Amiata. Comitati promuovono la fusione tra i comuni di Santa Fiora e Castell'Azzara

Secondo il “Comitato promotore”, la fusione porterebbe importanti benefici per i cittadini dei due comuni del versante grossetano dell’Amiata Si moltiplicano le iniziative da parte di liberi cittadini organizzati in comitati, relativamente alla volontà di fusione tra comuni limitrofi, spinti dalle norme in materia di unione e fusione dei piccoli comuni. Riceviamo e pubblichiamo integralmente, la nota stampa pervenuta questa seera presso la nostra redazione a firma del “Comitato promotore per la fusione dei Comuni di Castell’Azzara e Santa Fiora”


Comitato promotore La forza dell’unità Per la fusione dei Comuni di Santa Fiora e Castell’Azzara 

Il comitato promotore per la fusione dei Comuni di Castell’Azzara e Santa Fiora parte dalla consapevolezza che a fronte delle norme sempre più stringenti in materia di unioni e fusioni di Comuni imposte a livello nazionale e regionale per le comunità sotto i 5.000 abitanti (3.000 per i comuni montani) le nostre comunità non possano restare ferme ad attendere azioni esterne coercitive. Governare il nostro futuro è la motivazione forte che spinge ad accelerare i processi inevitabili di fusione dei Comuni amiatini. Il modello sino a oggi perseguito dalle Unioni dei Comuni amiatini è fallito dimostrando come non sia possibile una forma di gestione dei servizi associata con organi di decisione diffusa. La strada da percorrere per recuperare forza e capacità di erogazione di servizi al cittadino è la fusione. È un obiettivo chiaro, come è chiara la forma amministrativa da affermare. La variabile, però, da presidiare con altrettanta chiarezza, sono i tempi. Continuare ad attendere, a soffermarsi senza decidere, a difendere astrattamente interessi di campanile, rischia di penalizzarci fortemente. Unire Castell’Azzara e Santa Fiora è utile e naturale per omogeneità dei territori e radici sociali. La fusione consentirà di recuperare efficienza, tempestività decisionale e operativa grazie anche agli incentivi finanziari previsti dalle norme nazionali e regionali che aiuteranno le fasi di trasformazione del processo organizzativo di fusione in un unico comune delle due attuali amministrazioni. I benefici previsti a oggi per le fusioni sia a livello nazionale che regionale sono considerevoli:
  • 250 mila euro all’anno per 5 anni ( per ogni comune che fa parte della fusione, esempio se si fondono due comuni sono 500.000 euro all’anno per 5 anni)
  • 40% dei trasferimenti dello Stato riferiti nell’anno 2010 moltiplicati per il numero dei comuni che si fondono per 10 anni.
  • rottura del patto di stabilità e liberazione di economie per investimenti sullo sviluppo del nostro territorio ( superamento del divieto di spendere le risorse disponibili)
  • superamento del blocco delle assunzioni e definizione di un fabbisogno di operatori necessari per il funzionamento del futuro comune unico.
  • risparmi ed economie di scala: un solo sindaco così come una giunta, un consiglio, un segretario, un ragioniere, un tecnico, servizi meno costosi e più efficaci per effetto dell’economia di scala.
L’integrazione delle risorse derivanti dai risparmi e dai contributi erogati dallo Stato e dalla Regione, potranno garantire il raggiungimento di importanti obiettivi a beneficio dei cittadini:
  • Riduzione delle tasse locali
  • Agevolazioni per le famiglie e alla scuola sul trasporto
  • Riapertura o potenziamento di servizi già esistenti
  • Salvaguardia delle Municipalità
Il nostro è un movimento di persone che, dal basso, chiede ai rappresentanti dei cittadini eletti nei Comuni, alle forze politiche e ai cittadini di non perdere tempo e scegliere con:
  • l’espressione dei Consigli comunali sulle soluzioni possibili per una futura fusione.
  • la condivisione da parte dei cittadini che devono essere informati su queste proposte ed essere liberi di esprimersi democraticamente sul come e con chi.
  • la richiesta di referendum alla Regione Toscana per decidere la fusione e il futuro dei nostri comuni.
Siamo convinti della bontà della nostra proposta, unico vero modo per la rinascita dei nostri comuni a garanzia delle tradizioni, delle nostre unicità,  che  inserite in un contesto più vasto si affermeranno maggiormente invece di perdersi nel tempo. Comitato promotore per la fusione dei Comuni di Castell’Azzara e Santa Fiora Coordinatrice: Monia Benedetti – Castell’Azzara Gruppo di coordinamento: Vico Tenci  – Selvena – Castell’Azzara Moreno Pomi – Bagnolo – Santa Fiora Antonio Albertini – Santa Fiora
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