Amiata. Sul terremoto Lazio-Umbria-Toscana, la posizione di SOS Geotermia

Dopo le recenti scosse telluriche nell’area, registrate il 30 e 31 Maggio, i comitati anti geotermici fanno notare la coincidenza degli epicentri con le concessioni ad una centrale pilota. Riprendiamo dalle pagine del sito sosgeotermia.noblogs.org, le considerazioni del noto movimento anti geotermico amiatino. Una riflessione pubblicata dopo le recenti scosse telluriche registrate tra l’altro Lazio e l’Umbria, avvertite anche sull’Amiata e, in parte, nella provincia senese e grossetana. Uno sciame sismico, tutt’ora in corso con varie scosse, anche se, fortunatamente, di intensità ben inferiore alla prima di magnitudo 4,1, con epicentro a Castel Giorgi (Tr), delle ore 22:25 del 30 Maggio u.s. Nella stessa pagina internet, anche il comunicato del Comitato Maremmattiva Ricordiamo che, nella nostra home page, è presente una serie di link rimandanti al tema della geotermia, tra cui quello a SOS Geotermia


Terremoto Lazio-Umbria-Toscana. Non è un territorio per trivelle

“Oltre 30 scosse in due giorni: altre trivelle diminuiranno o aumenteranno i rischi?”

Il 30 maggio sera una forte scossa, di 4.1 gradi di magnitudo, ha causato allarme e paura in tre regioni,Umbria, Toscana e Lazio, ricordando a chi spesso lo dimentica, che ci troviamo in una zona sismica peraltro ricca di fabbricati storici e paesi antichi di certo non costruiti per sostenere terremoti. La scossa più forte fa parte di uno sciame che in due giorni, 30 e 31, ha già dato oltre trenta sismi e che si va manifestando spostandosi verso nord-ovest, in direzione Val di Paglia/Amiata. A Castel Giorgio, epicentro delle scosse più forti, è in iter autorizzativo il permesso di ricerca finalizzato ad una centrale pilota da parte della società ITW-LKW Geotermia Italia e, sovrapponendo la mappa della concessione con gli epicentri, si nota proprio una sinistra coincidenza dei luoghi. Sarebbe troppo facile dire oggi che bisogna stare molto attenti ad autorizzare impianti geotermici in queste zone, ma noi, come comitati, sono ormai anni che cerchiamo di fare informazione sui rischi da sismicità indotta e siamo spesso stati accusati di fare allarmismo. Ma la realtà ha la testa dura e, nonostante l’opera tranquillizzante di molti interessati ai progetti, la verità che realizzare impianti in queste zone è una follia torna prepotentemente alla ribalta. Può un territorio con questa sismicità tollerare ulteriori stimolazioni, estrazioni e reiniezioni? Noi siamo certi di no. Anche per questo non possiamo che ribadire la contrarietà più netta alla realizzazione di altre centrali e la moratoria per tutti gli impianti inquinanti e speculativi esistenti.
Fonti Sito web sosgeotermia.noblogs.org]]>

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