Asti. Palio: San Paolo stravince con un Pusceddu dominatore

Un pronostico fin troppo rispettato porta alla vittoria il rione dopo 22 nni. Buon Palio di S Maria Nuova e Nizza Nelle batterie fuori Santa Caterina con Andrea Mari. Infortunio al cavallo di San Silvestro che non disputa la terza batteria. Un arrivederci all’ottimo Renato Bircolotti

Una vittoria quasi scontata, ma una vittoria meritatissima per il rione San Paolo con Valeter Pusceddu ed il suo splendido purosangue, in questa edizione del Palio di Asti che festeggia la sua festa. San Paolo stravince il palio dipinto da Sergio Unia, con un Pusceddu dominatore assoluto in pista, sempre in testa, sempre in pieno controllo di una corsa che vedeva protagoniste San Damiano, San Secondo, Nizza, Tanaro Trincere Torrazzo, San Lazzaro, Canelli,  S. Maria Nuova e Cattedrale.
Una mossa, relativamente lunga, accettata da tutti, ha visto subito uscire San Paolo con Nizza e S. Maria Nuova a seguire e precedere gli altri già a due tre lunghezze di distanza dalla prima posizione dopo poche decine di metri, Una superiorità netta, evidente, come evidente è stata per tutta la corsa, dove Pusceddu ha corso sempre in assoluto controllo. Una vittoria scontata per molti, confermata dai valori in campo questa sera, come le altre.
Ma è proprio quando le cose si danno scontate, quando si è certi del futuro ancor prima di conoscerlo, che si nascondono, sempre, le insidie. Un mio amico dice sempre: “…Rammentati Marco come dicono i cardinali al Conclave… Chi entra Papa esce Cardinale!…”.
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Ma stavolta non ce n’era per nessuno: San Paolo vince dominando batteria e finale con un Pusceddu a cui va sicuramente il valore della vittoria per la costanza con cui, in questi anni, è divenuto assoluto protagonista di tutti i Palii a cui ha partecipato. E questo è un dato di fatto. Non è solamente la “fortuna” di aver in mano un cavallo di categoria superiore rispetto a molti, se non a tutti; è anche la perseveranza, la volontà nel raggiungere gli obiettivi prefissati.
renato_bircolottiUn cordiale saluto a Renato Bircolotti, che ha salutata anche la Piazza di Asti. Comunque la possano pensare i nostri lettori, non posso che esprimere, anche oggi, i miei complimenti per il lavoro svolto ad Asti. Una mossa per niente facile, che la responsabilità e l’indipendenza di un professionista, di un uomo, ha reso giusta. Sarà un arrivederci.
Ora è il momento del riposo. Asti, come tradizione, chiude l’annata Paliesca. Un’annata ricca anche di polemiche, troppe polemiche, quasi sempre gratuite, dal sapore dello spot pubblicitario. Questo non deve in alcun modo allontanare il pensiero della salvaguardia dei protagonisti, cavalli e persone. Un autunno ed un inverno dove molte dovranno essere le riflessioni.

Queste le batterie per l’accesso alla finale (ricordiamo che accedono alla finale i primi tre fantini delle tre batterie disputate nel primo pomeriggio)
 I^ Batteria  II^ Batteria  III^ Batteria

1) San Damiano (Siri) 2) Tanaro (Gessa) 3) Lazzaro (Zedde)

San Martino (Sanna) Torretta (M. Coghe) Montechiaro (Migheli) Moncalvo (A. Coghe)

1) San Paolo (Pusceddu) 2) Canelli (Columbo) 3) Secondo (Pes)

Castell’Alfero (Ricceri) Santa Caterina (Mari) Viatosto (Bandini) Baldichieri (Calvaccio)

1) Cattedrale (Mulas) 2) Santa Maria (Ballestreros) 3) Nizza (Atzeni)San Pietro (Farris) Santa Maria (Ballestreros) Marzanotto (Chiti) Don Bosco (Fais)
San Silvestro non ha corso per infortunio del cavallo alla mossa
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