Amiatanews: Amiata 26/09/2019
Fino a tutto novembre, otto comuni del Monte Amiata propongono una rassegna di appuntamenti dedicati ai prodotti tipici: castagne, funghi, olio e vino.
Di paese in paese, per un’intera stagione, la montagna rivela le sue tradizioni all’insegna dell’enogastronomia.
Sul Monte Amiata è tempo di #AmiatAutunno. Sabato 28 e domenica 29 settembre si alza il sipario sulla rassegna di appuntamenti dedicata ai prodotti tipici di questa terra. Castagne, funghi ma anche vino e olio sono il fil rouge di un itinerario che – fino a novembre – attorno ai piaceri del palato riunisce ben otto comuni: Abbadia San Salvatore, Arcidosso, Castel del Piano, Castell’Azzara, Castiglione d’Orcia, Piancastagnaio, Roccalbegna e Santa Fiora.
E’ l’olio il primo protagonista di #AmiatAutunno. Durante il fine settimana del 28 e 29 settembre, nello splendido borgo di Montegiovi (comune di Castel del Piano) torna la “Sagra della Bruschetta”, che quest’anno giunge alla sua 46ma edizione. Una festa antica che nacque per permettere ai contadini della zona di poter svuotare gli ziri dall’olio vecchio e fare spazio a quello nuovo. Da qualche anno la festa offre l’occasione per fare una raccolta e spremitura straordinaria e offrire così un “olio prima dell’olio”, che presenta caratteristiche proprie ed è una vera e propria “primizia”. In queste terre infatti l’olivo ha trovato il suo ambiente ideale con una cultivar autoctona, l’Olivastra Seggianese. La visita ad uno dei frantoi tra Montegiovi e Montenero è obbligatoria così come la degustazione del “Montecucco DOCG”, vino a base di Sangiovese, il re dei vitigni di questo fazzoletto di Toscana, che si fa riconoscere per le caratteristiche vulcaniche dei terreni che regalano mineralità, sapidità ed eleganza.
Quindi il calendario di #AmiatAutunno si sposta a Bagnolo (comune di Santa Fiora), dove il 12 -13 e il 19-20 ottobre torna la “Sagra del Fungo Amiatino”, con una mostra micologica e degustazioni, accompagnate da spettacoli musicali e animazione per bambini.
“Sagra del Fungo e della Castagna” in programma anche a Vivo d’Orcia (comune di Castiglione d’Orcia) nelle giornate del 13 e 19 e 20 ottobre. Qui a farla da padrone sono le pietanze a base di funghi e tra una degustazione e l’altra si snoda un fitto calendario di spettacoli che culmina nel curioso e divertente Palio del Boscaiolo (20 ottobre).
Doppio appuntamento nel borgo medioevale di Abbadia San Salvatore dove l’11-12-13 e ancora il 18-19-20 ottobre si rinnova la “Festa d’Autunno”. Qui i riflettori sono accessi sulla castagna, prodotto che da sempre riempie le madie con la sua preziosa farina, con la quale spesso si è riusciti a sostituire il pane in una terra non abbondante di grano. Nel borgo medioevale, mentre si cuociono caldarroste, si svolgono degustazioni in un’atmosfera resa unica da musica, mercatini e spettacoli.
Il 18-19-20 ottobre nella frazione di Cana (comune di Roccalbegna) si festeggia la “Biondina”: così è chiamata la caldarrosta, alludendo al colore che assume dopo essere stata cotta nei tipici bracieri. Ma non solo le castagne saranno protagoniste di questa due giorni durante i quali si potranno degustare i piatti della tradizione come la polenta di castagne con ricotta, la zuppa di funghi, i biscotti salati, il castagnaccio. Inoltre saranno aperte le “frasche”, ovvero le cantine del paese dove si potranno degustare vini locali.
“Castagna in Festa” anche ad Arcidosso dove per due fine settimana (18-19-20 e 25-26-27 ottobre) si celebra il frutto a cui si sono legate le sorti di tante donne e uomini dell’Amiata. Una festa fatta dalla gente: sono tante le associazioni che allestiscono stand con prodotti a base di castagne e birra di castagne. Aperte anche le cantine nel centro storico mentre un ricco programma di spettacoli, mercatini e concerti anima il paese.
Il 19 e il 20 ottobre, #AmiatAutunno si sposta a Santa Fiora con la “Sagra del Marrone Santafiorese” dedicata ancora una volta alla pregiatissima castagna del Monte Amiata. Due giorni di degustazioni di piatti a base di marroni, visite guidate nei boschi di Santa Fiora, nei seccatoi ed al mulino, i tradizionali luoghi della lavorazione delle castagne. I turisti saranno accolti anche per visite al borgo e cooking school.
Il 27 ottobre a Castel del Piano si festeggia l’olio con una passeggiata da fare a piedi o in e-bike attraverso gli oliveti, durante la quale è prevista una sosta al Castello di Potentino e al frantoio Anteata con degustazione.
Sempre il 27 ottobre riflettori accesi anche su Campiglia d’Orcia (comune di Castiglione d’Orcia) per la “Festa del Marrone” che unisce gusto a folklore. Si gustano i piatti della tradizione e soprattutto, i marroni preparati in ogni modo. Intanto i tre Rioni in cui è suddiviso il paese danno vita alla festa. Le strade e le viuzze si riempiono di scenografie dove personaggi in costume raccontano di antiche leggende o cantano stornelli.
A fine ottobre (date da definire) il borgo di Castell’Azzara si tuffa nella tradizione con “Zucche in festa” appuntamento che racconta un’antica usanza toscana. Organizzata dall’Associazione Pro Loco, con il patrocinio del Comune di Castell’Azzara è questa la festa delle “morti secche” ovvero delle zucche svuotate e trasformate in teschi da illuminare con una candela.
Nato per celebrare la fine del raccolto della castagna e l’inizio della stagione invernale, dal 31 ottobre al 3 novembre a Piancastagnaio è tempo di Crastatone. Il termine Crastatone deriva dal verbo dialettale “crastare”, ovvero l’atto di tagliare la castagna prima di metterla sul fuoco, da qui la “crastata” (caldarrosta). I chiassi delle Contrade diventano percorsi tutto da scoprire: l’aria profuma di caldarroste e legna bruciata mentre cantine e locande offrono menù tipici conquistando i visitatori con specialità a base di castagne, monne, brodolose, vecchiarelle e suggioli. Mostre d’arte, mercatini, musica e visite guidate arricchiscono la manifestazione.
Per informazioni: www.amiatautunno.it. Facebook Amiatautunno; Instagram: Amiatautunno
Fonti
Comunicato stampa del 26/09/2019