Il fondatore e responsabile Alessandro Franco, ha annunciato questa mattina la sua scelta. Non ho conosciuto personalmente Alessandro Franco, ma è come se lo fosse stato, vista la pressoché quotidiana lettura dei suoi articoli sul sito www.ilcanapo.com, organo d’informazione del palio di Asti e di tutto quell’affascinante mondo, il cosiddetto “ambiente Palio”. Stamani mattina, non lo avevo ancora fatto, quando il cellulare, un po’ prima dell’otto, ha squillato, col nome di Eleonora Mainò, co-responsabile di questo sito sul Palio di Piancastagnaio (e non solo) e collaboratrice di Amiatanews, che mi diceva della notizia, aggiungendo il suo imperativo di “andare subito a leggere l’emozionante e bellissimo saluto di Alessandro…!”, pubblicato sulla home page del Canapo, dal titolo “Un abbraccio“. Subito sono andato a vedere, anzi, a leggere, e non ho potuto far altro che emozionarmi. Sarà perché si fa la stessa cosa, lo scrivere, ovvero il documentarsi, il parlare, il viaggiare, il prendersi le responsabilità, le critiche e i favori dei lettori; sarà perché la passione per l’informazione, nel caso di Alessandro specifica del Palio, la Festa e, soprattutto, la gente, i Contradaioli; sarà perché il cavallo è l’unico vero animale che la letteratura e il cinema l’hanno appellato come “uomo”; sarà perché la Contrada è “casa”, “anima”; sarà perché le strategie di una corsa mai raccontata fino in fondo per il timore di toglierne il fascino; sarà perché non crediamo all’asettico spettacolo delle rievocazioni storiche credendo che il Palio sia “ieri, oggi e sempre”; sarà perché farlo in una forma tipicamente volontaria, investendoci ogni istante della giornata e ogni soldo che il proprio lavoro o qualche generoso sostenitore decide di contribuire; sarà perché in fondo, o all’inizio, la passione toglie la ragione nelle cose che si fanno; sarà per quel che ho dimenticato e non ho scritto per colpa di un’emozione che ti prende quando un “collega”, capace, bravo, rispettoso ed equilibrato nell’esprimenrsi, sceglie di lasciare. Sarà per tutto o per nulla o per quel che vorrete. Con queste poche righe, voglio semplicemente ringraziare il collega Alessandro Franco, per averci donato i suoi cinque anni dedicati all’informazione, per aver dato ad Amiatanews, che ho fondato e dirigo, aiutato da Eleonora e da Giuseppe nei servizi sul Palii, l’opportunità di esserci tra le migliaia di lettori del Canapo. Saluto dunque Alessandro, e chiedo ai lettori di www.amiatanews.it e www.paliodipiancastganaio.it, a leggere, comprendere e conservare “l’Abbraccio” di Alessandro a cui ho ho creduto fare un saluto personale e, soprattutto, un ringraziamento, attraverso queste dovute righe, permettendomi di pubblicare un brevissimo passo del suo articolo, che ho trovato così simile ad alcune valutazioni portate avanti dal sottoscritto.
“Perché il Palio è vita autentica che contempla il senso del magnifico e del tragico, che ne dicano le dirette televisive parlando di rievocazione storica. Si rievoca solo ciò che è già successo, fermo ed immutabile, e che tristezza vedere quei figuranti utilizzati come quinta che sembrano comparse di un film in costume di quart’ordine. Il Palio non è una rappresentazione di sé: è vita vera che scorre e passa via veloce come la corsa di un cavallo. Farlo capire agli astigiani sarebbe già un grande passo.” (leggi l’intero l’articolo su www.palio.com)]]>