Vince con merito la Contrada di Piazza Colonna che si raccoglie festante nelle sue strade del centro storico attorno al suo fantino e alla bravissima Resolza. Grande gioia per Capitan Bernardini, la stalla e tutta la Dirigenza I Palii, di solito, si vincono con le strategie, con il cuore, l’intelligenza e con un pizzico di fortuna. Quella che abbiamo visto, nel pomeriggio di ieri, Giovedì 8 Settembre a Castel del Piano, è stata una carriera entusiasmante nella bella piazza Garibaldi, dove la pista, a motivo di Piazza del Campo, piace soprattutto ai Senesi, che ogni anno si riversano nel pianese amiatino per vedere le corse dei mezzosangue, amando questo paliotto amiatino, che qualcuno ha ribattezzato “un falso d’autore”, proprio rifacendosi alla Carriera per eccellenza Il Palio 2016, torna per la terza volta consecutiva nelle mani del Poggio, ricevendo la sua benedizione nelle bellissima Chiesa Piccina, all’interno del centro storico. Giuseppe Zedde, “Gingillo”, si consacra a re della Piazza di Castel del Piano assieme alla cavallina Resolsa. Volano via, come le prime foglie autunnali di Settembre, tutte le ipotesi, le congetture, gli eventuali accordi, delle altre tre, Storte, Monumento e Borgo, con l’eterna inimicizia di quest’ultime due che non paga e, nonostante, le scaramucce, prima e dentro i canapi, le due perdono ancora una volta. La cronaca, ci regala più di un’ora del solito “anda e rianda” al canape e numerose false partenze, con una Contrada, Borgo, la cui cavallina Parledi, appare alquanto agitata assestando qualche calcio, com’era un po’ anche alla mossa dell’ultima prova mattina. Di questa situazione, ne risentono maggiormente, il cavallo delle Storte, Quasimodo di Gallura montato da Giosuè Carboni e lo stesso Poggio con la femmina Resolsa. Una lunga mossa, dietro il comando del mossiere Gennaro Milone, con l’ammonizione al Monumento e la decisione di far partire distaccato dal canape lo scalciante Borgo. Per due volte, è stato chiesto l’intervento del veterinario di Piazza, tra il crescente nervosismo dei contradaioli. Per alcuni lunghi istanti, è sembrato addirittura che i cavalli colpiti, fossero stati giudicati inidonei a proseguire la corsa. Ma poi, con il buio settembrino che già faceva scattare i flash dei numerosi fotografi presenti, che poco prima avevano dovuto fare i conti con il sole del tramonto, la corsa ha visto dominare lo Zedde su Resolza, dall’inizio della corsa per tutti e quattro giri, controllando le altre tre, apprentemente senza eccesivi problemi. Quando Borgo dal monumento col potente Quattro Mori con Walter Pusceddu, la cavallina del Poggio, specie in discesa, aumentava i suoi giri, mantenendo a distanza le avversarie, tutte ben in fila indiana. D’altronde già alla mossa, la furbizia del fantino di origine sarda, ha fatto si che Giuseppe Zedde rimanesse un po’ staccato dal canape, vicino a Borgo, salvo poi scattare in testa riamandovi per i quattro giri previsti. A fine corsa, una contestazione per il mossiere piemontese Gennaro Milone, da parte di alcuni contradaioli, i quali lo hanno accusato di aver dato una mossa non proprio giusta. Ma se nel Palio, tre perdono e una vince, il Poggio, per la terza volta consecutiva, fa risentire in Piazza i suoi canti, a seguito di una bella corsa meritatamente. Un’ultima nota, come già detto in altri articoli, per l’organizzazione che ci è sembrata all’altezza di un Palio sempre più importante nel panorama della provincia. Susanna Pioli, sostenuta dall’Amministrazione Comunale e dal Magistrato, ha mostrato la sua preparazione organizzativa e comunicativa, impegnandosi costantemente nell’informazione e i rapporti con i media, assieme allo stesso Marco Petri, referente del Comune che non ha fatto mancare il suo impegno verso gli spazi e i permessi dedicati alla stampa. ]]>