Amiata-Val d'Orcia. "All'Unione dei Comuni, un Autunno burrascoso, con fulmini e saette"

Botta e risposta tra la neo Presidente Valeria Agnelli, Sindaco di San Quirico d’Orcia, e il Sindaco di Piancastagnaio, Luigi Vagggini  Sono passate poche ore, giusto il tempo di un paio di giorni, che la faccenda della elezione del nuovo Presidente dell’Unione dei Comuni Amiata – Val d’Orcia, invece di tranquillizzarsi dopo le normali reazione dei non eletti, è divenuta un vero e proprio temporale, tra i tuoni dei non eletti (Luigi Vagaggini) e i fulmini degli eletti (Valeria Agnelli), in Autunno che sull’Amiata, in realtà, sta mostrando un clima tutt’altro che perturbato. E pensare che s’era salutato con favore, il patto “amorevole” che metteva tutti assieme, anche quelli del versante grossetano (tutte le volte bisogna specificare quest’altra storia per capirsi…), che presentava al mondo, su un portale web quantomeno da sistemare, #AmiatAutunno, come una panacea delle divisioni. Macché, “… ma quando disse Baldina!”, come si usa dire sarcasticamente a Piancastgnaio, sede dell’Unione dei Comuni, ricordando un personaggio di un passato recente. La faccenda, definiamo un po’ col sorriso quella che in realtà il sorriso toglie, almeno a chi scrive, è andata così: Mercoledì 19 Ottobre u.s., ci sono state le elezioni per eleggere il nuovo Presidente dell’Unione, rese necessarie dalla scadenza del mandato annuale di Fabrizio Tondi, Sindaco di Abbadia S. Salvatore (ricordiamo che il Presidente viene eletto a turnazione annuale tra i cinque Sindaci dell’Unione). La scelta è caduta sul Sindaco di San Quirico d’Orcia, Valeria Agnelli, votata a maggioranza con i voti dei quattro sindaci di area PD di Fabrizio Tondi (abbadia S. Salvatore), Francesco Fabbrizzi (Radicofani), Claudio Galletti (Castiglione d’Orcia); Luigi Vagaggini, eletto Sindaco di Piancastagnaio in rappresentanza di una lista civica, si è astenuto dal voto, rinunciando a qualsiasi delega. Dunque, dopo Galletti, Tondi e ora Agnelli, nei prossimi due anni avremo come Presidente o Fabbrizzi o Vagaggini, sempre rimangano in carica. Insomma, un anno ciascuno, tra i cinque Sindaci dell’Unione, cosa che ben sapevano già in campagna elettorale. Riportiamo parte dell’atto pubblico della Delibera di Giunta, relativa all’elezione (n.100 del 19 /10/2016), riunitasi il 18 ottobre alle ore 9,30, a Piancastagnaio con all’o.d.g. “ELEZIONE PRESIDENTE UNIONE DEI COMUNI”.

Il Presidente ( Fabrizio Tondi ) apre la discussione sul punto all’ordine del giorno comunicando la candidatura del Sindaco di Piancastagnaio. Interviene il Sindaco di San Quirico d’Orcia la quale chiede di poter essere nominata Presidente adducendo motivazioni di progettualità future del proprio Comune che le renderebbero impossibile accedere al ruolo di Presidenza nei prossimi anni. In particolare il progetto termale del proprio Comune non le consente di poter assumere ulteriori incarichi nel 2018. Chiede la parola il Sindaco di Piancastagnaio Luigi Vagaggini il quale propone la propria candidatura alla Presidenza in virtù di motivazioni personali di presenza a Piancastagnaio e di alcune esigenze del proprio Comune che deve affrontare una complessa riorganizzazione. Il Sindaco di Piancastagnaio chiarisce la propria posizione specificando che la decisione di oggi non viene assunta per motivazioni personali, come asserisce il Sindaco di San Quirico Valeria Agnelli o di progettualità future del proprio Comune ma è stato frutto di riunioni del PD in cui è stato deciso che non sarebbe stato opportuno far assumere la carica di Presidente al Sindaco di Piancastagnaio a differenza della altre nomine assunte con decisioni di carattere istituzionali e quindi si asterrà dalla votazione a Presidente e rinuncerà alle proprie deleghe e competenze. Il Sindaco di Piancastagnaio ribadisce che il Comune di Piancastagnaio continuerà a far parte dell’Unione dei Comuni a pieno titolo con gli obblighi i doveri e prerogative che ne derivano, nella certezza che la decisione assunta oggi non creerà nocumento al Comune di Piancastagnaio”. In seguito alla elezione, il Presidente Valeria Agnelli conferisce le seguenti deleghe, meglio dettagliate nel documento sopra citato:
  • Valeria Agnelli: POLITICHE SOCIALI, SERVIZI EDUCATIVI, PIANIFICAZIONE URBANISTICA. PARI OPPORTUNITA’, SVILUPPO ECONOMICO .
  • Fabrizio Tondi: ASSETTO DEL TERRITORIO, SANITA’, INNOVAZIONE
  • Francesco Fabbrizzi: SERVIZI ASSOCIATI AMMINISTRATIVI, AMBIENTE
  • Claudio Galletti: FINANZE BONIFICA E AGRICOLTURA ASSETTO ISTITUZIONALE.
 
