Bagni S. Filippo. Lorenzoni (Pro Loco): "Necessaria una Commissione Consiliare per affrontare i problemi della frazione."

Il Presidente della Pro Loco chiede al Sindaco Galletti di affrontare attraverso organismi rappresentativi le problematiche della frazione Lettera aperta del Presidente della Pro Loco di Bagni San Filippo, Michelangelo Lorenzoni, a Claudio Galletti, Sindaco di Castiglione d’Orcia, sotto il cui comune si trova la nota frazione termale valdorciana-amiatina, meta di significativi flussi turistici che si recano presso lo stabilimento termale e le aree contigue aperte al pubblico, in una natura con pochi eguali al mondo, che offre acque sulfuree curative e termali, oltre ai paesaggi tipici di un territorio incastonato ai piedi del Monte Amiata e facente parte del patrimonio Unesco della splendida Val d’Orcia. Queste bellezze e attrattive naturalistiche sono stati i principali motivi dell’inaspettata (forse), sicuramente straordinaria, presenza di turisti e visitatori nel recente periodo pasquale e nei successivi “ponti” del 25 Aprile e del 1° Maggio. Migliaia di persone si sono concentrate, senza discontinuità, nell’area termale e nel piccolo borgo di San Filippo, creando indubbie difficoltà nel gestire, sotto ogni punto di vista, una così alta concentrazione turistica a cui vanno aggiunti i lavori pubblici che interessano la via centrale del borgo, quella, per intendersi che conduce al Fosso Bianco e alle Terme. E, in queste condizioni di indubbia criticità, vengono a mostrarsi inevitabilmente le problematiche esistenti, simili del resto a molti centri di rilevanza turistica, storica e ambientale come, nel caso di San Filippo, le problematiche relative alla mancanza di parcheggi, quelle legate all’ambiente così delicato del Fosso Bianco e quelle relative alla pulizia del borgo e della raccolta rifiuti. [gallery columns="5" link="file" ids="30281,30282,30283,30284,30285"] Criticità note che il Presidente Lorenzoni, ha voluto porre all’attenzione del primo cittadino Galletti e dei Consiglieri Comunali di Castiglione d’Orcia, attraverso una “lettera aperta”, elencando, secondo il proprio punto di vista considerazioni e riflessioni, cercando di sensibilizzare anche gli imprenditori commerciali e turistici di Bagni San Filippo, le associazioni del territorio e ai cittadini oltre agli organi di stampa. Dopo aver esaminato le problematiche suddette e proposto le proprie idee sulle relative soluzioni, il Presidente della Pro Loco, chiede alla politica locale una risposta concreta alle criticità, evitando l’azione attraverso interventi “emergenziali” e proponendo la creazione di una Commissione Consiliare su Bagni San Filippo o un tavolo permanente di confronto a cui partecipino componenti dell’Amministrazione e dei soggetti interessati. Riportiamo il testo integrale della lettera a firma Michelangelo Lorenzoni, in rappresentanza dell’associazione da lui presieduta, del resto diffuso sul web da privati cittadini o sulle pagine dei social, nella tarda mattinata di oggi.


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Questa “lettera aperta”, nasce dalla necessità di sensibilizzare i soggetti politici chiamati ad amministrare il nostro territorio sulle problematiche di Bagni San Filippo.   Pur riconoscendo a codesta Amministrazione il merito di aver iniziato una serie di opere volte alla riqualificazione del borgo, per troppi anni lasciato in un imbarazzante stato di degrado, ci sembra opportuno, in una logica di reciproca collaborazione, porre all’attenzione di tutto del Sindaco e del Consiglio Comunale alcune evidenti criticità che, puntualmente, si sono ripresentate con l’inizio della stagione termale, nella speranza che possano essere oggetto di riflessione nella prossima seduta consiliare.

