Castiglione d’Orcia. 25 Aprile, il ricordo della Liberazione ai tempi della pandemia

Amiatanews: Castiglione d’Orcia 23/04/2021
Il ricordo dei tristi episodi avvenuti a Vivo d’Orcia nel 1943 e la Liberazione.

Si svolgeranno, ma senza la partecipazione dei cittadini, alcuni momenti per ricordare i tristi episodi avvenuti a Vivo d’Orcia nel 1943 e la Liberazione.
La mattina del 25 Aprile il sindaco, Claudio Galletti, l’assessore alla memoria, Alice Rossi ed il presidente della sezione comunale dell’A.N.P.I. Maurizio Formichi, alle 10 saranno al Sacello che ricorda i Caduti nel Parco delle Rimembranze, a Castiglione d’Orcia.
Un’ora più tardi, deporranno bracciali e corone d’alloro a Vivo d’Orcia, nei luoghi che ricordano l’uccisione del partigiano Enrico Battistini ed il ferimento di Amos Pioli – avvenuti il 23 aprile del 1944 – ad opera dei nazifascisti e la violenza subita il 9 maggio successivo dalla bambina Carla Bardi (aveva 10 anni) ad opera di un gruppo di fascisti giunti da Siena nel paese amiatino, in conseguenza della quale perse la vita.
Il tempo trascorso non cancella il dolore ed il ricordo non solo dei familiari ma dell’intera comunità, che ogni anno rende il suo omaggio alla loro memoria. E sempre vivo è anche il ricordo degli uomini del paese che furono condotti nel cimitero e costretti a scavarsi delle fosse sotto la minaccia delle armi: l’intervento del parroco don Ottavio e del conte Cervini evitarono che si contassero altri morti. Quegli stessi uomini furono poi condotti a Montalto di Castro e fecero ritorno alle loro case dopo molti giorni.

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