Arcidosso. Fase2, FdI: “Sicurezza, incolumità pubblica e salute dei cittadini vengono prima di tutto”

Amiatanews: Arcidosso 10/06/202

“Dal 2014 ad oggi, – dice Guendalina Amati- sia nelle funzioni di consigliere comunale d’opposizione, sia come esponente di Fratelli d’Italia Arcidosso, ho più volte denunciato le degradanti situazioni in cui spesso sono costretti a vivere i braccianti agricoli, comunitari ed extracomunitari, che abitano nel nostro territorio”.
“Ho segnalato, – prosegue Amati – le decine di ‘pulmini’ che partono dall’Amiata la mattina alle prime luci dell’alba per poi farvi ritorno nel tardo pomeriggio-sera, carichi di lavoratori stagionali. Persone, spesso sfruttate, che appena scesi dai quei furgoncini, con le facce stanche per il duro lavoro, si dirigono in fila indiana nelle ‘loro abitazioni’, più o meno di fortuna, o nei supermercati della zona per fare la spesa per la cena”. Il tutto è sempre stato minimizzato e fatto passare in sordina dall’amministrazione e dalla politica locale a trazione Pd.

“Ho chiesto a gran voce più volte, – spiega l’esponente di FDI – che venisse verificato il reale numero di quanti fossero questi lavoratori, e in quali condizioni igienico sanitarie vivessero, cercando di alzare quel velo di ipocrisia che si cela attorno ad essi, e che oscura l’esistenza di questi uomini molte volte sfruttati. Ho anche spesso denunciato ad alta voce, purtroppo senza essere quasi mai ascoltata, che tali situazioni potrebbero anche comportare seri problemi ai cittadini sia in termini di sicurezza urbana, sia di incolumità pubblica e sanitaria”. Attraverso mozioni ed interrogazioni ho interpellato il primo cittadino e la maggioranza, per cercare di smuovere la situazione che di anno in anno diventa sempre più lampante e manifesta, ottenendo alzate di spalle come a dire che la soluzione non la sanno o non la vogliono trovare.

“Adesso che siamo nella cosiddetta Fase2 del Covid-19, – continua Guendalina Amati – diventa quindi ancora più impellente la mia richiesta che rivolgo al Sindaco Marini, di attuare maggiori controlli sulle abitazioni, sulle condizioni igienico-sanitarie, sulle iscrizioni anagrafiche, per capire se essi siano regolari sul territorio, se siano regolarmente assunti e da quali ditte, spesso accade che non siano regolari o che lavorino a nero ma percepiscano il reddito di cittadinanza. E’ urgente quindi, vista l’emergenza sanitaria, sapere se nel trasporto dei braccianti vengono rispettate le normative dettate dal Governo centrale in materia di sicurezza, come ad esempio il protocollo inserito nel DPCM del 17 maggio 2020, atto a contenere la diffusione del Coronavirus. Se poi vengono effettuati i controlli di queste persone con la misurazione della temperatura corporea, se viene effettuato il mantenimento del distanziamento sociale all’interno dei furgoni, se i mezzi di trasporto vengono sanificati giornalmente, e se viene tenuto un regolare registro nel quale risultano i nominativi di coloro che usufruiscono del trasporto per recarsi a lavoro, in modo tale che se nel caso una persona dovesse risultare positiva al Covid, si possa risalire con certezza ai contatti che ha avuto e al successivo isolamento, come previsto dal protocollo ministeriale,  a tutela di tutti i cittadini”.

“Indifferibile, quindi, da parte di chi è preposto a controllare, in questo caso il sindaco Marini in quanto autorità sanitaria locale – dice Amati – diventa il dare risposta ai quesiti di cosa potrebbe succederebbe se all’interno dei pulmini, furgoni e mezzi addetti al trasporto di quei lavoratori, si registrasse un caso di positività al Coronavirus? Avremmo davvero la certezza che tutte le normative ed i protocolli, siano stati fatti rispettare? In modo così da isolare, non solo il malato, ma anche tutta la rete di persone con le quali è venuto in contatto? Sono domande che qualsiasi persona si farebbe”.

“Quando si chiede ai cittadini di rispettare le distanze di sicurezza, di utilizzare le mascherine, di ottemperare alla legge dovremmo anche avere l’ardire di guardare al di là del proprio naso, invece di far finta che non esistano certe situazioni come quella dei furgoni carichi purtroppo di ‘merce umana’, di case abitate da decine di persone tutte esse assieme e delle condizioni igienico sanitarie, precarie o spesso assenti, nelle quali vivono quest’ultimi. Possibile che debbano essere sempre quei ‘cattivi del centrodestra’ a scoprire e denunciare quello che spesso i nostri amministratori vorrebbero nascondere sotto al tappeto. Se così fosse, noi di Fratelli d’Italia continueremo come sempre a denunciare queste situazioni, guardando in faccia i problemi senza cercare di nasconderli sotto il tappeto dell’ipocrisia. Occorre, oggi più che mai, agire per il bene dei nostri cari concittadini. Questo noi sempre faremo”, così conclude Guendalina Amati.


Fonti
Comunicato stampa 10/06/2020

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