Parcheggi

La straordinaria affluenza registrata nella settimana di Pasqua e nei due ponti del 25 aprile e del 1° maggio, ha mostrato, ancora una volta, la criticità derivante dalla mancanza di aree di sosta. Oltre che sulla strada di ingresso al paese (foto 1-2-3), auto e camper sono stati parcheggiati sulla provinciale di Abbadia San Salvatore (foto 4-5-6) e sulla comunale di Campiglia d’Orcia (foto 7), creando situazioni di pericolo per la viabilità e di disagio per i residenti. Se, in prospettiva, parte di questo disagio sarà risolto dalla realizzazione del parcheggio camper, previsto dal nuovo Piano Particolareggiato, rimane vivo il problema delle auto e delle moto. È per questo che chiediamo a codesta Amministrazione di individuare e, quanto prima, realizzare nuovi parcheggi a pagamento. A questo proposito ci permettiamo indicare due aree che potrebbero essere funzionali al progetto. La prima è rappresentata dai terreni, ad oggi incolti, che si trovano a ridosso della Strada Provinciale, sull’intersezione del “Vicolo dei Salvi”. Oltre alla riqualificazione di una porzione di territorio da anni abbandonato a sé stesso, l’area offre significativi vantaggi: facilità di accesso dalla Provinciale; possibilità di raggiungere il Borgo con un breve percorso pianeggiante; valorizzazione del paese e delle attività economiche, considerando che i turisti sarebbero “invitati” ad attraversare l’intero borgo per poter raggiungere l’ingresso del Fosso Bianco. Una seconda è identificabile con la pineta antistante le Sorgentelle, dove ormai da tempo trovano ricovero diurno e notturno auto e camper (foto 8): ad oggi è la soluzione più semplice e prevede probabilmente costi di realizzazione inferiori, ma risulta poco funzionale per la valorizzazione delle attività del paese: la discesa al Fosso attraverso l’area boschiva taglia fuori il Borgo e le sue attività di ristorazione. Riteniamo altresì che il soggetto promotore debba essere l’Amministrazione. Primo perché le opere “strategicamente” importanti non possono essere lasciate alla sola iniziativa dei privati (ne è una evidente dimostrazione il parcheggio camper, ad oggi ancora lontano da una concreta realizzazione), ma devono rispondere ad una tempistica e ad una progettualità che solo l’Amministrazione può determinare. Inoltre, perché la gestione diretta del parcheggio consentirebbe la possibilità di contare su importanti introiti da reinvestire sul territorio. Considerando che il Comune potrà disporre, a breve, degli oneri di urbanizzazione derivanti dalla realizzazione del complesso termale sul sito della ex Amiata Marmi, chiediamo che siano utilizzati per la realizzazione di queste opere, che come associazione Pro Loco riteniamo assolutamente prioritarie. La creazione di nuove aree di parcheggio e l’individuazione di una nuova viabilità pedonale potrebbe, in prospettiva, portare alla creazione di una ZTL, o quantomeno ad una razionalizzazione del traffico all’interno del borgo, magari per fasce orarie da concordare con gli esercenti della frazione, come accade in altre centri urbani a noi vicini. Ad oggi chi parcheggia a monte raggiunge il Fosso Bianco attraverso la strada di acceso al Borgo: la mancanza di un marciapiede pedonale obbliga i pedoni a camminare al centro della strada, aperta anche al transito di auto e moto (foto 9-10). La realizzazione (auspicata) dell’area camper renderà ancora più problematica la gestione della viabilità pedonabile su questo tratto di strada. Chiudiamo l’argomento parcheggi segnalando che da un paio di settimane è stata rimossa la sbarra che impediva l’accesso alla nuova strada vicinale dei Rovinati, divenuta così, al pari delle altre aree del paese, luogo di sosta (foto 11). Prima che le auto scendano sino al Fosso Bianco sarebbe opportuno ripristinarla, anche in considerazione del fatto che la strada non è agibile, perché non ancora conclusa.

