E’ il messaggio dell’Unione dei Comuni Amiata Val d’Orcia per Giornata Internazionale contro la violenza sulle Donne. Una pianta a simbolo e ricordo dell’eccidio delle tre sorelle dominicane nel 1960. Gli appuntamenti del 24 e 25 Novembre Anche quest’anno, in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle Donne, istituita dall’ONU nel 1960 il 25 Novembre di ogni anno, saranno significative le iniziative che si svolgeranno nei prossimi giorni nei Comuni appartenenti all’Unione dei Comuni Amiata Senese, Abbadia S. Salvatore, Castiglione d’Orcia, Piancastagnaio, Radicofani e San Quirico d’Orcia. “Le Donne sostengono il peso del mondo, da sempre“, è sotto questo titolo (come nel 2012) del cartellone in cui sono stati raccolti gli appuntamenti nei singoli centri amiatini, contraddistinti però da due iniziative che li vanno simbolicamente a unire: “Un albero per le donne” (le piante scelte sono state la magnolia e l’agrifoglio) e un “Allestimento simbolico in ricordo delle vittime del femminicidio” (come non ricordare quello di “Posto occupato” con le scarpe rosse degli ultimi anni). Inoltre, proprio dal 25 Novembre, saranno a disposizione nelle biblioteche dell’area Amiata Val d’Orcia i testi del Centro Documentale sulla violenza di genere. In ogni Comune dell’Unione ci saranno altre iniziative singole.
Questo il programma nel dettaglio delle iniziative
Venerdì 24 Novembre 2017
- Piancastagnaio (Saletta Comunale – Ore 17.30) “Quali tutele per le donne vittime di violenza” Incontro organizzato dall’Associazione Sonna Amiata Val d’Orcia. Interverrà il Nucle Investigativo del Comando Provinciale dei Carabinieri di Siena
Sabato 25 Novembre 2017
- “Un albero per le Donne”, messa a dimora di una pianta in memoria delle vittime del femminicidio – Abbadia S. Salvatore (Piazza XX Settembre – Ore 16.30) – Castiglione d’Orcia (Piazza IV Novembre – Ore 10.30) – Piancastagnaio (Giaredini Nasini) – Radicofani (Spazio antistante il Palazzo Comunale)
- “Allestimento sibolico in ricordo delle vittime del femminicidio” – Abbadia S. Salvatore (Spazo antistante il Palazzo Comunale – Ore 10.00) – Castiglione d’Orcia (Piazza IV Novembre) – Piancastagnaio (Giaredini Nasini) – San Quirico d’Orcia (Palazzo Comunale)
- Abbadia S. Salvatore (Sala Conisliare – Ore 16.45) “La lotta alla violenza di genere in Italia tra passato, presente e sfide future” – Convegno a cura della Dottoressa Federica Di Sarcina
- San Quirico d’Orcia (Teatrino Palazzo Chigi – Ore 16.30) Proiezione del film “Sotto accusa”, diretto da J. Kaplan e con Jodie FosterDomenica 26 Novembre 2017
- Castiglione d’Orcia (Sala Pro Loco – Ore 17.30) “Ferite a morte” – Letture a cura del Gruppo Teatrale Talenti Tintinnanti
Perché l’ONU ha istituito il 25 Novembre di ogni anno la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne
Il 25 novembre 1960 tre donne dominicane, le sorelle Mirabal, che militavano contro il regime dittatoriale di Trujillo, mentre si recavano a far visita ai loro mariti in prigione, furono bloccate sulla strada da agenti del Servizio di informazione militare, condotte in un luogo nascosto, torturate, massacrate e strangolate, per poi essere gettate in un precipizio, a bordo della loro auto, per simulare un incidente. In memoria del loro assassinio, l’ONU ha istituito il 25 novembre di ogni anno la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne: ritenuta a tutti gli effetti una delle più gravi e diffuse forme di violazione dei diritti umani, “la violenza su una donna in quanto donna”.
Il suffragio universale in Italia 10 Marzo del 1946
In Italia le donne furono considerate cittadine al pari degli uomini solo alla fine della Seconda guerra mondiale, il 10 marzo del 1946. La loro prima occasione di voto non fu il referendum del 2 giugno 1946 per scegliere tra monarchia e repubblica, come pensano in molti, bensì le amministrative di qualche mese prima, quando le donne risposero in massa e l’affluenza superò l’89 per cento. Circa 2 mila candidate vennero anche elette nei consigli comunali, la maggioranza nelle liste di sinistra. La stessa partecipazione ci fu per il referendum del 2 giugno. Le donne elette alla Costituente furono 21 su 226 candidate, pari al 3,7 per cento: 9 della Democrazia cristiana, 9 del Partito Comunista, 2 del Partito Socialista e una dell’Uomo Qualunque. Cinque deputate entrarono poi a far parte della “Commissione dei 75”, incaricata dall’Assemblea per scrivere la nuova proposta di Costituzione. Il primo paese al mondo a decidere il suffragio femminile è stato la Nuova Zelanda nel 1893, seguita dall’Australia, i paesi scandinavi, la Russia (con la Rivoluzione d’Ottobre), la Gran Bretagna e la Germania dopo la Prima guerra mondiale e gli Stati Uniti nel 1920 (fonte www.ilpost.it – http://www.ilpost.it/2016/06/22/donne-1946-voto-maturita-2016/)
Il Codice Rosa in Toscana
Dal 2010 è attivo in Toscana il Codice Rosa, un percorso dedicato a chi subisce violenza. Il Codice Rosa è un codice virtuale affiancato ai codici di gravità per identificare un percorso di accesso al Pronto Soccorso riservato a tutte le vittime di violenza, in particolare donne, bambini e persone discriminate, sempre con un approccio gender sensitive. È in questa prospettiva che il Percorso Donna opera in primis con la rete territoriale dei Centri Antiviolenza e in sinergia con Enti e Istituzioni, in linea con le direttive nazionali e internazionali. Nel 2016, nella regione, gli accessi al pronto soccorso con codice rosa sono stati 3450, il 94% dei quali per maltrattamento. Ben 513 i minori, 2930 le donne Per conoscere: http://www.regione.toscana.it/codicerosa]]>