Castell’Azzara. Il laboratorio Bio-Ricerche certifica la produzione di mascherine

Amiatanews (Marco Conti): Castell’Azzara 30/03/2020
La struttura guidata dal dott. Sergio Papalini, collabora con il Centro di ricerca e sviluppo CerTeMa di Cinigiano, il Polo tecnologico di Magona (Cecina) e il laboratorio BsRC (Fonteblanda)

Il laboratorio Bio-ricerche di Castell’Azzara, nell’ambito della collaborazione definita dalla Regione Toscana nel protocollo d’intesa per la costituzione di una rete di laboratori pubblico/privata (progetto “Laboratorio Diffuso”), sta collaborando con il Centro di ricerca e sviluppo CerTeMa di Cinigiano, il Polo tecnologico di Magona (Cecina) e il laboratorio BsRC (Fonteblanda), per supportare le aziende toscane che stanno riconvertendo parte delle loro attività nella produzione di mascherine chirurgiche, schermi facciali e altri dispositivi di protezione necessari a far fronte all’emergenza Covid-19.

“In considerazione del DPCM del 17 marzo scorso, che ha concesso l’immissione sul mercato di tali dispositivi in regime di autocertificazione, in deroga al marchio CE, come laboratorio diffuso stiamo mettendo a punto strumentazioni e metodi idonei all’esecuzione di test come prescritto da normativa, per garantire l’efficacia di tali dispositivi” – ci comunica il dott. Sergio Papalini titolare del Laboratorio Bio-Ricerche, che dal 1984 opera nei settori alimentare e ambientale. 

“Nel laboratorio Bio-ricerche di Castell’azzara stiamo installando uno strumento in grado di effettuare l’Efficienza di Filtrazione Batterica (BFE) per testare il tessuto con cui verranno prodotte le mascherine – sottolinea il dott. Papalini -. Stiamo inoltre allestendo il metodo per valutare la Pulizia Microbica dei dispositivi di protezione”.
“Nel laboratorio di Magona a Cecina effettueremo il test di respirabilità del tessuto (pressione differenziale), tutto questo con il coordinamento del Centro di ricerca e sviluppo Certema ed il supporto tecnico-professionale del laboratorio BsRC – prosegue – . Questa nuova linea permetterà alle aziende di autocertificare i propri dispositivi di protezione e di gestire in maniera più efficiente le tante richieste che ci stanno pervenendo. Inoltre stiamo collaborando con altri centri Toscani come la Next Technology Tecnotessile di Prato per poter dare risposte in modo strutturato a tutte le aziende”.
“Oltre a questo, come Certema, Bio-Ricerche, Polo di Magona e BsRC stiamo fornendo un supporto alle aziende nella valutazione e selezione dei materiali più idonei con cui avviare la produzione dei suddetti dispositivi. Questo eviterà alle aziende produttrici di arrivare alla più onerosa fase di test normati con materiali non adeguati evitando di avviare produzioni infruttuose”, conclude il dott. Sergio Papalini del Laboratorio Bio-Ricerche di Castell’Azzara

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