piancastagnaio_unione_comuni_wp_20160401_009 Questi i fatti, riassumendo nel concreto la vicenda, togliendo “se” e “ma” e gli inevitabili “puntini puntini”, tanto di moda in quest’era degli emoticon e dei post sui social. Fatti, che, il Vagaggini, confermando la volontà del suo Comune a rimanere all’interno dell’Unione dei Comuni, “a pieno titolo con gli obblighi i doveri e prerogative che ne derivano”, ha contestato, e, a dire il vero, con possibili motivazioni o ragioni (decidete voi), convinto che l’elezione a Presidente del Sindaco di San Quirico d’Orcia, sia stata pianificata e indicata direttamente dal PD, Dopo l’elezione, non potevano che iniziare a circolare le notizie anche sui social, con commenti a favore dell’uno o dell’altra, comprese alcune battute sulla stessa neo Presidente. Ma si sa, oggi, è semplice digitare su uno smartphone o un tablet da parte almeno di molti, ma, per fortuna, non di tutti. A chi non è capitato di “postare” pubblicamente pensieri di ogni tipo su persone o faccende? A me si, e non lo nego. Insomma, vuoi per questo o per altro, in una domenica un po’ umida ma non fredda, almeno sull’Amiata, si apprende dai media che è proprio la Valeria Agnelli a rispondere, con le saette, ai tuoni di Vagaggini, in una sorta di perturbazione autunnale, tra gli estremi territoriali dell’Unione: San Quirico d’Orcia e Piancastagnaio. Giusto perché è Domenica, quando, buoni e cattivi, comunisti e democristiani, progressisti e conservatori, pentastellati o centristi, dovrebbero mangiarsi un piatto di funghi e cuocere le castagne sul fuoco, senza troppo dire a chi, senza aver messo bocca su nulla, sperava di leggere qualche notizia di gossip del Grande Fratello in attesa dell’Arena di Giletti o i tre quarti della Barbara d’Urso. Ecco, allora, che le scariche elettriche del neo Presidente Agnelli (carica e cognome di recente ricordo), prendono origine da campi magnetici materializzati sui numeri delle assenze del Vagaggini alle assemblee dell’Unione che, a dire del Sindaco di San Quirico d’Orcia, sono le più alte di tutti, in una sorta statistica di “una si e una no” (47%), facendo capire al primo cittadino pianese che i diritti sono paritari tra i membri della Giunta e che esiste la turnazione per tutti di un anno, sottolineando di come sia “del tutto evidente, infatti, che l’unico che utilizza luoghi di discussione e programmazione per il territorio per fini politici è proprio il sindaco Vagaggini” (fonte Corrire di Siena del 23/10/2016). E, proprio mentre stiamo per pubblicare questa nostra riflessione, altro tuono dall’Amiata verso la Val d’Orcia, con Vagaggini che replica alla Agnelli, iniziando dalle motivazioni delle sue assenze, dovute, a suo dire, a problemi personali di salute. Il Sindaco di Piancastagnaio, osserva sul Corriere di Siena di questa mattina, anche il fatto che la neo Presidente non ha risposto alle sue affermazioni circa le responsabilità del PD per la mancata elezione. Vagaggini fa inoltre un’altra riflessine sui ritardi dei lavori su infrastrutture come il ponte sul Paglia, sulla SR 2 Cassia, ribadendo la necessità delle dimissioni del Presidente della Provincia Nepi. D’altro canto, se di social network bisogna “campare”, non s’è fatta attendere la contro risposta della Agnelli, pubblicata questa mattinata sulla pagina del gruppo Facebook “C’era…il PONTE SULL’ORCIA”, che quotidianamente pubblica copia delle pagine del Corriere di Siena. “Per trasparenza sono queste le parole del mio comunicato: “Infine le considerazioni del tutto fuori luogo sulla mia vita personale che rispedisco al mittente, l’estensore dell’articolo, nella consapevolezza che chi ha scritto quelle frasi dovrebbe avere il coraggio di guardare con maggior rispetto ed educazione a chi fa del ruolo istituzionale un impegno quotidiano al servizio dei propri cittadini e del proprio territorio. Purtroppo mi duole ancora una volta constatare come nel nostro Paese siano ancora troppe le persone incapaci di considerare le donne, peggio ancora se giovani, per i ruoli che ricoprono. Considerazioni che assumono una gravità ancora maggiore se a farle è un operatore dell’informazione.” Come si vede non ho MAI attribuito al Sindaco Vagaggini le considerazioni personali, dispiace che il Corriere di Siena abbia modificato questa parte in modo da apparire poco chiara.” Insomma, in attesa di un futuro prossimo, quando i due coinquilini si saluteranno come due Presidenti all’interno del palazzo dell’Unione, sembra di assistere a un “altro giro altra corsa” (ricordiamo anche le recenti elezioni dell’ Acquedotto del Fiora con simili vicissitudini), sia per gli uni che per gli altri, in un diritto/dovere o maggioranze/minoranze che, accade, non sono sempre ben chiari, almeno a chi scrive. Partiti o non Partiti, liste civiche o meno, noi rimaniamo ben saldi a quella che sembrerebbe una visone utopistica del cosiddetto “bene comune”, che dovrebbe mettere al centro i cittadini e l’ambiente dove vivono (inteso come area amministrata). Sappiamo bene che quelle di Agnelli e Vagaggini, sono prese di posizione “dovute” a una situazione politica che vede e vedrà, indubbiamente, il rappresentante di un Comune, con prerogative occupazionali e gettito fiscale tra i più importanti di quelli dell’Unione, probabilmente sempre in minoranza. Rimane, a nostro parere, l’amarezza di vedere da troppo tempo situazioni in cui, “Comunità” e “Unione”, rimangono spesso nascoste o negate sul tavolo delle decisioni. Ma non perdiamo la fiducia e, soprattutto, il rispetto per le Istituzioni a cui tutti dobbiamo, comunque, rispondere. Dopo il temporale, il sole? amiata_img_20161005_141520]]>

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