancora […] “Ieri l’arch. Zita ha confermato che nel 2012 ricevette un parere dall’ARS negativo in sede di VIA alla realizzazione del progetto di raddoppio della potenza da installare a Bagnore 4. Con tale parere il responsabile del procedimento non avrebbe potuto chiudere positivamente la procedura di VIA e l’arch. Zita riferì all’allora Assessore all’Ambiente Bramerini il parere negativo di carattere sanitario. Se l’art.3 della Costituzione Italiana fosse stato rispettato anche dalla giunta Rossi, il nuovo impianto non sarebbe stato autorizzato e si sarebbero dovuti chiudere quelli in esercizio in Amiata”. Riportiamo, per il vostro approfondimento, tutti i video degli interventi resi pubblici, ad oggi, sul canale YouTube MeetUp Arcidosso 5 Stelle [embed]https://www.youtube.com/watch?v=Rc7DwSwo4AE&list=PLuGOOUoLKr2VQMYjNr_rvNz3zDcSffNN_&nohtml5=False[/embed]]]>

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