Amiata. Insieme per il Territorio e Abbadia Futura: “Sul taglio dei boschi stiamo aspettando una risposta alla nostra mozione”

Amiatanews: Amiata-Val d’Orcia: Piancastagnaio 26/01/2019
Le due liste civiche avevano presentato a dicembre una mozione unitaria al Presidente dell’ Unione dei Comuni

Le due liste civiche “Insieme per il territorio” e “Abbadia Futura”, rispettivamente di Castiglione d’Orcia e di Abbadia San Salvatore, sono depositarie di una mozione all’Unione dei Comuni Amiata Val d’Orcia – sottoscritta dal consigliere Cinzia Rustici – riguardante la gestione forestale.
“Il nostro documento (*), doveva essere votato allo scorso consiglio dell’unione svoltosi i primi di dicembre ma,  guarda caso, è venuto a mancare il numero legale di rappresentanti proprio prima della sua discussione e, coincidenza, solo per il punto che lo riguardava – scrivono in una nota stampa le due liste civiche – . Rimane un fatto grave quello di aver lasciato fuori un argomento così importante per i cittadini, ma soprattutto di non voler considerare l’urgenza con cui chiediamo delle risposte che sull’Amiata, e oltre,  vogliono sapere veramente in tanti.”
“E’ passato più di un mese dal Consiglio dell’Unione e quasi due dalla presentazione della mozione, ma ancora non è stato convocato nessun altro consiglio – si legge ancora – . Evidentemente il trattamento di argomenti come il piano del taglio forestale, a nostro avviso spropositato, e come la tutela del sottobosco e dell’ambiente risulta urgente solo per la popolazione; ma non per l’unione dei comuni. Crediamo che non ci si possa comportare così e che non possano più girare intorno a una questione dove devono assolutamente dare risposte concrete. Se poi non riescono nemmeno a raggiungere il numero legale per fare un consiglio, probabilmente c’è da chiedersi dell’utilità che viene conferita dagli stessi sindaci a questo Ente.”
“Noi andiamo avanti nella difesa dei nostri boschi, che sono un patrimonio da non disperdere di cui beneficiamo non solo noi ma migliaia di persone – sottolineano con decisione le due liste – . La tutela delle risorse amiatine è quanto mai preziosa; pertanto chiediamo una gestione diversa, più attenta alla sostenibilità e all’economia locale. Noi siamo contro la mono-economia dello sfruttamento boschivo ma a favore di tutto l’insieme di ricchezze offerte dalle nostre foreste che, se ben tutelate, potranno portarci un benessere reale e crescente dal punto di vista economico, turistico e della qualità della vita.”
“Sollecitiamo la convocazione di un Consiglio per discutere e portare in votazione la mozione in oggetto, con iscrizione della stessa al primo punto dell’ordine del giorno. Sulla gestione dei boschi gli amiatini aspettano risposte.” concludono Abbadia Futura; Insieme per il territorio

Di seguito la mozione presentata (*)

Al Presidente dell’Unione dei Comuni Amiata Val d’Orcia

OGGETTO: Mozione sullo stato attuale di sfruttamento dei boschi e sulla necessità di cambiare le politiche di gestione per creare ricadute positive sulla collettività, rilanciando parimenti il progetto del Parco Nazionale dell’Amiata.

La sottoscritta Cinzia Rustici, Consigliere dell’Unione dei Comuni Amiata Val d’Orcia, in rappresentanza della “Lista Insieme per il Territorio” del Comune di Castiglione d’Orcia e a nome dei Consiglieri comunali di “Abbadia Futura di Abbadia San Salvatore, presenta al Presidente ed ai Consiglieri dell’Unione dei Comuni Amiata Val d’Orcia la seguente mozione, perché venga discussa così come previsto dall’art 22 del vigente Statuto  dell’Unione dei Comuni.
PREMESSO
che come definito dallo stesso Statuto dell’unione dei comuni tra le finalità  delle stessa  vi  in primo luogo
la partecipazione  alla definizione delle politiche pubbliche per il territorio al fine di migliorare la qualità della vita dei cittadini dell’Unione, perseguendo anche la tutela e lo sviluppo delle aree montane;  la cura degli interessi dei Comuni che la costituiscono; la partecipazione  alla salvaguardia dei territori, al fine di perseguire l’armonico sviluppo socio-economico ed omogenee condizioni delle popolazioni ivi residenti, con particolare attenzione per quelle montane;

RITENUTO
imprescindibile dovere di ciascun amministratore locale attuare ogni sforzo per la salvaguardia della compatibilità ambientale, per la tutela da potenziali rischi per la salubrità dell’ambiente, per la tutela della biodiversità, delle produzioni agricole, biologiche e tipiche, per la tutela dei bacini idrici e la salvaguardia idrogeologica;
CONSIDERATO
che la stessa  legge forestale della Toscana riconosce il bosco come bene di rilevante interesse pubblico da conservare e da valorizzare, anche con il mantenimento dell’indice forestale esistente e con il perseguimento di obiettivi di gestione sostenibile; ciò anche al fine di esaltare la multifunzionalità del bosco e degli ecosistemi forestali, di conservare la biodiversità, di tutelare le risorse genetiche autoctone e gli habitat naturali.

