Castiglione d’Orcia. Riaperta la chiesa delle Sante Marie.

Amiatanews (Daniele Palmieri): Castiglione d’Orcia 04/07/2020
Domenica 5 Luglio sarà la

Era rimasta chiusa anche oltre il lungo tempo nel quale, a causa della pandemìa provocata dal Covid-19, l’indicazione era stata quella di tenere aperte per la preghiera personale solo le chiese parrocchiali o, comunque di evitare l’apertura di più edifici di culto ravvicinati. Dai giorni scorsi la chiesa romanica dedicata a Santa Maria Maddalena, ma nota in paese come “delle Sante Marie” (per la lettura italianizzata della dizione latina “Sanctae Mariae”), è stata riaperta dalla Parrocchia ed è dunque visitabile, sia per la preghiera personale che a beneficio dei turisti, grazie alla disponibilità della  volontaria di lungo corso Rosanna Volpi. Si tratta di un edificio semplice, a navata unica e con copertura a capriate; l’arco sovrastante l’unica porta di accesso reca scolpiti simboli biblici ed il campanile a vela  sono, insieme alla piccola abside, le parti rimaste sempre sicuramente in piedi. In passato l’edificio sorgeva su terreno pubblico e per tale ragione, durante la seconda guerra mondiale, fu trasformato in granaio. Questo non evitò, anzi fu forse  causa, di un bombardamento che ne danneggiò, facendola crollare, buona parte della parete esterna destra e provocando danni parziali al manto di copertura. Negli anni Settanta del secolo scorso l’allora parroco don Osteno Corsini si fece promotore di un primo intervento di restauro, che ne consentì la riapertura e l’utilizzo, in particolare per le celebrazioni mariane del mese di Maggio. Durante quei lavori venne, tra l’altro, rinvenuto l’ara originale, oggi visibile: essa era stata racchiusa dentro ad un altro altare baroccheggiante, alla cui sommità era stata posta la parte centrale del Trittico su tavola effigiante “La Madonna in trono col Bambino ed Angeli”, opera del pittore Lorenzo di Pietro detto “Il Vecchietta”, ora conservata nella Sala d’Arte “San Giovanni”, a poche centinaia di metri dalla chiesa. Negli anni Novanta fu il parroco don Aldo Lettieri a promuovere un nuovo intervento, per il consolidamento del tetto ed il rifacimento dell’impianto elettrico. Le prime notizie della chiesa risalgono al 1274, quando ne viene fatta menzione nel Registro Vaticano delle Decine, nel quale è indicata come “….de Petra Castillionis Vallis Urciae”. Grazie all’impegno di alcuni volontari coordinati dal Circolo culturale il Vecchietta, è stato resa nuovamente visitabile anche la resede retrostante l’abside dove, oltre ad apprezzare le linee della costruzione ed un’apertura a forma di croce nelle pietre, si gode anche di un bel panorama sulla Val d’Orcia.

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