Amiata. Trail sull'Amiata: la Maratonina dell'Amiata raccontata dai protagonisti

Atleti da sei regioni, sette province toscane e tante atlete straniere. Cheli e Vichi dominano. Spettacolo Natural Runners L’esperienza degli amici Luca Giglioni ed Alessandro Martorana, Paolo Iavagnilio grandi appassionati di running Un diario di un fine settimana tra i boschi della Montagna Toscana. Luca Giglioni organizzatore della Maratonina dell’Amiata e del Convegno


Il resoconto della giornata, dalle parole di Luca Giglioni – AICS Siena – Organizzatore (nella foto durante l’intervista rilasciata ad amiatanews.it per la presentazione della gara)

Luca_Giglioni_00 Iniziativa che ha fatto parlare molto di se quella organizzata da Luca Giglioni conosciuto ultramaratoneta, coordinatore regionale toscano Aics del settore dell’Altetica Leggera e del Podismo. Nota degna di interesse è stato il binomio tra cultura e sport che per un giorno il comune amiatino ha vissuto all’interno del proprio territorio. L’evento si è aperto con un riuscitissimo convegno svolto nella mattina presso i locali del Convento San Bartolomeo, dimora storica ricettiva all’interno della sala del refettorio. Sono intervenuti tra i più influenti nomi del Barefoot & Natural Runners d’Italia. Stiamo parlando di Riccardo Ferrari e di Paolo Iavagnilio presidente della Survival Trail Running di Livorno che hanno illustrato ad un’aula gremita i benefici della tecnica Narural Minimalist della corsa o del Barefoot a piedi nudi. La cosa ha destato una curiosità incredibile da parte del pubblico intervenuto. Come relatori hanno esposto anche Alessandro Martorana per il Circuito Tuscany Crossing e con la presenza di Paolo Fabbrini, celebre alteta amiatino finisher del Tor de Geants la competizione più estrema al mondo. Moderatore Luca Giglioni organizzatore dell’evento. La gara podistica ha visto la partecipazione di atleti e squadre che si sono mosse anche da distanze rilevanti. Rappresentate tante province toscane e la presenza nel settore femminile di tre Brasiliane, una Ucraina e una Moldava. La gara è stata entusiasmante tra gli occhi increduli degli spettatori in quanto gli atleti della Survival Trail Running hanno gareggiato con la calzatura Minimalist (microsandalo) che per l’utilizzo ci vuole tanta esperienza e preparazione. Presenti molti ultramaratoneti Italiani invitati dall’organizzatore. Vero capolavoro di Luigi Cheli che per i colori del Marathon Bike di Grosseto vince la sua prima gara podistica. A soli quattro minuti l’atleta con calzatura minimalist Riccardo Ferrari che batte in volata Marco Calzoni di Sienarunners. Quarto posto per il debuttante pianese Francesco Santelli e quinto Paolo Fabbrini. Per le donne l’amiatina Katiuscia Vichi, oggi residente in Umbria è la nuova Regina d’Amiata dopo il secondo posto dello scorso anno. Al secondo posto la fortissima veterana Maria Cristina Draoli per i colori di Assisi Runners e al terzo posto le due novità per le nostre zone della romana Silvia Romeo e di Patrizia della Rocca di Zona Olimpica. Una manifestazione di qualità e un’organizzazione di eccellenza che sarà protagonista alla prossima Val Di Merse Ultramarathon una delle manifestazioni  piu importanti del panorama del running trail Italiano del prossimo 15 novembre, vi dà appuntamento al prossimo anno con una delle migliori classiche del centro Italia a Piancastagnaio, la Maratonina d’Amiata Trail.

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classifica   [gallery columns="4" link="file" ids="11031,11030,11029,11028,11033,11023,11021,11025,11034,11016,11026,11014,11017,11013,11015,11022,11018,11019,11020,11009,11007,11008,11004,11005,11006,11003,11010,11011,11012,11027,11032"]  

Riportiamo integralmente il racconto dell’amico Alessandro Martorana, ricco di dettagli e passione. Il racconto è diviso nelle due giornate del 1 e 2 di Agosto, quando sull’Amiata si sono svolte due gare Trail che ha visti coinvolti i comuni di Abbadia S. Salvatore e Piancastagnaio.

