Castel del Piano. La Contrada del Borgo vince il Palio del cinquantenario

Quanto Vali e Carlo Sanna sempre in testa in una corsa che non ha visto in Piazza il Monumento Con una corsa sempre in testa nei quattro giri della tonda di Piazza Garibald, la Contrada del Borgo vince l’edizione 2018 del Palio di Castel del Piano con il cavallo Quanto Vali e il fantino Carlo Sanna detto Brigante. La contrada, capitanata da Sabrina Rosati, porta il Palio in Cortevecchia dopo 7 anni, quando vinse nel 2011 con Gezabele montato proprio da quall’Antonio Siri “Amsicora” che, oggi nelle Storte, è giunto proprio alle spalle del Borgo. Una corsa che non ha visto in Piazza la Contrada del Monumento, impossibilitata a partecipare dopo il parere negativo dei veterinari nominati dal Comune che, al termine della visita di oggi, non hanno ritenuto Suelzu de Mores, montata da Valter Pusceddu, idoneo a partecipare alla carriera di questa sera. Ancora una sorte avversa per la Contrada rosso-blu, che, già nel 2015, sempre con Bighino, non potette partecipare alla carriera.Castel_del_Piano_Palio_2018_Corsa_20180908_DSC_8234Dunque un Palio corso in tre, Borgo con Quanto Vali montato da Carlo Sanna “Brigante, Storte con Pestifero montato da Antonio Siri “Amsicora” e Poggio, con Urbania montato da Giuseppe Zedde “Gingillo”. Le tre, si son presentate al canape agli ordini del mossiere, il signor  Massimiliano Narduzzi. Una mossa giovane, ben data, come tutte quelle in questi tre giorni, che ha visto subito uscire in testa Borgo, seguito dalle  Storte e subito dopo il Poggio. Una mossa, che è sembrata anche facile, soprattutto subito decisiva, con il Borgo che si è dimostrato sul campo superiore, in una situazione che si è mostrata subito favorevole, con un Pestifero (Storte) che è sembrato non dare quel che ci si aspettava e lo stesso Urbania  (Poggio) che, forse per inesperienza, non è parso aver raggiunto  la confidenza necessaria con la pista in questi giorni. Borgo, quattro giri sempre al comando, con il controllo totale della corsa, con un Brigante e Quanto Vali in armonia, senza alcun problema di traiettorie in una corsa che non è mai stata realisticamente combattuta. Dietro, le Storte, non lontane ma neanche vicine; più in là, il Poggio, con Gingillo che già al secondo giro ha preferito quasi fermare Urbania a evitare qualunque problema al cavallo. Ma, tutto questo, non deve in alcun modo toglier nulla alla Vittoria del Borgo, in un Palio ben gestito e voluto dalla Capitana Rosati che, subito dopo la corsa, ha voluto ricordare come il rapporto con Sanna sia un qualcosa che nasce da lontano e che quest’anno era l’anno giusto per vincere. “Una vittoria attesa e voluto da tutta la Contrada – ci dve entusiasta ed emozionata – Carlo è stato semplicemente bravissimo in questi giorni, chiedendo a Quanto Vali quel che era necessario per presentarsi nel migliore dei modi questa sera. Voglio dedicare questa vittoria a tutta la Contrada e anche alla mia mamma che in questi giorni è in ospedale; che sia un augurio anche per lei.” Una vittoria senza l’avversaria.: “E’ stato un dispiacere per tutti – continua Rosati – , per la Festa e, ovviamente, per il Monumento. Non avere l’avversaria o qualunque altra Contrada al canape, mi rattrista e rattrista tutti noi.” “Vincere è stato importante per me e la Contrada di cui mi sento parte e che merita questa vittoria cercata da tutti e che non può che farci bene. La dedico alla mia famiglia”, le prime parole di un Carlo Sanna visibilmente felice ed emozionato, che riscatta un anno non semplice, portato sulle spalle in ogni dove, come non fosse mai sceso da cavallo: in chiesa al ringraziamento alla Vergine delle Grazie, lungo Corso Nasini e in San Giuseppe, la chiesina del Borgo. Una festa che è solo iniziata e che andrà avanti per tutta la notte, come a togliere quel velo di tristezza e disappunto per alcune situazioni che hanno caratterizzato questa edizione tanto attesa del Palio di Castel del Piano. Non è stato facile per nessuno affrontare alcuni accadimenti tra cui disgraziati e tristi infortuni oltre a inconvenienti tecnici che hanno costretto a cambiamenti importanti già nella disputa delle batterie. Forse alcune variazioni di calendario altrui,  hanno condizionato questo secondo Palio amiatino che oggi va a chiudere, nella sostanza, una stagione che sembrava iniziare a tirare le somme abbastanza tranquillamente con diversi protagonisti sia tra fantini che tra cavalli, per lo più anglo arabi. L’inverno sarà motivo di riflessione un po’ per tutti. Prima di ritornarvi nei prossimi giorni, ce ne veniamo via da Castel del Piano, dopo tre giorni di partecipazione a una Festa che, da amiatini, sentiamo anche nostra. Un ringraziamento all’Amministrazione Comunale nella persona del Sindaco Claudio Franci, di Marco Petri e Marta Rossi per la loro disponibilità e al mossiere Massimiliano Narduzzi;  un grazie a TV9, a Susanna Pioli, ai  colleghi della Voce del Palio, della Nazione, del Tirreno, a Renzo Bonelli, a Moira e agli altri amici fotografi che ci hanno deliziato dei loro scatti in questi giorni. Un ricordo per Bonantonio da Clodia, un soffio di vento in una Piazza Garibaldi che toglie la terra per un anno. [gallery columns="6" link="file" ids="44537,44538,44539,44540,44541,44548,44542,44543,44544,44545,44546,44547,44549,44550,44551,44552,44553,44554,44555,44556,44557,44558,44559,44560,44561,44562,44563,44564,44565,44566"]  ]]>

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