Ieri un sit-in per protestare contro la chiusura ed il degrato della situazione viabilità stradale in Amiata-Val d’Orcia: “Un territorio abbandonato dalle Istituzioni!” Nel prossimo fine settimana, la protesta dà appuntamento a Gallina Alcuni cittadini dell’Amiata-Val d’Orcia, si sono ritrovati ieri, dinanzi al Comune di Castiglione d’Orcia, per manifestare il loro forte disappunto sulla situazione delle infrastrutture viarie dell’area. In particolare, il “Comitato dei residenti nel Comune di Castiglione d’Orcia (Frazioni Campiglia, Vivo e Montieri) e di Abbadia S. Salvatore”, costituitosi spontaneamente tempo or sono, assieme a rappresentanti della CNA-FITA di Siena ed altri cittadini ed imprenditori locali, hanno fatto sentire la loro voce di disappunto verso le Istituzioni provinciali e Regionali, per una situazione divenuta a dir poco insostenibile e, per certi risvolti, anche grottesca. Al sit-in, la presenza significativa e di valore istituzionale e simbolico, del Sindaco Claudio Galletti, che anche questa volta ha fatto sentire la sua vicinanza ai cittadini ed agli imprenditori, in maniera concreta attraverso atti formali, a testimonianza della sua partecipazione di sostanza e di forma alla questione. Un’assemblea pubblica dai toni altamente civili, con interventi qualificati in un clima di dissenso, ma anche di ascolto e di proposta. Una presenza di cittadini “trasversale”, di età e ideologie eterogenee a testimonianza di una decisa volontà a far sentire una fermezza e, purtroppo, una stanchezza di una situazione ormai divenuta, obiettivamente, insostenibile, causa di complicanze in una viabilità già di per se montana, e dunque non facile all’origine, con inevitabili conseguenze economiche, dal calo dei flussi turistici al raggiungimento in tempi di molto dilatati di ospedali, servizi e comunità. Non è stato un caso, a nostro dire, che la manifestazione si sia svolta proprio sotto il Palazzo Comunale; cittadini e istituzioni, si siano presentati uniti a difesa di un territorio “abbandonato da tutti”, parole riecheggiate più volte, da coloro che è intervenuto. Enrico Mantovani, portavoce del Comitato dei cittadini, nel prendere per primo la parola, per un discorso appassionato e drammaticamente realistico nei contenuti, ha subito voluto precisare come da sempre, l’Amministrazione Comunale ed il Sindaco Galletti, si sono dimostrate al fianco della protesta, nella condivisione delle idee. Ne riportiamo il comunicato integrale
Vi ringraziamo per aver accettato il nostro invito a partecipare a questa manifestazione di protesta, una manifestazione indetta organizzata da un comitato dei residenti di Abbadia San Salvatore e delle Frazioni del Comune di Castiglione d’Orcia, Montieri, Vivo d’Orcia, Campiglia d’Orcia. Ringraziamo in modo particolare il sindaco Claudio Galletti, che si è impegnato per diversi mesi, aiutandoci, sin dallo inizio, nell’organizzare gli incontri con le Istituzioni, incontri ai quali ha sempre preso parte. E evidente, quindi, che questa manifestazione di protesta, non è contro l’unica istituzione che ci ha aiutati; siamo qui a Castiglione, perché non è facile portare tanta gente fino a Siena o Firenze, presso le sedi della provincia e della regione. Quindi grazie al Comune e al sindaco per l’ospitalità. A fine Marzo, alla presenza dei sindaci di Abbadia San Salvatore, Tondi Fabrizio e di Castiglione d’Orcia, Claudio galletti, si sono riuniti, in una pubblica assemblea, i residenti del Vivo, Campiglia, Montieri ed Abbadia San Salvatore, per discutere le iniziative da intraprendere in merito alla SP/18 del Monte Amiata, chiusa ormai da oltre due anni, a causa di alcuni movimenti franosi. Questa condizione non può più essere tollerata dai cittadini, che ormai, da troppo tempo, aspettano risposte e fatti concreti dalla amministrazione provinciale di Siena e dalla Regione Toscana. E’ con profondo senso di sfiducia e di sentimento, che si è dovuto constatare che nulla è valso percorrere i cosiddetti “canali istituzionali” ed incontrare, più volte, il presidente della Provincia di Siena Fabrizio Nepi, l’Assessore della Regione Toscana all’Ambiente e Difesa del Suol,o Federica Fratoni; così come è stato vano, l’incontro con il Prefetto di Siena, Dottor Renato Saccone, che, a distanza di quattro mesi, pur riconoscendo l’urgenza dell’intervento, non è stato in grado, come promesso, di mettere insieme, attorno ad un tavolo di discussione, la Provincia e la Regione al fine di affrontare e risolvere il problema. Eravamo