Castiglione d’Orcia. Abbandono del territorio: la popolazione si incontra di nuovo

Amiatanews (Daniele Palmieri): Castiglione d’Orcia 08/05/2019
Confronto pubblico, venerdì 10 maggio (ore 17) presso la Pro Loco. Verranno presentate le numerose firme raccolte con la petizione per la riapertura di uno sportello bancario. 

E’ chiamata ancora una volta a raccolta la popolazione di Castiglione d’Orcia, venerdì 10 maggio alle 17 nella Sala Pro Loco di Viale  Marconi n. 11, dove i promotori – in particolare il dottor Arturo Dinetti, animatore del Circolo culturale “Il Vecchietta” – presenteranno le numerose firme raccolte con la petizione per la riapertura di uno sportello bancario.
La vicenda è nota: da prima la banca CRAS – Credito Cooperativo Toscano Siena, che aveva aperto il suo sportello in anni non molto lontani con tante promesse, poi il Monte dei Paschi (foto di copertina), che era invece presente da molto più tempo, hanno chiuso i loro sportelli ed oggi a Castiglione sono operative solo due postazioni bancomat e, fino al termine della convenzione, la Tesoreria Comunale gestita dalla CRAS. A suo tempo una delegazione si era recata presso la sede centrale del Credito Cooperativo a Sovicille, ottenendo ascolto ma non le soluzioni auspicate (anche di un’apertura a giorni alterni). Il Monte dei Paschi, invece, ha opposto sostanzialmente un muro di gomma, anche alle richieste d’incontro e spiegazioni avanzate in forma istituzionale dal sindaco Claudio Galletti. Lo sportello castiglionese rientrava in uno dei drastici “tagli” disposti nell’ambito del piano di risanamento dell’istituto di credito senese e, come usa dirsi, “non ci sono stati santi” che abbiano potuto far nulla. Il risultato è che oggi chi ha bisogno di effettuare operazioni bancarie di persona, deve recarsi allo sportello di Vivo d’Orcia, oppure a San Quirico d’Orcia dove, non di rado, occorre mettere in conto anche un tempo di attesa, visto l’aumento di pubblico che la decisione ha comportato. Il confronto pubblico indetto per venerdì prossimo ha come tema “l’abbandono del territorio”: è dunque probabile che siano rammentate altre carenze e mancanze di servizi che, pur essendo di natura privata, rivestono in qualche misura un interesse collettivo quali, ad esempio, la chiusura dell’unico distributore di carburanti, sulla sorte del quale continua l’attesa senza capire quale ne sarà la sorte definitiva.  Del resto non se la passano meglio nelle frazioni, dove prima fu chiuso l’ufficio postale di Vivo d’Orcia, poi lo sportello del Monte dei Paschi di Campiglia d’Orcia (rimasto attivo per oltre 80 anni), mentre nella stessa località è aperto per due soli giorni alla settimana l’ufficio postale. Alla riunione sono stati invitati tutti i destinatari della petizione: dal presidente ai consiglieri della Regione eletti nel territorio, dal Prefetto al Presidente della Provincia, dal sindaco agli onorevoli Pier Carlo Padoan e Susanna Cenni, dalle espressioni territoriali dei partiti politici alle associazioni dei consumatori Codacons ed Adusbef. Purtroppo è in atto da molto tempo una “disattenzione” generale, della politica, dell’economia e sotto molti altri aspetti, verso le zone rurali e montane dove, alla difficoltà dei collegamenti si aggiungono servizi sempre più rarefatti, che rendono davvero complicato viverci. Eppure questi ambienti per altri versi, sono apprezzati fino al punto di meritare l’appartenenza al “Patrimonio dell’Umanità” riconosciuto dall’Unesco.

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