Maratonina_Amiata_20150802_05

Stage 1 – Abbadia San Salvatore – Trail dell’Amiata -1 agosto 2015

Trail principale della manifestazione (che prevedeva anche una versione più corta) disputata sulla lunghezza di 25 chilometri e 1200 mt D+, conclusosi con le vittorie sia in campo maschile che femminile di due forti atleti locali Alberto Di Petrillo in 1:53:26 e Stefania Coppi con il tempo di 2:21:37.entrambi atleti della UISP di Abbadia San Salvatore. Hanno partecipato all’evento divisi nelle due distanze, circa 220 atleti provenienti da tutta la Toscana e dalle regioni vicine e di un buon numero di trailers stranieri. Per quel che mi riguarda segnalo: In primis: sono felicissimo per essere finalmente riuscito a correre senza particolari problemi fisici e dolori divertendomi per tutta la durata della gara. Secondo: Ipercontento per una prestazione insperata terminando i 24 km in 2:34:30 che francamente ritenevo un tempo fuori dalla mia portata e principalmente per un 5° posto nella classifica di categoria veterani G e H e 47° assoluto. Terzo, sono molto contento per aver corso un trail degno di questo nome sul Monte Amiata, in un percorso bellissimo, divertente e bene segnalato, organizzato molto bene dagli amici della UISP di Abbadia. Quarto: domani si replica a Piancastagnaio, in una sorta di “stage 2”, nella II edition della Maratonina d’Amiata, spero di non pagare troppo dazio a causa della fatica fatta oggi e divertirmi ancora con i tanti amici e amiche runners. A domani :)!

Stage 2 – Piancastagnaio – Maratonina D’Amiata TRAIL- 2 agosto 2015

Ancora una giornata di sport, natura e amicizia, iniziata alle ore 11:00 in una delle location più belle ed esclusive di Piancastagnaio; l’antico convento di San Bartolomeo che è stata sede di un interessantissimo ed inedito dibattito incentrato sul mondo del trail running, del natural running e sullo sviluppo del circuito Tuscany Trail Crossing. All’incontro ideato, promosso e presieduto da Luca Giglioni, hanno partecipato come relatori oltre al sottoscritto, Paolo Iavagnilio e Riccardo Ferrari ed è stato seguito da un buon numero di interessate persone ed atleti che non hanno lesinato di fare domande ed osservazioni. Alle ore 16:00 , dopo le consuete operazioni di iscrizione e ritiro dei pettorali, ha preso il via la seconda edizione della Maratonina d’Amiata, trail della lunghezza di circa 19 km svoltosi interamente lungo i sentieri e le strade bianche comprese nel territorio del comune di Piancastagnaio. Al via 55 atleti, uomini e donne, di cui una decine, tra cui io, avevano partecipato alla gara di Abbadia. Piccola curiosità al via ben tre atlete brasiliane ed una bulgara. Per la cronaca, vittoria in campo maschile per il portacolori del Team Marathon di Grosseto Luigi Cheli con il tempo di 1:28:41, mentre in campo femminile taglia per prima il traguardo Katiuscia Vichi del Team Avis Deruta con il tempo di 1:38:29.
Per me ancora una giornata molto positiva sia in chiave fisica che di risultati. Un’altra gara corsa senza grossi problemi fisici, anche se condizionata dalla fatica del giorno prima, conclusasi con un 2° posto di categoria veterani maschile G e H e un 20° posto assoluto, un bel trofeo personale ed un ottimo ed importante 1° posto di squadra conquistato con i compagni dell’ ASD Sienarunners. Segnalo con piacere l’ottima l’organizzazione di Luca Giglioni ed il bellissimo e divertente percorso di gara con la non consueta formula del doppio giro che ha comunque divertito le tante persone in zona arrivo. Ottimo anche il servizio cronometraggio ufficiale svolto dalla Sdam che in pochi minuti ha fornito i risultati finali ed il bel pacco gara dato a tutti i partecipanti. In serata molto carino il pizza party organizzato nel bosco antistante la chiesa della Madonna durante la tradizionale Festa della Famiglia che ha visto la partecipazione di molti trailers e camminatori che hanno allungato fino a sera la permanenza a Piancastagnaio. Chiudo con una domanda che vuole essere anche un auspicio; a quando un ultra trail sul Monte Amiata che possa, come succede in molte parti d’Italia svolgersi lungo l’anello e coinvolgere tutti i maggiori paesi del versante senese e grossetano e far conoscere i “tesori” naturali e storici di questa, nonostante tutti i tentavi di distruggerla, meravigliosa montagna ? Ora dopo questa due giorni intensissima, faticosissima, divertentissima e anche “fruttuosa” ( due premi su due gare) devo staccare un po’ la spina, ricaricare le pile e poi iniziare la preparazione per le prossime ultra in programma….Stay Tuned 🙂 ! Una foto gallery con immagini riprese dal profilo Facebook dell’amico Alessandro Martorana, che ringraziamo [gallery columns="4" link="file" ids="10963,10962,10965,10964,10969,10968,10967,10966"]

