Arcidosso. 140° dalla morte di David Lazzaretti: si presenta il il libro "Francesco Tommencioni – Scritti"

Il volume curato da Giorgio Fatarella e(edizioni Effigi), pubblicato dal Comune e dal Centro Studi David Lazzaretti. La presentazione Sabato 18 Agosto (ore 17) al Castello aldobrandesco Il Sindaco Marini: “Un lavoro serio e importante reso possibile dall’impegno e dalla cura appassionata per le cose della nostra terra di Giorgio Fatarella, curatore di questo volume”. E la presidente del Centro studi Anna Scattigno: “La visione delle carte e l’introduzione del curatore offrono una lettura ricca di suggestione ma anche di problematicità, a cui fa da contrappunto la postfazione di Mauro Chiappini”. In occasione delle celebrazioni che comune di Arcidosso e Centro Studi Lazzaretti tengono per i 140 anni dalla morte del Messia dell’Amiata, il 18 agosto, alle 17, al castello aldobrandesco sarà presentato il libro, uscito per i tipi di Effigi, “Francesco Tommencioni – Scritti” , a cura di Giorgio Fatarella. Al tavolo, col curatore e coordinati da Adriano Crescenzi, assessore alla cultura, il sindaco Jacopo Marini, la presidente del Centro Studi David Lazzaretti Anna Scattigno, Zeffiro Ciuffoletti,  dell’ Università degli Studi di Siena, Gianni Repetto, Centro Studi David Lazzaretti. “Gli scritti di Tommencioni parlano soprattutto delle vicende del suo tempo. Ci aiutano a capire non solo aspetti fondamentali della vicenda lazzarettista – visto che Tommencioni fu testimone diretto degli ultimi mesi di vita di Lazzaretti e gli fu vicino anche il 18 agosto durante la tragica processione – ma anche il contesto storico, economico, sociale e culturale dove essa trasse la sua origine, elementi fondamentali per coglierne il senso profondo. La raccolta degli scritti di Francesco Tommencioni è Francesco_Tommencioni_Scritti_copertinadunque un libro di storia locale. Un ulteriore lavoro che ci consente di conoscere meglio il nostro passato per capire da dove veniamo, quali sono le nostre radici. E per questo, con convinzione, seguendo uno specifico indirizzo di politica culturale che questa amministrazione ha seguito in questi anni, teso alla tutela e alla promozione della nostra identità, abbiamo deciso di pubblicare insieme al Centro Studi Lazzaretti questo volume. Un lavoro serio e importante reso possibile dall’impegno e dalla cura appassionata per le cose della nostra terra di Giorgio Fatarella, curatore di questo volume”. Così scrive il sindaco Marini nella sua introduzione agli scritti di un personaggio chiave nella vicenda di Lazzaretti, a proposito del quale nella prefazione alla monografia, la presidente Scattigno annota: “La mattina del 18 agosto 1878 Francesco Tommencioni era l’alfiere, colui che per primo innalzò il vessillo rosso alla testa della processione: per tutta la vita seguendo le date della storia di David ne ricompose la memoria, ne custodì le parole e infine si risolse a metterle per scritto, con la maniera «rozza e villana dell’uomo idiota», scriveva, senza arte nella calligrafia e nei modi della composizione”. Tommencioni, appena ventenne, fu sempre un testimone loquace della vicenda lazzarettista. Nella prefazione di Scattigno si legge infatti: “Scriveva sui giornali assolvendo a un compito di testimonianza della vita e del pensiero di David Lazzaretti e di conservazione della memoria; vi esprimeva la propria fede, i valori in cui credeva, le proprie convinzioni politiche….Tra le carte manoscritte figurano così bozze di articoli, appunti per interventi, risposte. Tommencioni tenne anche rapporti epistolari molteplici, solo in parte conservati; la sua parola pubblica oltre che sulla stampa dovette risuonare più volte nel Consiglio comunale di Arcidosso, o nelle riunioni della Giunta, nei periodi in cui fu assessore. Minute di lettere, appunti per discorsi testimoniano almeno in parte di questa attività nell’amministrazione della cosa pubblica che Tommencioni svolse per anni: certamente essa costituisce un aspetto fondamentale della sua personalità e del modo in cui interpretò la fedeltà e «amicizia eterna» contratta con David Lazzaretti sul Monte Labbro. …La visione delle carte e l’introduzione del curatore che ne offre una lettura ricca di suggestione ma anche di problematicità, a cui fa da contrappunto la postfazione di Mauro Chiappini, consentiranno di coglierne appieno aspetti che lo spazio breve di una prefazione non permette di approfondire”.


Fonti Comunicato stampa Comune di Arcidosso del 13/08/2018]]>

Lascia un commento