Campiglia d'Orcia. L'entusiasmo di un popolo gentile, festeggiato nella 38^ Festa del Marrone

Festa del Marrone 2015: un tuffo nelle feste di tutto il mondo (Dentro), nella geografia dell’Italia (Borgassero) e tra i vizi capitali di dantesca memoria (Agitati), senza dimenticare Campiglia! È commovente come la piccola comunità di Campiglia d’Orcia (poche centinaia di anime) riesca a proporsi l’ultima domenica di ottobre così accattivante e ricca di offerte e doni a quanti – e ogni anno i visitatori sono sempre numerosi – si inoltrano per le vie e viuzze del borgo per festeggiare sua maestà il Marrone. Uno spettacolo itinerante irripetibile, fatto  di odori, colori, suoni e sapori, che i tre Rioni – i protagonisti assoluti della festa – mettono in scena da quasi quarant’anni (siamo alla 38° edizione) con immutato entusiasmo e incredibile vitalità, per promuovere uno dei prodotti della loro terra, di cui vanno molto orgogliosi. E, unitamente alla castagna, valorizzare e far conoscere – ricorrendo al gioco, al divertimento e all’ironia – il valore, i sentimenti e l’umanità della propria gente. A rendere ancora più accattivante la festa, la competizione fra i rioni, per conquistare la coppa che decreta la migliore rappresentazione, secondo i voti espressi dalla doppia giuria, quella degli  esperti e quella popolare. I temi scelti quest’anno  sono stati “I sette vizi capitali”  dagli Agitati, “Infestando” (andare di festa in festa da un capo all’altro del mondo) dal  rione Dentro e “Expo Italia, il castagno della vita” (un viaggio tra le regioni d’Italia) da Borgassero (o Borgo). Nel rione più nuovo (Agitati), la formula collaudata delle scenette recitate dai vari personaggi del paese (ma non solo)  si è calata a pennello nel tema dei sette “vizi” o “peccati capitali” (avarizia, ira, superbia, invidia, gola lussuria e accidia). Non poteva mancare la citazione del “sommo poeta” (Dante Alighieri), presente per ricordare che (“lasciate ogni speranza o voi che entrate”)  li aveva già puniti nell’Inferno. Il rione Dentro ha sprigionato invece tutta la sua creatività, mettendo in scena le feste più celebri, dal  capodanno  cinese, con l’esplosione del color rosso lacca, al carnevale di Rio, sfolgorante di suoni e colori e, in più, con la carta vincente delle splendide ballerine, dal romantico carnevale campigliese al caotico Oktoberfest. Il rione Borgassero, infine, ha organizzato per i suoi visitatori un viaggio, molto ricco di visite e eventi, in tutte le regioni d’Italia, con classica sosta a Venezia e  nella capitale con tanto di benedizione del papa e addirittura con l’imbarco per la Sardegna! [caption id="attachment_13215" align="aligncenter" width="300"]campiglia_dorcia_festa_marrone_2015_01 Foto M. Baccheschi[/caption] [caption id="attachment_13216" align="aligncenter" width="300"]campiglia_dorcia_festa_marrone_2015_02 Foto M. Baccheschi[/caption] [caption id="attachment_13218" align="aligncenter" width="300"]campiglia_dorcia_festa_marrone_2015_03 Foto M. Baccheschi[/caption]


Fonti. Corriere di Siena – Articolo di Mariella Baccheschi]]>

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