convinti, che, un Prefetto, avendo ampi poteri e autorità, non avrebbe avuta difficoltà alcuna nell’unire i rappresentanti istituzionali, attorno a quel tavolo. Questo non è avvenuto, ci eravamo illusi; nonostante le numerose sollecitazioni del Sindaco di Castiglione d’Orcia, nonostante i tentativi di sensibilizzare gli amministratori di Provincia e Regione, ad approntare interventi minimi per ripristinare la viabilità dell’intero tratto stradale Campiglia d’Orcia-Abbadia San Salvatore, tutto è rimasto com’era e il problema è stato ignorato come se questa fosse terra di nessuno. Il Presidente della Provincia Nepi, aveva fatto proposte fantasiose ed irrealizzabili, come, per esempio, ricercare uno sponsor privato per reperire i fondi, oppure, come quelle della Regione, di attivare le risorse finanziarie dei cosiddetti interventi di somma urgenza, fondi, che in realtà, possono essere utilizzati solo immediatamente dopo l’evento franoso e non ad anni di distanza. E’ in questo modo, che si curano gli interessi collettivi di una comunità, di cui si è rappresentanti? Come è possibile immaginare, promuovere e coordinare lo sviluppo di un territorio, quando non si è nemmeno capaci di ripristinare la viabilità di un tratto di strada di soli nove chilometri? L’Amministrazione, ha chiuso definitivamente alla viabilità un tratto di strada e ha posizionato alla meno peggio, barriere e cartelli, nei tratti più disastrati: ciò non è però più sufficiente. L’Amministrazione non ha compiuto così il proprio dovere e, per affrontare il problema con responsabilità e determinazione, deve mettere in campo, da subito, una progettazione seria e d’efficace, perché, la situazione, non è più rinviabile. E’ vero, che la vita di montagna abitua alle difficoltà e ai sacrifici, ma noi, dopo tutti questi anni di attesa e vane promesse, siamo stanchi, sfiduciati e arrabbiati. E, d’altra, parte siamo ostinati, convinti di dover andare fino in fondo: coinvolgeremo la stampa e i media locali, regionali e nazionali, per dare risalto al nostro disagio quotidiano. Vogliamo coinvolgere i lavoratori, gli studenti, le imprese economiche, che, con passione e dedizione, operano delle nostre zone, iniziative clamorose di protesta e contatta contattare, in tali occasioni, le redazioni televisive, che potranno così mettere in evidenza, il totale abbandono amministrativo del nostro territorio. È chiaro però, che tutto potrà andare nel migliore dei modi, nella misura in cui ogni cittadino coinvolto, si sentirà il vestito della responsabilità individuale di con lavorare. C’è sempre di più intera, alquanto rozza, che tutto dipende dagli altri e non da ognuno di noi.Dunque un comunicato chiaro, che si rivolge a Provincia e Regione criticando la sostanza delle iniziative passate, un forte richiamo ad un’assunzione di responsabilità e l’invito alla partecipazione ai cittadini di tutta l’area. [gallery columns="4" ids="19185,19184,19182,19178,19180,19174,19181,19183"] Ma è stato il Sindaco Claudio Galletti, a far sentire la sua voce. Nel suo intervento, contraddistinto, come detto, da un totale rispetto istituzionale, il primo cittadino non ha nascosto il suo disappunto per la situazione in cui versano strade e ponti del territorio comunale da lui amministrato, tra i più vasti della Toscana. Un territorio dove le infrastrutture, rivestono un ruolo anche altamente turistico, essendo Castiglione d’Orcia parte significativa del Parco della Val d’Orcia, da anni Patrimonio Unesco, che si estende dalla pianura fino a superare i 1000 metri di altitudine, nel versante della montagna che guarda a Nord. Proprio dalla Val d’Orcia, Galletti inizia la sua riflessione:
Il Ponte “Nove luci”, che collega i due versanti della valle – Castiglione e Pienza – è stato divelto dalla piena dell’Orcia tre anni e mezzo fa. Continuiamo a sentirci rispondere, dopo che è stato presentato dai cittadini uno studio realizzato da un tecnico accreditato, che la “Provincia non ha le risosrse e la Regione non ha le …competenze…”…E’ una situazione inaccettabile… Finché sarò Sindaco, non starò mai zitto:non ci si può rassegnare all’idea che il ponte non venga ricostruito! Oggi è ancora più importante la manifestazione che stanno facendo questi cittadini che risiedono nelle frazioni e nel capoluogo, giustamente e legittimamente rispetto ad una situazione divenuta intollerabile e inammissibile, che sta creando non solo disagi per la viabilità e conseguenze economiche, ma anche di esasperazione che possono sfociare