Arcidosso. Geotermia: la posizione di Silvia Perfetti, Candidata M5S per Grosseto

Comunicato stampa di Silvia Perfetti, Candidata Portavoce M5S circoscrizione Grosseto agli organizzatori del convegno a Colle Val D’Elsa “Economia del Territorio e Geotermia”. Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa. Amiatanews continua sulla propria linea editoriale, dando voce a chiunque, nella correttezza di espressioni, parli dell’Amiata assumendosi la responsabilità di parola. Comunicato stampa di Silvia Perfetti “Sono Silvia Perfetti e vivo a Arcidosso un paese ai piedi del Monte Amiata, sono un’attivista del 5 stelle e ho presentato la candidatura come consigliere regionale nella circoscrizione di Grosseto. Nel territorio in cui vivo esiste un problema reale per quanto riguarda la Geotermia non sostenibile. Rientriamo nel piano speculativo del Pd in una previsione di perforazioni post stop semestrale di Rossi che non vogliamo assolutamente sottovalutare. Purtroppo è previsto in quel programma un ulteriore ampliamento del numero delle centrali, ignorando il principio di precauzione. La situazione attuale nell’Amiata vede la presenza di centrali con emissioni a cielo aperto di anidride carbonica, mercurio, arsenico, acido solfidrico e altri inquinanti provocando danni all’ambiente e alla salute dei cittadini. Ci sono anche i problemi collegati al rischio d’inquinamento della principale falda acquifera della Toscana meridionale. Falda che alimenta la rete idrica che approvvigiona 700.000 utenti delle province di Grosseto, Viterbo e Siena. All’apertura in pieno regime della centrale Bagnore 4 si sono verificate oscillazioni anomale dei piezometri presenti e nonostante i dati a disposizione non è stato valutato a sufficienza il rischio della connessione idrogeologica tra il bacino idropotabile dell’Amiata e quello geotermico, né sono stati messi in atto, o perlomeno resi pubblici, adeguati protocolli per il “casing” dei pozzi ed il monitoraggio dell’attività. Per non parlare del controllo della sismicità indotta. Come Movimento locale, abbiamo ribadito la nostra posizione al precedente programma amministrativo comunale di Arcidosso. Vogliamo una moratoria a questo scempio, un protocollo di controllo delle attività esistenti che inoltre preveda il pubblico accesso ai dati di monitoraggio delle acque di re-iniezione, della sismicità e dei vapori emessi. Non possiamo accettare che siano fatte leggi solo in seguito alla costruzione degli impianti. In un sistema di diritto, che funzioni correttamente, prima si fanno le leggi che tutelino i beni comuni e la società, poi si verifica la necessità di avere tali impianti, si studia il reale impatto con l’ambiente e solo in seguito a questi passaggi è possibile pensare di fare centrali a norma. Porto con determinazione questo concetto in regione, serve una legge che fermi questa speculazione che è sotto gli occhi di tutti, serve un protocollo chiaro che obblighi le aziende a precise azioni di controllo e monitoraggio che devono essere di pubblico accesso (e quindi controllo; per esempio, le reti sismiche di controllo nei campi geotermici sono dell’Azienda e gestititi dall’azienda e non della regione o ente terzo). Si alle energie alternative che sono veramente sostenibili, si alla bassa entalpia rivolta solo ed esclusivamente agli edifici privati o quelli degli enti locali, combinata con altre forme di energia rinnovabile. Il nostro territorio ha bisogno di bonifiche. Bonifiche che dovevano essere fatte in da molto tempo, come la necessaria valutazione dello stato di inquinamento dei suoli e delle acque prima dell’inizio delle attività per poi valutare e monitorare un eventuale impatto. E’ ben noto che il territorio ha elevati valori di mercurio nei suoli per la sua conformazione geologica e, soprattutto, per la presenza della passata attività mineraria. Solo dopo queste azioni possiamo pensare a un futuro sviluppo sostenibile basato su quelle che sono le nostre principali risorse: l’ambiente, l’amore che abbiamo per il territorio e i nostri prodotti locali. Serve una rete interdipendente tra le varie risorse disponibili: la ricettività, l’enogastronomia, la cultura, la natura, i servizi annessi; che sia in grado di poter promuovere il territorio con la presenza di un “Pacchetto Amiata” all’interno delle fiere turistiche e manifestazioni di settore. Dobbiamo promuovere il nostro territorio a livello nazionale e internazionale, ormai è evidente l’assenza di iniziativa in materia. E’ opportuno incentivare attraverso il convogliamento di fondi comunitari e regionali, start-up giovanili, anche in forma consortile, per la creazione di un Operatore Turistico Amiatino. Questa è la vera possibilità di futuro del nostro territorio a vantaggio delle tasche di tutti e non quelle di pochi.]]>

Lascia un commento