Le due liste civiche presentano una mozione unitaria al Presidente dell’ Unione dei Comuni Mozione sullo stato attuale di sfruttamento dei boschi e sulla necessità di cambiare le politiche di gestione per creare ricadute positive sulla collettività, rilanciando parimenti il progetto del Parco Nazionale dell’Amiata. E’ questo l’oggetto della mozione sottoscritta da Cinzia Rustici, Consigliere dell’Unione dei Comuni Amiata Val d’Orcia, in rappresentanza della “Lista Insieme per il Territorio” del Comune di Castiglione d’Orcia e dei Consiglieri comunali di “Abbadia Futura” di Abbadia San Salvatore, presenta al Presidente ed ai Consiglieri dell’Unione dei Comuni Amiata Val d’Orcia, affinché venga così come previsto dall’art 22 del vigente Statuto dell’Unione dei Comuni. Uno statuto, si ricorda nella mozione, che individua tra le finalità dell’ente “la partecipazione alla definizione delle politiche pubbliche per il territorio al fine di migliorare la qualità della vita dei cittadini dell’Unione, perseguendo anche la tutela e lo sviluppo delle aree montane; la cura degli interessi dei Comuni che la costituiscono; la partecipazione alla salvaguardia dei territori, al fine di perseguire l’armonico sviluppo socio-economico ed omogenee condizioni delle popolazioni ivi residenti, con particolare attenzione per quelle montane.” Nel testo si fa rifermento al “piano degli interventi forestali che prevede per l’anno 2018 l’interessamento di una superficie pari a circa 146 ha nel versante est dell’Amiata e di come il territorio dell’unione dei Comuni si trova suddiviso in 2 aree contigue entrambe “di particolare pregio ambientale e naturalistico, da salvaguardare”: uno, in parte definito “territorio dell’Amiata” il quale attraverso il “Parco-Museo delle Miniere dell’Amiata” è inserito nella legge sulle aree protette del 1991 –Art. 34 Comma 6- tra le “prioritarie aree di reperimento” all’epoca già finanziate per diventare Parchi Nazionali; l’altro nell’ambito del parco della Val d’Orcia, già riconosciuto patrimonio Unesco. Tra le considerazioni da cui tra origine la mozione, si fa riferimento ala stessa Legge forestale della Toscana che “riconosce il bosco come bene di rilevante interesse pubblico da conservare e da valorizzare, anche con il mantenimento dell’indice forestale esistente e con il perseguimento di obiettivi di gestione sostenibile; ciò anche al fine di esaltare la multifunzionalità del bosco e degli ecosistemi forestali, di conservare la biodiversità, di tutelare le risorse genetiche autoctone e gli habitat naturali.” Ricordando, tra i tanti motivi “il crescente dissenso nelle comunità locali verso le vigenti politiche di forestazione e la richiesta, di una larga parte della popolazione residente, di una diversa valorizzazione delle risorse forestali” e “uno sfruttamento produttivistico eccessivo dei boschi causante un disequilibrio tra tutte le funzioni che esso dovrebbe rappresentare e che, così, indebolisce le risorse impedendo ricadute positive sulle comunità e sul benessere collettivo”, nella mozione viene richiesto: • Che sia avviato un processo politico per ridurre drasticamente, a partire dal 2019, gli interventi di taglio forestali approvati dall’Ente e per indicare modalità di esbosco meno invasive e più rispettose di tutti i fattori che pregiano il bosco amiatino; • Che siano prese in esame le ragioni che dovrebbero portare l’Ente a richiedere ed elaborare una regolamentazione specifica e studiata in relazione alle particolarità del nostro territorio, alla sua importanza ambientale e alla fragilità dei suoi equilibri; per far fronte, in special modo, al trattamento attualmente subito dal sottobosco con le vigenti modalità; • Che sia considerato prioritario l’aumento di controlli e di personale competente finalizzato a tale scopo; • Che sia promossa e rilanciata anche dall’unione dei Comuni la proposta del Parco Nazionale del Monte Amiata, alla luce delle nuove normative, dei modelli innovativi di Parco Nazionale e in sinergia con altri Comuni, con Istituzioni, Associazioni e cittadini interessati • Ad intraprendere tutte le iniziative ed atti necessari e conseguenti la presente mozione. Le due liste Insieme per il Territorio e Abbadia Futura, richiedono l’iscrizione della mozione nel primo Consiglio dell’Unione.]]>