anche in problematiche di ordine pubblico, come già detto a Sua Eccellenza Prefetto di Siena (Dr. Saccone) ed al Presidente della Provincia (Nepi). Non è ammissibile che, dopo due anni, non si riesca a trovare 90.000 Euro per aprire, almeno a senso unico alternato, la SP 18 tra Campiglia-Montieri-Abbadia S. Salvatore, almeno per i soli residenti Per quello che potrò fare, porterò la legittimità di questo sentimento di protesta, presso le sedi deputate; se ci saranno altre manifestazione, la mia Amministrazione sarà accanto ai cittadini. E’ inammissibile che una nostra frazione (Montieri) sia isolata dall’altra (Campiglia), ovvero isolata dal capoluogo. Sua Eccellenza Prefetto, nei giorni scorsi ha scritto alla Regione; così ha fatto, dopo tanto ritardo – un anno e mezzo -, anche il Presidente della Provincia (Nepi), entrambi a chiedere le risorse necessarie per ripristinare il transito; ci auguriamo che, in tempi brevi, ci siano le risposte per questa situazione. La situazione, ad oggi, è che la Provincia ha chiesto 100.000 per fare degli interventi immediati a riapertura della SP 18 nel tratto interessato, e 500.000 Euro alla Regione per tutti i movimenti franosi ben noti da tempo in tutta l’area. I Sindaci, per avere più forza in queste situazioni, devono avere il sostegno dei cittadini. Le istituzioni sovraordinate, sono molto disattente e forse anche di peggio: hanno dimenticato questi territori e lo dico senza mezzi termini. Colgo l’occasione per dire anche che c’erano 40.000.000 di Euro provenienti da risorse comunitarie, destinate al “Piano di sviluppo rurale”; la provincia di Siena e di Grosseto, rappresentano il 45% della ruralità della Toscana, per numero di aziende e per territori utilizzati, per non parlare della produzione di prodotti di eccellenza e quant’altro… Avevo presentato per Castiglione d’Orcia, 14 progetti, ma, in tutta la provincia di Siena e Grosseto,sono stati finanziati due progetto per 102.000 su 40.000.000 disponibili, presentati dall’Unione dei Comuni Amiata-Val d’Orcia, e un progetto di 720.000 Euro per la sistemazione della provinciale dove scorre il Fossatone, che ho fatto presentare attraverso il Consorzio di Bonifica di Grosseto. Ben 30.000.000 di euro sono andate nel nord delle provincie toscane: è una vergogna! Se fossi un Amministratore troverei dell’imbarazzo a venire da queste parti… Questo testimonia che i nostri territori sono nel dimenticatoio delle Istituzioni sovraordinate! Se non ci sarà un’unità di intenti delle Istituzioni sul territorio, accompagnata dal sostegno dei cittadini, si rischia di andare verso la morte economica ed uno spopolamento, col rischio di perdere servizi essenziali alla collettività.Michele Santoni, Presidente provinciale di CNA-FITA, conosciuto auto trasportatore, ha voluto ricordare la posizione della sua associazione sindacale, relativamente alla proposta di far istituire una sorta di “Commissario ad Acta”, in sostituzione del ruolo della Provincia, che prenda in gestione le criticità esistenti nella rete viaria della parte meridionale della provincia. Ne riportiamo l’intervento:
In provincia di Siena esistono una ventina di criticità, la maggior parte di esse concentrate nella parte meridionale: a Buonconvento, il ponte sull’Ombrone è pericolante così come il ponte sull’Orcia a Bagno Vignoni; sette viadotti in costante controllo attraverso dei sensori in questa zona prima e dopo la galleria “Le Chiavi”; il viadotto chiuso sulla Cassia (fiume Paglia), il Ponte delle Nove Luci, la SP 18 dell’Amiata per non parlare della frana all’Esasseta di Abbadia e Piancastagnaio. Al sindaco di Abbadia Fabrizio Tondi ho chiesto che se i 14milioni di Euro stanziati per due ponti, se fatti con adeguati criteri costruttivi, ci si potrebbero sistemare anche le strade… 9 milioni per un ponte e 5 per un piccolo viadotto di 139 metri, mi sembrano cifre fuori luogo. La Regione, che ha in carico la SR Cassia, delegata come competenze alla Provincia, vista l’incapacità di quest’ultima a portare a termine progetti, vuoi anche per la riorganizzazione della stessa, avevo chiesto, come CNA-FITA, che venisse nominato un Commissario da parte della Regione, che prenda in incarico tutte le criticità esistenti nel territorio provinciale. Sono convinto, che, se rimangono in mano alla provincia, non si va da nessuna parte.Riportiamo, in calce all’articolo, la play list di alcune delle dichiarazioni rilasciate ai nostri microfoni ed interventi dei presenti, come quello di Lido Ballati ]]>