Sono stati eletti Guendalina Amati (Arcidosso), Michele Bartalini (Castel del Piano) e coordinatore Riccardo Ciaffarafà (Santa Fiora): “Una iniziativa storica e mai vista in tanti anni in questi comuni.” A seguito della conferenza stampa di ieri, tenutasi ad Arcidosso, relativa alla costituzione del Coordinamento di zona dei 3 gruppi consiliari di opposizione dei Comuni di Arcidosso, Castel del Piano e Santa Fiora, che ha visto l’elezione di Guendalina Amati, Michele Bartalini e Riccardo Ciaffaraffà, riportiamo il comunicato stampa pervenuto presso la nostra redazione, inviatoci da quest’ultimo (al centro nella foto), nominato coordinatore. «I tre gruppi consiliari di Arcidosso, Castel del Piano e Santa Fiora hanno deciso unitariamente di darsi una struttura di zona fondando un Coordinamento pariteticamente rappresentato e nominando un portavoce per tutti gli 11 consiglieri di opposizione. Una iniziativa che si potrebbe definire “storica” visti i numeri e soprattutto la rappresentanza di questo Coordinamento che, in vista delle elezioni amministrative della prossima primavera, sarà di supporto istituzionale ad un percorso che metterà alla porta tanti anni di cattiva gestione del PD in questi comuni. Il Coordinamento nasce infatti da una analisi politica unitaria, che va oltre le appartenenze dei singoli consiglieri e gruppi e che trova una sintesi nel Coordinamento istituzionale strutturato a supporto della azione di opposizione nei consigli comunali e fuori: una unità di intenti su grandi tematiche comuni che a breve tempo troverà, intanto in una prima assemblea pubblica, una proposta seria di governo del territorio. Il nucleo centrale dell’Amiata grossetana è in questi tre comuni che sono affini territorialmente, storicamente e socialmente e rappresentano la maggioranza della popolazione anche nella Unione dei Comuni montani, ma l’intento è quello di includere forze e persone serie che vogliono il bene di questo territorio ed un cambio di rotta netto sia nel modo che nella prospettiva di amministrare. Abbiamo assistito in questi anni ad Amministrazioni comunali inconsistenti che non hanno portato niente in questi comuni a parte proclami e propaganda nonostante le tante risorse a disposizione. L’Amiata doveva essere la “Cortina” della provincia di Grosseto, invece è il fanalino di coda marginale nel turismo, nel lavoro e nei servizi e questo per responsabilità dirette di Sindaci incapaci di amministrare che in questi anni hanno fatto solo disastri a scapito dei cittadini.»]]>