Arcidosso. Geotermia, Corrado Lazzeroni: "Oltre ARPAT, ARS o Istituti regionali, esiste anche altra letteratura e pubblicazioni scientifiche."

Link articolo: http://www.amiatanews.it/arcidosso-geotermia-sindaco-marini-monitoraggi-ambientali-ci-rivolti-ai-massimi-livelli-internazionali/) Arcidosso_Jacopo_Marini Nel cercare di offrire al lettore, un’informazione più completa circa l’annoso argomento che continua a essere tra i principali dibattuti sull’Amiata (e non solo), abbiamo chiesto al consigliere Lazzeroni, che oltre di geotermia si è occupato di altri relativi al territorio come lavori pubblici, sanità, operai forestali, cinipide, tasse comunali e bilancio comunale, le proprie posizioni che di seguito pubblichiamo, ricordando al lettore che su queste pagine, sono sempre presenti link specifici sulla geotermia.


Riceviamo da Corrado Lazzeroni
“Il Sindaco di Arcidosso dovrebbe essere più attento e si dovrebbe informare anche per proprio conto e non considerare solo quello che gli viene presentato da ARS e da ARPAT, Istituti della Regione Toscana sicuramente molto importanti ma esiste anche una letteratura ufficiale da conoscere. Eros Bacci in una pubblicazione di ARPAT (volume di ben 302 pagine “Energia Geotermica – Impieghi, implicazioni ambientali, minimizzazione dell’impatto”) ha nel suo interno un capitolo “Valutazione di massima sull’impatto sulla salute della produzione di energia geotermica nell’area dell’Amiata ” a cura di Giovanni Alfredo Zapponi ( da pagina 33 ). Nel 1988, a cura dell’Istat e dell’Istituto Superiore di Sanità venne pubblicato un esteso rapporto sulla mortalità relativo al periodo 1980-1982. Al suo interno si legge ” questo documento è importante anche perché è stato esplicitamente prodotto al fine di fornire alle USL, ai Comuni, alle Province e Regioni un supporto  di dati appropriatamente disaggregati utili per operare valutazioni sulle situazioni locali ……” “In questa pubblicazione a pagina 34 è possibile leggere ” un primo esame dei dati ISTAT-ISS relativi alla USL 9040, che include i comuni di Abbadia San Salvatore, Castiglione d’Orcia, Piancastagnaio, Radicofani, Arcidosso, Casteldelpiano, Castell’Azzara, Roccalbegna, Santa Fiora, Seggiano e Semproniano, indica che la mortalità nel triennio 1980-1982, per i maschi di fascia di età tra 0 e 74 anni è stata significativamente inferiore a quella nazionale…” Piu’ in avanti si legge ancora  che ” per quanto concerne la popolazione maschile, la mortalità per la categoria generale ” tumori ” risulta significativamente inferiore a quella attesa su base regionale ed al limite inferiore di quella attesa a livello nazionale…. “, piu’ avanti a pag. 36 ” L’esame di questi dati consente di formulare alcune conclusioni, sia pur di carattere preliminare.  In primo luogo, considerando che i dati sulla mortalità per tutte le cause per la popolazione maschile indicano nell’area in esame tassi significativamente inferiori a quelli nazionali, e che i dati relativi alla categoria ” tumori ” indicano tassi inferiori sia aquelli regionali che nazionali, il quadro generale che emerge appare positivo. Cosa è successo dopo, visti i morti per tumori in Amiata che viene registrato negli utimi anni ? Quali sono le cause che concorrono a tutto questo? Non abbiamo industrie, non abbiamo depositi di prodotti pericolosi e nocivi per la salute, in piu’ abbiamo solo le centrali geotermiche che hanno la necessità di filtri per essere meno impattanti per l’ambiente. Avevamo la migliore acqua ( oggi abbiamo bisogno di filtri per renderla potabile ) e la migliore aria, la nostra zona era conosciuta soprattutto per questo ed ora invece è alla ribalta per essere un polo geotermico. Vorrei portare anche a conoscenza lo studio Phatos 2 della Regione Toscana dove a pagina 22 è evidenziata la comparazione tra i fattori di arricchimento ( Ef) dei campioni di PM10 ( polveri sottili ) di Piancastagnaio, Arezzo e Firenze dove risulta evidente una maggiore concentrazione in Piancastagnaio, e in quelloccasione venne misurata  una sola centrale da comparare con  le due città Toscane ( Arezzo grosso centro di industrie di trasformazione e lavorazione dell’oro, Firenze una citta di circa 1.000.000 di abitanti).” Studio_Patos2_Diapositiva_01 Studio_Patos2_Diapositiva_02
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