Si sottolinea la pericolosità e le conseguenze derivanti dall’apertura di nuovi impianti geotermici e si chiede “voce in capitolo” in materia di ambiente e salute I rappresentanti dei comitati Gruppo Salviamo la Toscana dalla Geotermia per la Salute dei Cittadini, Comitato Salute e Ambiente, Coordinamento dei Comitati Associazioni Ambientali prov. di Grosseto, Coordinamento Ambiente Tuscia, Rete Ambientalista Indipendente del Centro Italia, Coordinamento Ambiente Tuscia, hanno consegnato alle segreterie dei sindaci di Piancastagnaio (SI), Santa Fiora (GR), Arcidosso (GR), Abbadia San Salvatore (SI), Castel del Piano (GR), Roccalbegna (GR), Radicofani (SI), San Casciano dei Bagni (SI), la diffida in oggetto con lo scopo di salvaguardare la salute dei cittadini e la tutela dell’ambiente. La diffida sottolinea la pericolosità e le conseguenze derivanti dall’apertura di nuovi impianti geotermici, puntando il dito sulle sostanze altamente tossiche cui i cittadini sarebbero esposti e sull’innalzamento del rischio sismico come conseguenza dell’attività dei suddetti impianti. Tra le sostanze incriminate, quella sulla quale si sofferma in particolar modo la diffida è il mercurio. Allarmante risulta, infatti, la quantità di mercurio rilevata nel fiume Paglia, affluente del Tevere, attraverso il quale raggiunge il mar Mediterraneo con conseguenze disastrose che hanno già messo in allarme l’Europa. Non manca di porre l’attenzione sulla responsabilità delle Istituzioni e sulla necessità di una nuova politica che coinvolga attivamente la cittadinanza in materia di ambiente e salute. La diffida sottolinea anche l’unicità ambientale in cui l’areale in questione si trova e la necessità di preservarlo. Pone l’attenzione sulla questione delle falde acquifere, risorsa idrica preziosa per il territorio. A supporto della diffida, sono stati presentati in allegato documenti che comprovano quanto sostenuto e che costituiscono dati importanti sui quali riflettere, non solo circa i rischi di un’eventuale costruzione di nuovi impianti, ma anche su quella che è l’attuale situazione resa già problematica dalla presenza degli impianti attualmente esistenti. I rappresentanti dei già citati comitati chiedono a nome delle loro associazioni e dei cittadini che li sostengono “voce in capitolo” in materia di ambiente e salute e con le armi della legalità intendono affermare il “diritto alla salute, all’aria e all’acqua pulite” e lanciano il chiaro messaggio che la cittadinanza e i comitati non resteranno a guardare.
Fonti Comunicato stampa dei Comitati del 17/11/2017]]>