Amiatanews (Daniele Palmieri): Castiglione d’Orcia 24/03/2020
L’intento di Agnese, Marzena e Piera è quello di fornire, per il momento, almeno una mascherina a ogni nucleo familiare. Il gesto molto apprezzato dall’Amministrazione Comunale
Con l’emergenza Coronavirus ed in conseguenza dei provvedimenti per il suo contenimento, sono già diversi giorni che la Sartoria in Via Senese ha chiuso temporaneamente i battenti. La titolare Agnese, sua sorella Marzena ed una collaboratrice scolastica, Pierina Allegro, hanno però deciso di non rimanere con le mani in mano e si sono subito cimentate nella realizzazione di mascherine, che sono distribuite poi – tramite prenotazione diretta presso l’assessore Alice Rossi, ai residenti nel territorio comunale che ne facciano richiesta, seguendo l’ordine di prenotazione.
L’intento è quello di fornire intanto almeno una di queste mascherine ad ogni nucleo familiare, considerato che le uscite devono essere limitate al massimo e solo per reali necessità. Non sarà una “riconversione industriale” in grande stile, ma un bel segnale di altruismo e generosità.
In pista, al loro fianco, sono scese alcune associazioni del volontariato locale, con in testa la Confraternita di Misericordia (che, pur nelle comprensibili difficoltà, non ha fra l’altro sospeso alcuni servizi di accompagnamento per terapie presso gli ospedali, anche fuori provincia): sono stati donati un buon numero di teli in tessuto non tessuto, sui quali le sarte si sono messe all’opera, rimanendo ciascuna nella propria abitazione.
Inutile dire quanto il gesto sia stato apprezzato, trovando il plauso dell’Amministrazione Comunale, vista la difficoltà di reperire le mascherine.
Agnieszka Barcal, per tutti Agnese polacca di origine, trapiantata a Castiglione d’Orcia per amore, un paio di anni fa ha deciso di avviare una nuova attività di merceria, ricamo e piccoli lavori di sartoria, aperta in Via Senese. Poco dopo le si è affiancata la sorella Marzena e, pian piano, l’attività ha ingranato: realizzando una serie di prodotti in tessuto, anche ricamati con una macchina di precisione collegata al computer, l’offerta si è ampliata, creando fra l’altro veri e propri oggetti-ricordo, apprezzati dai turisti o per farne dono a parenti ed amici. Raggiunta al telefono, Agnese ci ha detto: “Spero per il bene di tutti che questo nostro impegno duri il minor tempo possibile, in modo che superate le grandi difficoltà in cui ci troviamo possiamo tornare tutti a condurre una vita normale, riprendendo le attività lavorative e gli impegni consueti. Ringrazio tutti per le attestazioni di stima che abbiamo ricevuto, ma è stato un desiderio che ci è nato dentro in modo spontaneo, per cercare di portare il nostro piccolissimo contributo nella comunità”.