CONSIDERATO
che tra le funzioni e servizi di competenza dell’ unione vi è la Gestione del  Patrimonio Regionale Agricolo Forestale di proprietà della Regione Toscana; la realizzazione e applicazione dei piani di gestione; gli  interventi di gestione e miglioramento del patrimonio forestale, gli interventi di sistemazione idraulico-forestali, oltre a tutta una serie di attività in materia di tutela e rispetto dell’ambiente (Vigilanza sulla proprietà regionale, servizio incendi boschivi, vincolo idrogeologico ecc.):

CONSIDERATO
Il piano degli interventi forestali che prevede per l’anno 2018 l’interessamento di una superficie pari a circa 146 ha nel versante est dell’Amiata;

Le molteplici funzionalità dei boschi amiatini, contraddistinti da alto valore ambientale e da equilibri delicati e minacciati dalle attività antropiche;
Il crescente dissenso nelle comunità locali verso le vigenti politiche di forestazione e la richiesta, di una larga parte della popolazione residente, di una diversa valorizzazione delle risorse forestali;
Che, ad avviso delle liste suddette, vi è uno sfruttamento produttivistico eccessivo dei boschi causante un disequilibrio tra tutte le funzioni che esso dovrebbe rappresentare e che, così, indebolisce le risorse impedendo ricadute positive sulle comunità e sul benessere collettivo;
Che lo smacchio con trascinamento è una pratica poco consona a un sottobosco ricco di biodiversità e di alto valore ambientale, come sono tutte le zone naturali del Monte Amiata.
Che nel sottobosco della fascia dei castagni c’è una particolare concentrazione della biodiversità che contraddistingue il comprensorio amiatino e che vi sono prodotti del sottobosco i quali in una corretta gestione –e nel rispetto di una adeguata regolamentazione- andrebbero a rappresentare delle importanti micro-economie locali;
Che la produzione dei funghi epigei viene altamente danneggiata laddove si operano trascinamenti, si costruiscono piste da esbosco e strade forestali ex novo o avviene il passaggio di mezzi pesanti cingolati e che, una volta distrutti i miceli, non ritorneranno più le condizioni adatte al loro sviluppo se non, nella migliore delle ipotesi, dopo molti decenni;
Che il settore dei funghi eduli rappresenta una forma di economia sostenibile che a volte viene in soccorso a molti nostri conterranei;
Che tale settore viene penalizzato economicamente dalle attuali politiche forestali, malgrado potrebbe -e dovrebbe- avere molto più rilievo visto le potenzialità offerte dal mercato con la qualità e l’interesse diffuso verso il porcino amiatino;
Che a nostro avviso vi è una carenza di controlli e di personale qualificato per assolvere le funzioni di tutela;
Che il territorio dell’unione dei Comuni  si trova suddiviso in 2 territori contigui entrambi   “ di particolare pregio ambientale e naturalistico, da salvaguardare”:  uno  in parte definito “territorio dell’Amiata” il quale attraverso il “Parco-Museo delle Miniere dell’Amiata” è inserito nella legge sulle aree protette del 1991 –Art. 34 Comma 6- tra le “prioritarie aree di reperimento” all’epoca già finanziate per diventare Parchi Nazionali;  l’altro nell’ambito del parco  della Val d’Orcia,  già riconosciuto patrimonio Unesco;

RITENUTO
Che il nostro comprensorio abbia la necessità, oggi più che mai, di una profonda rivalutazione che consenta di mantenere integre le sue risorse. Risorse di cui c’è sempre più bisogno e per questo ancora più preziose

RITENUTO
Che la mutata gestione del patrimonio forestale attraverso una rimodulazione e regolamentazione   degli interventi forestali possa portare benefici concreti, spendibili anche per il rilancio turistico di qualità (ecoturismo, mtb, trekking, escursioni guidate) offrendo prospettive lavorative stagionali anche ai nostri giovani

RITENUTO
Che l’Amiata continui a presentare tutte le caratteristiche per essere designata come Parco Nazionale, soprattutto con l’aggravarsi delle condizioni ambientali del nostro tempo, riferendoci con particolare attenzione a un modello di parco “di nuova generazione” che non ingessa il territorio ma lo rilancia in tutte le attività compatibili che vi avvengono

RITENUTO
Che lo Stato interviene con fondi da spendere per le attività dei Parchi e dell’Ente Parco preposto al quale, secondo le forze politiche scriventi il presente documento, dovrebbero orientarsi le attuali unioni dei comuni Grossetana e Amiata Val D’Orcia per una trasformazione che le garantisca migliori prospettive per il futuro

IMPEGNANO e chiedono al presidente dell’unione dei Comuni, al Consiglio ed alla Giunta
• Che sia avviato un processo politico per ridurre drasticamente, a partire dal 2019, gli interventi di taglio forestali approvati dall’Ente e per indicare modalità di esbosco meno invasive e più rispettose di tutti i fattori che pregiano il bosco amiatino;

• Che siano prese in esame le ragioni che dovrebbero portare l’Ente a richiedere ed elaborare una regolamentazione specifica e studiata in relazione alle particolarità del nostro territorio, alla sua importanza ambientale e alla fragilità dei suoi equilibri; per far fronte, in special modo, al trattamento attualmente subito dal sottobosco con le vigenti modalità;
• Che sia considerato prioritario l’aumento di controlli e di personale competente finalizzato a tale scopo;
• Che sia promossa e rilanciata anche dall’unione dei Comuni la proposta del Parco Nazionale del Monte Amiata, alla luce delle nuove normative, dei modelli innovativi di Parco Nazionale e in sinergia con altri Comuni, con Istituzioni, Associazioni e cittadini interessati
• Ad intraprendere tutte le iniziative ed  atti necessari e conseguenti la presente mozione.

Le due liste Insieme per il Territorio e Abbadia Futura, richiedono l’iscrizione della mozione nel primo Consiglio dell’Unione.

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