7-8-9 luglio, tre giorni all’insegna della musica e del ballo popolare in tutte le sue forme e luoghi. Dalla Campania, attraverso la Calabria e la Lucania, fino alle Murge e al Salento, le danze animeranno il Castello aldobrandesco e il Parco del Pero di Arcidosso. Tutto è pronto per ballare a ritmo di pizzica pizzica e tarantelle con l’Amiata Folk Festival “Il calore della terra”. La rassegna che inizia domani, venerdì 7 luglio, offre tre giorni di laboratori, spettacoli e concerti gratuiti con alcuni tra i massimi esponenti della musica popolare del Sud Italia, nello spazio suggestivo del Castello Aldobrandesco e nel bellissimo Parco del Pero. La direzione artistica del festival è curata da Tarantarte, associazione che si occupa di promuovere e divulgare lo studio delle danze popolari del Sud Italia e del Mediterraneo. Tarantarte ha sede nel Salento e a Bologna, dove svolge le sue principali attività tra cui: corsi di danze popolari, laboratori di approfondimento, incontri culturali, eventi di danza e musica in Italia e anche all’estero. Il festival è organizzato in collaborazione con il comune di Arcidosso, la Pro Loco di Arcidosso e Cosvig, il Consorzio per lo sviluppo delle aree geotermiche, e con il patrocinio di Regione Toscana e Provincia di Grosseto. «Amiata Folk Festival – afferma il sindaco di Arcidosso Jacopo Marini – va ad arricchire il nostro cartellone estivo, che ogni anno cresce sia per la varietà che per la qualità di eventi e spettacoli. Come amministrazione, siamo entusiasti di ospitare una manifestazione che è espressione del patrimonio culturale e identitario del Sud Italia. Saremo felici di accogliere tante persone nel nostro comune per un weekend di balli e divertimento». «È la prima volta che organizziamo un festival in Toscana – spiega la direzione, tutta al femminile, di TarantArte – spostandoci dalle zone a cui siamo abituate, come la Puglia o l’Emilia Romagna dove hanno sede le nostre scuole. Siamo entusiaste e speriamo di creare un collegamento da nord a sud, che passi per il centro e per le meraviglie della Toscana, attraverso la musica e la danza popolare che è propria di tutta l’Italia». «Questo è un evento di grande attrazione culturale e turistica – commenta Sergio Chiacchella, direttore di Cosvig – che può dare ancora più visibilità all’Amiata, un territorio ricchissimo di borghi e angoli da scoprire. Ci aspettiamo una grande partecipazione di pubblico, da più parti d’Italia». Ecco il programma della prima giornata del festival – venerdì 7 luglio – dedicata ai “Ritmi di Puglia”: canti e balli, nati in situazioni di feste rituali, questue, serenate e momenti conviviali”. Si parte con uno stage di “Pizzica pizzica di Ostuni e tarantelle del Gargano” dalle ore 17 alle ore 19 al Castello aldobrandesco. Le Puglie, meraviglioso e affascinante mosaico di aree culturali, conservano un ricco e variegato patrimonio di balli tradizionali tutti intersecati dal filo conduttore della tarantella, che tutt’ora persiste e resiste tenacemente nei momenti festivi e conviviali di pastori e contadini, nonostante il dilagante fenomeno del folk revival che ha travolto e spesso stravolto le forme originarie. Durante lo stage, con la musica dal vivo, fatta con strumenti tradizionali, impareremo a conoscere la pizzica pizzica nello stile di Ostuni, (tra la Murgia e il Salento) e la tarantella di Carpino (Gargano) nelle forme originarie, come ci sono state trasmesse dai maestri ballatori locali, cercando di carpirne oltre che la forma, fatta di figure, passi e gestualità, anche i contesti originari e la loro profonda essenza. Il laboratorio è condotto da: Giovanni Amati, Bernardo Bisceglia, Donato Francioso, Rosario Nido, Domenico Celiberti. La serata prosegue al Parco del Pero, alle ore 21:30, con il concerto “D’amorë e dë sdegnë – Canti e balli delle Puglie allo stato brado”. I cinque suonatori, gli stessi che conducono il laboratorio, provengono dal Gargano e dalla Murgia meridionale, due veri e propri scrigni musicali dove ancora sono presenti eccezionali interpreti della cultura musicale. Il repertorio segue il filo conduttore della tarantella che più a sud diventa pizzica pizzica e delle serenate d’amore, di sdegno, di amicizia e di questua. I balli e i canti sono accompagnati dagli strumenti tradizionali: organetti, chitarre battenti, tamburi a cornice e castagnole, questi ultimi costruiti dagli stessi suonatori. La musica è proposta in maniera naturale senza forzature filologiche né stravolgimenti, così come avviene in momenti di quotidianità in cui, ancora oggi, alcune famiglie delle nostre comunità si esprimono con la musica e i balli in cui si riconoscono, tra tenaci persistenze, naturali sincretismi e contraddizioni. Tutti i componenti hanno al loro attivo partecipazioni a festival e iniziative legate alla valorizzazione e diffusione della musica tradizionale sul territorio nazionale e all’estero. Laboratori, spettacoli e concerti sono gratuiti. I laboratori, dalle 17 alle 19, sono aperti a tutti (è gradita la prenotazione). Informazioni
- Per informazioni sulla logistica: Ufficio Pro Loco: 0564/ 968084 – tutti i giorni, festivi compresi, dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18 oppure cell. 388/8656971 locoarcidosso@yahoo.it
- Per informazioni sul programma: Tarantarte: cell. 348/5126411 segreteria@tarantarte.it / info@tarantarte.it www.tarantarte.it
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Fonti Comunicato stampa Pro Loco Arcidosso del 06/07/2017]]>
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