Amiatanews (Marco Conti): Amiata 25/05/2021
Successo per la petizione lanciata pochi giorni fa su change.org
Forse mai come in questi giorni, si parla sempre più diffusamente della proposta di istituire un Parco Nazionale sull’Amiata, avanzata da comitati, movimenti e associazioni di spirito ambientalista ed ecologista a cui hanno aderito anche rappresentanze locali di operatori turistici. Una proposta non nuova, a dire il vero, alimentata anche grazie al web e i social, che sta nuovamente destando l’interesse di parte della collettività, stando almeno al numero adesioni (oltre 28.000 sulle 35.000 dell’obiettivo) che la petizione lanciata alcuni giorni fa su change.org ha ricevuto in pochi giorni.
“La richiesta della istituzione del Parco Nazionale del Monte Amiata ed il successo ottenuto con la petizione online, circa 27.000 firme ad oggi (aggiornate a oltre 28.000 ndr), ci raccontano il grande interesse e partecipazione di una collettività estesa che ritiene il M.Amiata e il suo comprensorio meritevole, proprio per la sua unicità, di entrare a far parte della rete dei Parchi non solo Regionali ma Nazionali”, scrivono in una nota i promotori Comitato Salvaguardia Ambiente del Monte Amiata, Associazione Universo Amiata, AmiataEco, Associazione Culturale per una Cultura del Territorio assieme agli altri aderenti Booking com Amiata, Centro Parchi Internazionale, Italia Nostra Regionale, Pro Natura Firenze, Associazione Gufi, Gruppo Unitario per le Foreste Italiane, WWF Grosseto.
“Considerata una delle zone più affascinanti del sud della Toscana l’Amiata presenta tratti distintivi unici tra cui la faggeta naturale tra le più significative d’Europa, la ricca biodiversità, l’abbondanza delle risorse idriche e le acque termali. Ha 5 riserve naturali e siti di interesse comunitario a tutela di aree di pregio naturalistico-ambientale. Ha attratto e continua ad attrarre visitatori non solo per le sue bellezze naturali, i suoi paesaggi ma anche per la sua storia , arte, cultura, borghi medievali, rocche e castelli. E’ una terra di grande spiritualità , abbazie, eremi, meta di Pellegrinaggio (la Via Francigena). Non è un caso che è definita fin dall’antichità la Montagna Madre per la ricchezza delle sue risorse, la montagna che nutre, accoglie e ristora. L’istituzione del Parco Nazionale del M.Amiata può diventare lo strumento per valorizzare il territorio nonché per coordinare progetti e puntare ad obiettivi più elevati per qualità ecologica e socio-economica”.
“I mutamenti climatici in atto manifestano, inoltre, urgenze di nuovi approcci alle risorse naturali, di uno stile di vita improntato al rispetto di valori etici senza i quali non ci sarà futuro da offrire alle generazioni future – prosegue la nota – I timori e le paure che la parola Parco richiama sono tanto infondati quanto strumentali dato che con il Parco non si introducono nuovi vincoli di tutela, che già esistono per effetto di Leggi nazionali, potendo invece rappresentare un valore aggiunto all’economia del luogo, al turismo, all’azione educativa come è dimostrato in quelle realtà dove già sono stati istituiti”.
“Ricordiamo che il Parco Nazionale Tosco-Emiliano è stato istituito nel 2001 e si appresta a coinvolgere un territorio 2 volte più grande sia in Toscana che in Emilia. I Parchi , oggi, sono espressione di idee e proposte dinamiche attenti a coniugare nuove e tradizionali forme di economia con la tutela delle risorse naturali e al cui interno possono essere svolte molteplici attività . L’Amiata ha la necessità di ritrovare una visione di insieme”.
“Sono in molti , anche tra i giovani e gli operatori del settore turistico, che vedono nella costituzione del Parco Nazionale dell’Amiata una opportunità per ridare forza e valore al territorio e ritrovare coesione e senso di appartenenza”.
Nel video, l’intervento di Cinzia Mammolotti esponente del Comitato Promotore dell’iniziativa sul Parco Nazionale dell’Amiata, durante una recente manifestazione in Valdorcia (21/05/2021) con riferimenti anche al parco