Amiatanews: Arcidosso 08/10/2020
Guendalina Amati: “Ritardo causato da chi prima guidava l’Unione, che ha dormito sui progetti da presentare. Possibili danni economici al settore edilizio e a tutto l’indotto connesso se non si pone rimedio”.
“Già nella passata consiliatura, e precisamente in data 28 agosto 2018, – commenta Guendalina Amati, consigliere comunale Rinasci Arcidosso e coordinatore circolo Amiata-Fratelli d’Italia – presentai un’interrogazione rivolta al sindaco Marini, avente per oggetto il Piano Strutturale Intercomunale e Piano Operativo del Comune di Arcidosso, con la quale denunciavo il ritardo nell’espletamento delle pratiche, e la conseguente problematica che sarebbe derivata da questo stallo”.
“In tale sede, – spiega l’esponente di Fratelli d’Italia – chiesi espressamente al sindaco Marini, che all’epoca dei fatti era anche Presidente dell’Unione dei Comuni dell’Amiata grossetana, se il dover attendere e il non sollecitare l’Unione dei Comuni nella stesura del Piano strutturale, peraltro già finanziato dalla Regione Toscana, non potesse ledere gli interessi sia dell’amministrazione dell’epoca, sia di quella futura, ma anche e soprattutto le varie imprese del settore edilizio con tutto il relativo indotto, senza dimenticare anche i molti cittadini, che privati di un loro diritto, sarebbero stati danneggiati anch’essi”.
“Ricordo bene, – tuona Amati – che il sindaco Marini informò i presenti, che entro novembre 2019, ai sensi della legge 65 relativa al Pit, tutti i comuni dell’Unione avrebbero dovuto adeguare i propri strumenti urbanistici, quindi sia il Piano Strutturale che i Piani Operativi. Ricordo anche che lo stesso disse che il Comune di Arcidosso aveva aderito al progetto pilota del Piano Strutturale Intercomunale ottenendo un finanziamento, e proprio in quei giorni l’Unione dei Comuni stava predisponendo gli atti di un bando al fine di dare un incarico ad uno studio di progettazione”.
“Ricordo anche – prosegue Guendalina Amati – che lo stesso riferì che il lavoro avrebbe riguardato tutti e sette i comuni, e che allora Presidente dell’Unione dei Comuni, Jacopo Marini contava di chiudere nelle settimane successive la relativa gara, per giungere all’obiettivo di vedere approvato entro il mese di novembre 2019 il Piano Strutturale Intercomunale, e contestualmente sarebbe partita la stesura del piano operativo comunale, variante quest’ultima, necessaria perché non veder bloccato completamente il settore dell’edilizia amiatina, settore già in grave difficoltà”.
“Adesso, – precisa Amati – il prossimo 30 novembre 2020 scade il termine ultimo per la presentazione di questo importante strumento, e se non verrà presentato il Piano, perderemo come Unione dei Comuni circa 240 mila euro di finanziamento, con il conseguente danno economico di tutto il settore edilizio, per non parlare poi dei cittadini, che proprio tra il 2020 e il 2021 potranno usufruire del bonus fiscale del 110% per interventi edilizi riguardanti l’efficientamento energetico e antisismico”.
“Quindi, – conclude con un appello Guendalina Amati – dopo circa cinque anni dall’inizio dell’iter burocratico, che ricordo è partito nel 2015 con la prima determina dirigenziale e delibera di giunta all’Unione dei comuni per la creazione di questo Piano Strutturale Intercomunale, e visto che la scadenza è ormai prossima, ritengo che sia necessario da parte di tutti i Comuni facenti parte dell’Unione Amiata grossetana, fare un sacrificio, mettendo a disposizione esclusiva dell’Unione stessa proprio personale (geometri e vari responsabili del settore) per cercare di portare a termine e presentare così entro la fine di novembre il Piano. Tutto questo eviterà così di perdere il finanziamento e soprattutto potrà dare una boccata d’ossigeno a un settore in crisi come quello dell’edilizia amiatina”.