Fosso Bianco

Il sito, nonostante i tentativi di riqualificazione, continua a versare in una situazione di grave precarietà. L’azione erosiva del corso d’acqua, l’aumento dei visitatori, la mancanza di servizi igienici, la mancanza di una pulizia ordinaria (che come Pro Loco non possiamo assicurare) la mancanza di un controllo sulle cattive abitudini degli utenti (ad oggi molti continuano a salire indisturbati sulla Balena) ne determinano un continuo, costante e purtroppo inarrestabile degrado geologico e naturalistico. A ciò si aggiunge la presenza di un turismo non sempre definibile di qualità, che ne causa anche un degrado morale. Consapevoli del fatto che nell’ultimo decennio l’economia del nostro borgo è sopravvissuta grazie alla presenza del Fosso Bianco e nell’auspicio che possa continuare a rappresentarne una importante risorsa per tutto il territorio, negli ultimi cinque anni abbiamo provato a promuovere iniziative con diverse finalità:
  • per la sua tutela: la richiesta di inserimento nell’elenco dei “Geositi” della Toscana (2014 – anche se ad oggi non abbiamo ancora nessuna risposta) e l’adesione al VII censimento “I luoghi del Cuore”, indetto dal FAI nazionale (2015);
  • per la sua pulizia straordinaria: l’annuale “Gionata ecologica” (V edizione);
  • per la sua promozione: la manifestazione “Benessere e Natura”, che quest’anno, dopo 4 edizioni, potrebbe non essere organizzata per le difficoltà di gestione dell’area del Fosso Bianco;
  • per offrire servizi agli utenti: la collocazione di 3 bagni chimici sul tratto di accesso al Fosso Bianco (estate 2015).
Abbiamo inoltre più volte caldeggiato, negli incontri avuti con i rappresentanti dell’Amministrazione, la necessità di riunire attorno ad un tavolo programmatico i proprietari dell’area (ad oggi, di fatto, ancora privata) per disegnare un futuro condiviso, attraverso l’approdo al Parco del Fosso Bianco. Per porre le basi di una riflessione più concreta abbiamo anche provato ad immaginarlo diviso in tre aree distinte: un’area ristoro, nel boschetto a monte, una relax, lungo il corso del torrente, una monumentale a valle per dare dignità alla Balena che deve tornare ad essere Bianca, con il Podere dei Rovinati da intendere come “Casa del Parco” (servizi – piccola sede museale). Oggi torniamo a richiedere l’organizzazione di questo incontro per comprendere quali siano le reali volontà dei soggetti privati e dell’Amministrazione in merito all’ipotesi di realizzazione di un Parco. La sua istituzione non solo consentirebbe una miglior gestione degli ingressi, attraverso l’adozione di un regolamento capace di limitare le cattive abitudini, ma potrebbe essere anche occasione per creare occupazione. E non parliamo solo di sorveglianza: tanto per suggerire un’idea, solo apparentemente “stravagante”, nell’area parco potrebbe trovare dignità di presenza piccole attività artigianali, con la riscoperta di una nobile arte, quella della “plastica dei tartari”, una tecnica di lavorazione artistica legata all’acqua termale di Bagni San Filippo, creata dal De Vegni a fine Settecento e oggi assolutamente dimenticata. Questo per dire che in un’area economicamente depressa, ma straordinariamente ricca di risorse ambientali e geologiche, la politica deve rivendicare, orgogliosamente, il proprio primato, immaginando scenari che possano rilanciare un turismo, forse non convenzionale, ma sicuramente di qualità, rompendo la schematicità di un modello di sviluppo che da qualche decennio segna il passo ovunque.

Rifiuti e pulizia del borgo

Lo spostamento dei cassonetti per la raccolta dei rifiuti ne rende più complessa la gestione. Volontari della Pro Loco si sono fatti carico di raccogliere quanto lasciato dai visitatori all’ingresso e all’interno del Fosso Bianco, scaricandolo, per comodità, nei cassonetti presenti nel piazzale del distributore della Beyfin, salvo riscontrare a distanza di una settimana, che i sacchi erano ancora presenti nel cassonetto a dimostrazione di una non regolare attività di raccolta della Sei, da segnalare al gestore. Pur comprendendo le difficoltà dell’Amministrazione, su tutte la vastità del territorio e il numero esiguo di operai, chiediamo di non essere lasciati soli e di essere supportati nel tentativo di mantenere in ordine il nostro Borgo, soprattutto in occasione dei prossimi fine settimana e dei mesi estivi. In prospettiva, terminati i lavori di riqualificazione, auspichiamo che la pulizia del borgo sia effettuata con maggiore regolarità: l’attrattività di un centro termale passa anche dal suo decoro.

Conclusioni

Alla luce di quanto detto la Pro Loco di Bagni San Filippo chiede che la politica, che in sede di campagna elettorale aveva individuato in Bagni San Filippo il “volano economico” del nostro territorio, dia una risposta concreta alle criticità elencate per cercare di risolvere problematiche da troppo tempo non affrontate in modo concreto. Nella convinzione che non si possa agire per interventi “emergenziali”, proponiamo la creazione di una Commissione Consiliare su Bagni San Filippo, aperta anche a soggetti esterni, che abbia la capacità di affrontare in modo programmatico queste problematiche o, in alternativa, un tavolo permanente di confronto a cui partecipino componenti dell’Amministrazione e dei soggetti interessati. Aperti anche ad altre ipotesi da voi prospettate, ringraziandovi per l’attenzione e certi di una vostra concreta, quanto celere, risposta, vi porgiamo i nostri più cordiali saluti ribadendo la nostra disponibilità a collaborare fattivamente a tutte quelle iniziative che intraprenderete per migliorare la qualità del nostro borgo. Bagni San Filippo, lì 7 maggio 2017,  il presidente della Pro Loco Michelangelo Lorenzoni

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