Durante la mattinata, si è svolto un interessante convegno sul “Natural Running”. Riportiamo l racconto pubblicato da uno dei protagonisti, Paolo Iavagnilio, sul sito www.survivalrunnings.it.

Tutto inizia intorno ad un albero, l’albero di castagno più antico di Piancastagnaio, in provincia di Siena, che con i suoi ottocento anni ci ha dato il benvenuto al convegno sul Natural Running, che si è tenuto all’interno del Convento di San Bartolomeo. Un albero che per Riccardo Ferrari, nostro amico, atleta ed istruttore di natural running, rappresenta un pò un ritorno all’origini, essendo il suo mestiere quello dell’arboricoltore. Vogliamo ringraziare Luca Giglioni per averci invitato alla manifestazione per parlare della nostra grande passione per la Corsa Naturale e tutte le persone che son venute per assistere al convegno. [caption id="attachment_11030" align="alignleft" width="300"]Foto Marco Giglioni Foto Marco Giglioni[/caption] Un po’ come per il Trail Running, oggi parlare di Natural Running è come parlare di una “moda”, una moda antica milioni di anni! Questo è stata la frase che ha dato inizio al convegno sulla Corsa Naturale, nel quale Riccardo Ferrari ha iniziato a parlare proprio dell’origini della corsa e di come l’essere umano si sia evoluto compiendo questo gesto. Voglio ringraziare Riccardo per la sua presenza e per il suo importante contributo durante il convegno e tutte le persone che son venute ad assistere, tra le quali erano presenti anche molti minimalisti. La Corsa Naturale, alla fine è la Corsa Ancestrale, un pò come il Trail Running è l’attività fisica che l’uomo ha praticato per più tempo ed alla fine dei conti, fà un pò sorridere, che al giorno d’oggi, parlare di Natural Running e di Trail Running, sia come parlare di novità o di cose “stravaganti” ed “alternative”. Dopo il convegno si è tenuta la Maratonina d’Amiata Trail, voglio fare i miei complimenti a Riccardo, il nostro Wild Arborist, arboricoltore di mestiere, selvaggio nell’animo, per il suo ritorno nel mondo agonistico, dopo sette anni di lontananza dalle gare; e che ritorno! Partenza con i Luna Sandals ai piedi, in ultima fila, arrivo in seconda posizione! Vederlo sfrecciare leggero, in sandali, lungo i sentieri dell’amiata è stato bellissimo, un ritorno alle gare, che molto probabilmente, per lui, è stato anche un pò come un ritorno alle proprie origini, in quanto i parenti di Riccardo sono nativi dell’Amiata e quindi quale migliore occasione per rincominciare a praticare un pò di sano agonismo? Complimenti Riky per l’entusiasmo e lo spirito che hai mantenuto vivo nonostante il passare degli anni. Tutto inizia intorno ad un albero!  DSC04262 Paolo Iavagnilio – www.survivaltrailrunners.it –
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